Interferone beta-1a: differenze tra le versioni

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== Efficacia clinica ==
== Efficacia clinica ==
Anche se il loro esatto meccanismo d’azione non è ancora noto, si ritiene che gli interferoni-ß aiutino a ridurre l’infiammazione nelle forme recidivanti di sclerosi multipla. Non è stata ancora stabilita l’efficacia dell’interferone beta-1a nella sclerosi multipla primariamente progressiva.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Juan Ignacio|cognome=Rojas|data=2010-01-20|titolo=Interferon Beta for primary progressive multiple sclerosis|rivista=The Cochrane Database of Systematic Reviews|numero=1|pp=CD006643|accesso=2018-02-07|doi=10.1002/14651858.CD006643.pub3|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20091602|nome2=Marina|cognome2=Romano|nome3=Agustín|cognome3=Ciapponi}}</ref>


== Avonex ==
== Avonex ==

Versione delle 17:11, 7 feb 2018

Interferone beta-1a
modello molecolare dell'interferone beta-1a umano
modello molecolare dell'interferone beta-1a umano
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC908H1408N246O252S7
Massa molecolare (u)20027.0 g/mol
Numero CAS145258-61-3
Codice ATCL03AB07
DrugBankDB00060
Dati farmacologici
Modalità di
somministrazione
sottocutanea o intramuscolare
Dati farmacocinetici
Emivita10 hrs
Indicazioni di sicurezza
Frasi H---
Consigli P--- [1]

L'interferone beta-1a è uno degli interferoni usato per il trattamento della sclerosi multipla (MS).[2] È prodotto dalle cellule di mammifero, mentre l'Interferone beta-1b è prodotto da E. coli geneticamente modificato. Gli interferoni hanno mostrato di dare una riduzione del circa 18-38% nelle ricadute della sclerosi multipla (SM), e di rallentare la progressione di disabilità nei pazienti affetti da SM[3]. Nessuno dei prodotti in commercio è risolutivo nei confronti della malattia, ma i pazienti che oggi cominciano presto ad usare gli interferoni potrebbero beneficiare dell'alterazione del naturale corso della malattia.[4]

Ci sono due competitori principali sul mercato per questi farmaci, più un altro biogenerico/biosimilare e la forma peghilata:

  • Avonex (Biogen Idec)
  • Rebif (Merck)
  • CinnoVex (CinnaGen)
  • Plegridy (Biogen Idec)

Sommario

Si credeva che i farmaci basati sull'Interferone beta dessero i loro effetti benefici sulla progressione della sclerosi multipla tramite le loro proprietà anti-infiammatorie. Studi hanno anche evidenziato come l'Interferone beta migliori l'integrità della barriera emato-encefalica (BBB, Blood-Brain Barrier), che di solito ne risente diventando meno protettiva nei pazienti affetti da MS, permettendo l'incremento dell'ammontare delle sostanze indesiderate che raggiungono il cervello. Questo rafforzamento della BBB potrebbe essere un fattore che contribuisce agli effetti benefici dell'Interferone-Beta. Questi studi sono stati effettuati in vitro (fuori da un organismo; un esperimento in "coltura cellulare"), quindi questo non vuol dire necessariamente che funzioni nella stessa maniera nelle persone. Ciononostante, gli interferoni hanno effetti collaterali. I due principali sono quelli simili all'influenza, e le reazioni che avvengono sul sito di iniezione. I sintomi simili all'influenza si manifestano nella loro totalità dopo circa un paio d'ore dall'iniezione, e durano in molti casi anche l'intera giornata successiva. In molti pazienti questi sintomi diminuiscono col passare del tempo, ma altri continuano ad averli per lunghi periodi. Può essere d'aiuto prendere il medicinale prima di andare a letto e l'uso di ibuprofene per contrastare gli effetti collaterali. Le reazioni dovute al sito di iniezione possono essere invece mitigate facendo una rotazione del sito di iniezione, o usando uno di quei farmaci che richiedono iniezioni meno frequenti. Effetti collaterali sono spesso abbastanza grossi da indurre molti pazienti all'essere discontinui nell'assunzione degli interferoni (o glatiramer acetate (GA), una terapia comparabile per questa malattia che richiede iniezioni regolari). Altri problemi sono rappresentati da risultati scarsi negli esami sul fegato e anormalità dei globuli rossi. Effetti collaterali seri includono depressione, convulsioni o problemi al fegato. Anche se questi farmaci migliorano i risultati di certi test diagnostici, questi non curano la MS e molti pazienti non percepiscono alcun miglioramento e, anzi, solo effetti avversi che sostanzialmente riducono la qualità della vita. Col passare del tempo, fenomeni di tolleranza fisiologica e una ridotta efficienza possono manifestarsi per lo sviluppo di anticorpi contro il farmaco e gli effetti avversi del farmaco possono persistere anche dopo la sospensione dell'assunzione. Un mese di forniture di Avonex o Rebif può costare dai $1,600 a più di $2,000 USD.

