Abd Allah bin Abd al-Rahman Al Sa'ud
Abd Allāh bin ʿAbd al-Raḥmān Āl Saʿūd | |
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Principe dell'Arabia Saudita | |
Nascita | 1893 |
Morte | 4 dicembre 1976 |
Dinastia | Dinastia Saudita |
Padre | Abd al-Rahman bin Faysal Al Sa'ud |
Figli | Principe Faysal Principe Sa'ud Principessa Hussa Principe Sa'd Principe Yazid Principe Abd al-Rahman Principe Muhammad Principe Sa'd Principe Sa'd Principessa Jawahir Principessa Jawza Principessa al-Jawhara Principessa al-Anud Principessa Mudhi Principessa Nura Principe Hasan Principe Khalid Principe Fahd Principe Misab Principessa al-Bandari Principe Sa'ud Principe Bandar Principe Turki Principe Bandar Principessa Tarfa Principessa Mishail Principe Turki Principessa al-Anud Principe Musaid Principessa Latifa Principessa Saida Principessa al-Anud Principessa Sara Principessa Shaykha Principe Ahmad Principe Mansur Principe Sultan Principe Badr Principe Abd al-Aziz Principessa Sita Principe Fawwaz Principe Abd al-Muhsin Principe Salman Principessa Munira Principessa Nuf Principe Nayef |
Religione | Musulmano sunnita |
Abd Allāh bin ʿAbd al-Raḥmān Āl Saʿūd (in arabo عبد الله بن عبد الرحمن بن فيصل آل سعود?; 1893 – 4 dicembre 1976) è stato un principe saudita, membro della famiglia reale Āl Saʿūd. Era un importante consigliere e membro del consiglio interno del fratello maggiore, re Abd al-Aziz, che governò fino al 1953. Ha continuato ad essere coinvolti in affari di stato fino alla sua morte.[1]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Il principe Abd Allah nacque nel 1893 ed era il settimo figlio dell'emiro del Najd Abd al-Rahman.
Abd al-Rahman partecipò alle campagne militari che il suo fratello maggiore Abd al-Aziz intraprese per gettare le basi del futuro stato dell'Arabia Saudita. Fu responsabile della cattura e della distruzione dell'insediamento Ikhwan di Ghatghat avvenuta nel 1929 durante la rivolta Ikhwan. Dal 1932 partecipò frequentemente alle riunioni nel comitato politico formato dal re a seguito della creazione dell'Arabia Saudita.[2] Fu consigliere chiave del fratello, membro del consiglio privato e uno dei consiglieri ufficiali del re fino alla sua morte nel 1953.[2] Partecipò all'incontro con il primo ministro britannico Winston Churchill nel 1945 [3] che gli donò una Rolls-Royce.[4] Accompagnò re Abd al-Aziz anche allo storico incontro con Franklin Delano Roosevelt il 14 febbraio 1945.[5]
In seguito, sotto i regni dei nipoti Sa'ud, Faysal e Khalid continuò ad essere una figura rispettata.[1] Durante il conflitto tra re Sa'ud e il principe Faysal, Abd Allah appoggiò quest'ultimo.[6][7] Fu uno dei cinque principi di alto livello che subito dopo l'assassinio di re Faysal proclamarono il principe ereditario Khalid nuovo sovrano.[8]
Abd Allah bin Abd al-Rahman morì il 4 dicembre 1976.[1]
Vita personale
[modifica | modifica wikitesto]Il principe era sposato e aveva quarantasei figli, ventisette maschi e diciannove femmine. Suo figlio Khalid (nato nel 1937), è sposato con al-Jawhara bint Abd al-Aziz Al Sa'ud, sorella germana dei sette Sudairi.[1] Una delle sue figlie, Jawhara, è sposata con Sa'ud bin Faysal bin Abd al-Aziz Al Sa'ud.[9]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Sharaf Sabri, The House of Saud in commerce: A study of royal entrepreneurship in Saudi Arabia., New Delhi, I.S. Publications, 2001, ISBN 81-901254-0-0.
- ^ a b Mohammad Zaid Al Kahtani, The Foreign Policy of King Abdulaziz (PDF), su etheses.whiterose.ac.uk, University of Leeds, December 2004. URL consultato il 21 luglio 2013.
- ^ Riyadh. The capital of monotheism (PDF), in Business and Finance Group. URL consultato il 22 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2009).
- ^ (EN) Morgan Lighter, Foreign Countries | Sa’udi Arabia: Chapter Two – Riches, su History and Histories, 25 luglio 2008. URL consultato il 19 giugno 2016.
- ^ William A. Eddy, FDR meets Ibn Saud (PDF), Vista, Selwa Press, 2005. URL consultato il 17 maggio 2017 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2016).
- ^ John Galvani, Peter Johnson, Chris Paine, Joe Stork, Rene Theberge e Fred Vallongo, Saudi Arabia: Bullish on America, in MERIP Reports, vol. 26, March 1976, pp. 3–22+27, JSTOR 3012412.
- ^ Simon Henderson, After King Fahd (PDF) (Policy Paper), su washingtoninstitute.org, Washington Institute, 1994. URL consultato il 2 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2013).
- ^ King Faisal shot to death by 'deranged' nephew [collegamento interrotto], in The Miami News, AP, 25 marzo 1975. URL consultato il 3 agosto 2012.
- ^ Briefing (PDF), in The Guardian, 25 settembre 1985. URL consultato il 13 ottobre 2012.