41º Reggimento "Cordenons"

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41º Reggimento IMINT "Cordenons"
Stemma del Gruppo
Descrizione generale
Attivadal 3 giugno 1976 - 1999 e dal 2001 come Reggimento
NazioneBandiera dell'Italia Italia
ServizioEsercito Italiano
TipoGruppo/Reggimento
Ruoloartiglieria (fino al 2004); SOR.A.O (dal 2004) ; IMINT (dal 2018)
Guarnigione/QGCaserma "Trieste" a Casarsa della Delizia; oggi: Sora
Equipaggiamentomicro APR; mini APR; APR tattici; radar per la sorveglianza del campo di battaglia
PatronoSan Gabriele Arcangelo
Motto"Ignis intellectus"
Decorazionimedaglia d'argento al valor militare
Comandanti
Comandante attualeCol. Alfredo Russo
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Il 41º Reggimento IMINT "Cordenons" è un'unità militare dell'Esercito Italiano inquadrato nella Brigata Informazioni Tattiche. Il reggimento opera con mezzi di osservazione e sorveglianza teleguidati (APR), nonché con apparati radar (WLS) ed elettronici.

È stato istituito nel 2001 dalla trasformazione del 41º Gruppo specialisti artiglieria "Cordenons" che era un reparto di artiglieria, inquadrato nella 3ª Brigata missili "Aquileia", specializzato nell'elaborazione e nell'affinamento dei dati per il fuoco di batteria, compresi quelli meteorologici. Stanziato nella caserma "Trieste" a Casarsa della Delizia, si era costituito nel 1976 ed era rimasto attivo fino al 1999, quando fu trasformato in 41º Gruppo Sor.A.O. - Sorveglianza ed Acquisizione Obiettivi. Nel 2001 il gruppo divenne il 41º Reggimento artiglieria "Cordenons", che, nel 2004, ha assunto l'odierna denominazione.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Mostrine e fregio del
41° Specialisti Artiglieria

Nel maggio 1915 si costituisce il 41º Reggimento Artiglieria da Campagna, ordinato su tre Gruppi Artiglieria da Campagna di nuova formazione.
Partecipa alla prima guerra mondiale ed è sciolto il 17 marzo 1919.

Il 15 settembre 1939 viene ricostituito come 41º Reggimento Artiglieria "Firenze" è inquadrato nella 41ª Divisione fanteria "Firenze" e prende parte alla seconda guerra mondiale; è sciolto il 28 settembre 1943 in Albania ma sue due Batterie (VI e la IX) si affiancano ai partigiani locali con i quali proseguono la lotta sino al gennaio 1945.
Il 1º maggio 1947 si ricostituisce col nome di 41º Reggimento Artiglieria da Campagna Controcarri, divenuto poi nel 1951 41º Reggimento Artiglieria Controcarri.

Il 10 aprile 1952 muta ancora la denominazione in 41º Reggimento Artiglieria Pesante Campale e tale rimane sino al 3 giugno 1976 quando si scioglie. Nello stesso giorno la Bandiera viene ceduta al 5º Gruppo Specialisti Artiglieria di Corpo d'Armata (costituito il 1º giugno 1956) che prende il nome di 41º Gruppo Specialisti Artiglieria "Cordenons" (GSA) ed eredita anche le tradizioni reggimentali. Fa parte della III Brigata Missili. Con questa denominazione cambia successivamente sede in Casarsa della Delizia, per l'elaborazione e l'affinamento dei dati per il fuoco di Batteria, compresi quelli meteorologici. Ne facevano parte tre Batterie:

  • BCS - Batteria Comando e Servizi (comando, fureria, aerologisti, trasmettitori, conduttori, servizi vari);
  • BAO - Batteria Acquisizione Obiettivi (osservatori, topografi, fonotelemetristi, conduttori, magazzinieri);
  • BAT - Batteria Aerei Teleguidati

Nel 1999 è trasformato in 41º Gruppo Sor.A.O. - Sorveglianza ed Acquisizione Obiettivi ed è destinato ad inquadrare le componenti del sottosistema di Sorveglianza ed Acquisizione Obiettivi. Il 19 settembre 2001 il Gruppo, assume la denominazione di 41º Reggimento artiglieria terrestre "Cordenons" (SORAO).

Nel 2004 muta in 41º Reggimento "Cordenons" quando assume l'attuale configurazione, diventando un reparto dell'Arma delle Trasmissioni con l'assegnazione alle dipendenze della ex "Brigata RISTA-EW", che dal 2018 è denominata "Brigata Informazioni Tattiche".

