Abd al-Rahman bin Faysal Al Sa'ud

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ʿAbd al-Raḥmān bin Fayṣal b. Turkī
Imam dell'Emirato di Najd
In carica1889 –
1891
PredecessoreʿAbd Allāh bin Fayṣal b. Turkī
Imam dell'Emirato di Najd
In carica1875 –
1876
PredecessoreSa'ud bin Faysal
SuccessoreʿAbd Allāh bin Fayṣal b. Turkī
NascitaRiad, 1845
MorteRiad, 1928
DinastiaSaudita
PadreFayṣal bin Turkī b. ʿAbd Allāh
MadreSāra bint Misharī Āl Saʿūd
Coniugi?
Sara bint Ahmad al-Kabir bin Muhammad Al Sudairi
Sara bint Jiluwi bin Turki Al Jiluwi
Hussa bint Ahmad al-Kabir bin Muhammad Al Sudairi
?
al-Jawhara bint Ahmad bin Muhammad al Sudairi
FigliFaysal
Fahd
Turki
Abd al-Aziz
Sa'd I
Nura
Haya
Bazza
Muhammad
Sa'ud
Abd al-Muhsin
Abd Allah
Latifa
Dulayil
Lulua
Sara
Khalid
al-Jawhara
Mudhi
Ahmad
Munira
Shaykha
Hussa
Sharifa
Fahd
Mishari
Shaha
Musaid
Sa'd II
ReligioneMusulmano sunnita

ʿAbd al-Raḥmān bin Fayṣal b. Turkī Āl Saʿūd, (in arabo عبد الرحمن بن فيصل بن تركي آل سعود?) (Riad, 1845Riad, 1928), è stato l'ultimo sovrano del Secondo Stato Saudita e il padre di re ʿAbd al-ʿAzīz, fondatore della moderna Arabia Saudita.[1]

Guerra civile reale[modifica | modifica wikitesto]

Quando i fratelli di ʿAbd al-Raḥmān - Saʿūd e ʿAbd Allāh - entrarono in lotta per il potere nel 1865,[2] il futuro emiro e suo fratello Muḥammad tesero ad allinearsi con Saʿūd, soprattutto dopo il 1871, quando quest'ultimo conquistò la capitale Riad. ʿAbd al-Raḥmān fu inviato a Baghdad per negoziare con l'Impero ottomano una richiesta di aiuto. Non essendoci riuscito, dopo due anni cercò di prendere Al-Hasa, oasi della parte orientale della penisola arabica, che fungeva da base per ʿAbd Allāh, senza successo. Alla fine tornò a Riad. Dopo la morte di Saʿūd nel 1875, ʿAbd al-Raḥmān fu riconosciuto come suo successore, ma entro un anno la capitale venne riconquistata dal rivale ʿAbd Allāh e fu quindi costretto ad abdicare.

Nel 1887 i figli di Saʿūd bin Fayṣal, che avevano proseguito le ostilità contro i loro zii, riuscirono a catturare ʿAbd Allāh. Gli emiri Āl Rashīd di Ha'il furono in grado di ottenere la liberazione di ʿAbd Allāh, in cambio di ʿAbd al-Raḥmān. ʿAbd Allāh fu ricevuto ad Ha'il e l'emiro lo chiamò a governare Riyad. ʿAbd al-Raḥmān fu in grado di scatenare una rivolta nel 1887, di prendere e difendere la capitale, ma i suoi tentativi di espandere il controllo finirono in un disastro. Quando ʿAbd al-Raḥmān diventò il leader indiscusso del Casato dei Saʿūd nel 1889, attaccò e riprese Riyad.[2] Tuttavia, le forze saudite furono sconfitte nella battaglia di Mulayda e ʿAbd al-Raḥmān e la sua famiglia furono costretti a fuggire.[2]

Anni successivi e morte[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia scappò nel deserto del Rub' al-Khali, nel sud-est, tra i beduini, prima di trovare rifugio presso la famiglia Al Khalifa in Bahrein e infine presso gli Al Sabah del Kuwait.[2] Mentre era in Kuwait, ʿAbd al-Raḥmān cercò di diffondere l'Islam di tipo wahhabita e di far rinascere la dinastia saudita.[3]

Dopo la sconfitta nella battaglia di Sarif nel 1900, impegnò tutte le sue azioni nel recupero del patrimonio famigliare.[1] Negli anni successivi, il figlio ʿAbd al-ʿAzīz riconquistò il regno. ʿAbd al-Raḥmān fu designato imam e venne considerato il leader spirituale della comunità, mentre il figlio deteneva l'autorità secolare e militare. Morì a Riyad nel 1928.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b H. St. John Philby, Saudi Arabia, London, Ernest Benn, 1955, p. 236. URL consultato il 25 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2020).
  2. ^ a b c d Abdul Rahman bin Faisal Al Saud (1), su sacmclubs.org, King Abdulaziz Information Source. URL consultato il 9 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2014).
  3. ^ Maxvell Czerniawski, Blood in the Wells: The Troubled Past and Perilous Future of US-Saudi Relations, su commons.emich.edu, Eastern Michigan University, 2010. URL consultato il 2 maggio 2012.
  4. ^ (EN) Abdul Rahman bin Faisal Al Saud (3), su sacmclubs.org, King Abdulaziz Information Source. URL consultato il 7 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2013).

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