66ª Squadriglia

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66ª Squadriglia
Descrizione generale
Attiva1 settembre 1935
NazioneBandiera dell'Italia Italia
Servizio Servizio Aeronautico
Regio Esercito
Regia Aeronautica
campo voloAeroporto di Poggio Renatico
Mogadiscio (poi Aeroporto Internazionale Aden Adde)
Aeroporto di Giggiga
Javello
Aeroporto di Aviano
velivoliSVA 5
Caproni Ca.111
Caproni Ca.133
Fiat B.R.20
Battaglie/guerreGuerra d'Etiopia
Seconda guerra mondiale
Parte di
XXXI Gruppo
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La 66ª Squadriglia della Regia Aeronautica viene attivata il 1º settembre 1935 per la Guerra d'Etiopia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Prima guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

La 66ª Squadriglia viene predisposta in formazione il 31 ottobre 1918 alla SIT di Torino su 18 SVA 5 per diciotto piloti da inviare appena pronti a Furbara per il Gruppo Sperimentale Comunicazioni aeree ma dopo la guerra ne viene interrotta l'attivazione.[1]

Guerra d'Etiopia[modifica | modifica wikitesto]

Il 1º settembre 1935 nasce la 66ª Squadriglia AO della Regia Aeronautica con sede all'Aeroporto di Poggio Renatico. Il 26 ottobre il reparto va a Napoli nell'ambito della Guerra d'Etiopia; ai primi di novembre l'unità si imbarca per Mogadiscio (poi Aeroporto Internazionale Aden Adde) dove arriva tra il 20 e il 25 novembre; nei giorni successivi effettua il montaggio e le esercitazioni di volo e di tiro; tra la fine di dicembre ed i primi di gennaio incominciano i voli sul territorio occupato e le operazioni belliche inquadrata nel XXXI Gruppo del 7º Stormo sui Caproni Ca.111.[2]

Al 15 gennaio 1936 è ancora a Mogadiscio. Il 30 marzo successivo, nell'ambito della Battaglia di Mai Ceu sgancia 2 bombe C500T all'Iprite su Bullaleh e nell'ambito della Battaglia dell'Ogaden il 20 aprile 6 su Gunu Gadu e Bullaleh.[3]

Africa Orientale Italiana[modifica | modifica wikitesto]

Al 1º ottobre 1936 è nel XXXI Gruppo autonomo dell'Aeroporto di Giggiga sui Ca.111 del Comando settore aeronautico sud di Mogadiscio nell'ambito dell'Africa Orientale Italiana.[4]

Nel giugno 1937 vola sui Caproni Ca.133.[5]

Seconda guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Al 10 giugno 1940 in Italia la 66^ era nel 31º Gruppo con 8 Fiat B.R.20 all'Aeroporto di Aviano nel 18º Stormo Bombardamento Terrestre ed in AOI la 66ª Squadriglia Autonoma Bombardamento Terrestre era a Javello con 3 Ca.133.

Il 12 giugno 1940, tre Ca.133 della 66ª Squadriglia attaccarono nel Corno d'Africa una colonna alleata di una mezza dozzina di camion e 200 soldati.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, AM Ufficio Storico - Roberto Gentilli e Paolo Varriale, 1999 pag. 224
  2. ^ Fondo “Africa orientale italiana 1935-1938”, AM Ufficio Storico, pag. 211
  3. ^ L'aeronautica italiana: una storia del Novecento, Paolo Ferrari, pag. 331
  4. ^ Fondo “Africa orientale italiana 1935-1938”, AM Ufficio Storico, pag. 45
  5. ^ Fondo “Africa orientale italiana 1935-1938”, AM Ufficio Storico, pag. 213

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, AM Ufficio Storico - Roberto Gentilli e Paolo Varriale, 1999
  • Paolo Ferrari, L'aeronautica italiana - Una storia del Novecento, Milano, Franco Angeli, 2005, ISBN 978-88-464-5109-5.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]