Organizzazione[modifica | modifica wikitesto]

  • compagnia comando e supporto logistico
  • compagnie multisensori

Le denominazioni[modifica | modifica wikitesto]

Altre dipendenze

III Brigata Missili

3ª Brigata Missili "Aquileia"

Altre dipendenze

Brigata RISTA - EW

  • 19.09.2001 - 00.00.20?? = 41º Reggimento Artiglieria Terrestre "Cordenons" (SORAO)
  • 00.00.20?? - 20?? = 41º Reggimento "Cordenons" (SORAO)

Brigata Informazioni Tattiche

  • 2021 = 41 Reggimento IMINT "Cordenons"

I Comandanti[modifica | modifica wikitesto]

  • 1939 - Col. Enrico Ornano
  • Col. Ludovico Malvasi
  • Col. Ludovico Donati
  • Col. Ernesto Boffa
  • Ten.Col. Ettore Magrini
  • Col. Adalberto Ripa
  • Ten.Col. Sebastiano Vitaliti
  • Col. Francesco Rampello
  • Col. Giovanni De Gennaro
  • Col. Giuseppe Massoni
  • Col. Michele Giardino
  • Col. Salvatore Arcovito
  • Col. Federico Tommaselli
  • Col. Delio Casacchia
  • Col. Carlo Mari
  • Col. Sergio Longo
  • Col. Rodolfo Pezzi
  • Col. Mario Cozzolino
  • Col. Giuseppe Melis
  • Col. Dionisio Sapielli
  • Col. Walter Freddi
  • Col. Giovanni Rinaldi
  • Col. Salvatore Capone
  • Col. Nunzio Sericola
  • Col. Domenico Leone

Ricompense alla Bandiera[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'Argento al Valor Militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Conferita con Decreto del Ministero Difesa Esercito n° 9970 del 21 gennaio 1947 al 41º Reggimento Artiglieria "Firenze", con la seguente motivazione:
"Reggimento di spirito elevatissimo, dislocato in Albania all'atto dell'armistizio, si diede alla montagna con tutte le sue sei batterie someggiate, sostenendo nel settembre stesso, 1943, con altre truppe della Divisione i primi aspri combattimenti contro i tedeschi, distruggendo con il suo tiro mezzi blindati e dando efficacissimo contributo alla difesa.

Successivamente, per circa un anno e mezzo, pezzi del 41°, unica artiglieria che lottava a fianco delle schiere partigiane, con pochi quadrupedi sfiniti dalla fame e dalle fatiche, furono portati attraverso le montagne di quasi tutta l'Albania e del Montenegro meridionale, prezioso ausilio in numerose azioni di guerra partigiana contro i tedeschi, alle quali in più circostanze, ufficiali ed artiglieri parteciparono come fanti.

Due batterie, unici reparti di tutta la IX Armata, restarono nella loro costituzione organica fino al rimpatrio nel maggio 1945, scortando così sino all'Altare della Patria, in Roma lo Stendardo del Reggimento, che un Ufficiale aveva salvato, attraverso rischi e sacrifici quale simbolo prezioso dell'onore delle Armi d'Italia".»
— montagne di Albania e Montenegro meridionale - settembre 1943/gennaio 1945

Note[modifica | modifica wikitesto]


Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Franco Dell'Uomo, Roberto Di Rosa e Amedeo Chiusano, L'Esercito italiano verso il 2000, Volume 2, Parte 1, 2002.
  • Scuole di Applicazione d'Arma – L'Arma di Artiglieria – Cenni storici – Torino, 15 giugno 1965
  • Stato Maggiore dell'Esercito - Ispettorato dell'Arma di Artiglieria - Ufficio Studi, Regolamenti e Scuole - Pubblicazione n° 6033 Il Gruppo di Artiglieria Pesante Campale e Pesante a Traino Meccanico (Circolare n° 5213 della Serie Dottrinale) - Roma, 31 ottobre 1972; con Allegati ed Appendice Il Gruppo di Artiglieria Pesante da 203/25 a Traino Meccanico con Compiti Particolari
  • Dipartimento Pace di Democrazia Proletaria - Bella Italia armate sponde - Guida dettagliata della presenza militare in Italia - Edizioni Irene - Roma, giugno 1989
  • Dossier Jp4 Panorama Difesa - Esercito, uomini, mezzi e programmi - Roma, 1991

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]