Efficacia clinica

Anche se il loro esatto meccanismo d’azione non è ancora noto, si ritiene che gli interferoni-ß aiutino a ridurre l’infiammazione nelle forme recidivanti di sclerosi multipla. Non è stata ancora stabilita l’efficacia dell’interferone beta-1a nella sclerosi multipla primariamente progressiva.[5]

Avonex

Avonex fu approvato negli Stati Uniti nel 1996, e in Europa nel 1997, ed è registrato in oltre 80 paesi nel mondo. È la terapia più usata negli Stati Uniti, costituendo circa il 40% complessivo in tutto il mercato, e in Europa, occupando il 30% circa di tutto il mercato. È prodotto dalla compagnia Biogen Idec biotechnology, che originariamente si occupava del farmaco secondo la Orphan Drug Act, legge americana che incoraggia le industrie farmaceutiche a sviluppare farmaci per malattie che hanno poco mercato. Avonex è venduto in due formulazioni, una polvere liofilizzata che richiede una preparazione prima dell'iniezione e un kit formato da una siringa che contiene già il farmaco premiscelato; viene somministrato una volta alla settimana per iniezione intramuscolare.

Rebif

Rebif è un farmaco con un'attività di modificazione del corso della malattia (del tipo DMD, “disease modifying drugs”) usato per trattare la sclerosi multipla con sindromi di isolamento clinico come anche le forme di sclerosi multipla recidiva ed è simile alla proteina dell'interferone beta prodotto dal corpo umano. È messo in commercio da EMD Serono e Pfizer negli Stati Uniti grazie ad un'eccezione della Orphan Drug Act. È stato approvato in Europa nel 1998 e negli Stati Uniti nel 2002 e registrato in più di 80 Paesi in tutto il mondo. Rebif è somministrato per iniezione subcutanea tre volte la settimana e può essere conservato a temperature ambiente fino a 14 giorni.

CinnoVex

CinnoVex è il nome tradizionale dell'Interferone beta 1-a, prodotto come biosimilare/biogenerico in Iran. Viene prodotto in forma liofilizzata e venduto con acqua demineralizzata per iniezioni. Cinnovex fu sviluppato al Fraunhofer-Institut in collaborazione con CinnaGen, ed è la prima proteina terapeutica prodotta dal Fraunhofer laboratory Per essere approvato come medicinale biogenerico/biosimilare. Una variante idrosolubile è tuttora ricercata dal Vakzine Projekt Management (VPM) GmbH a Braunschweig, in Germania.

Interferone e Natalizumab

Secondo gli attuali studi e sperimentazioni su piano internazionale, è assolutamente sconsigliata l'assunzione contemporanea, precedente o successiva di interferoni o immunosoppressori e Natalizumab poiché provoca leucoencefalopatia multifocale progressiva.

Farmaci affini

Strettamente connesso è l'Interferone beta-1b, che potrebbe essere indicato nella terapia della MS stessa, e che ha anche un profilo farmaceutico simile. L'interferone beta-1b è commercializzato solo dalla Berlex negli Stati Uniti come Betaseron e fuori dagli USA come Betaferon dalla Schering AG. Extavia è una nuova marca di interferon beta-1b commercializzata da Novartis dagli inizi del 2009.

Note

  1. ^ Sigma Aldrich; rev. del 14.11.2012
  2. ^ Murdoch D, Lyseng-Williamson KA, Spotlight on subcutaneous recombinant interferon-beta-1a (Rebif) in relapsing-remitting multiple sclerosis, in BioDrugs, vol. 19, n. 5, 2005, pp. 323–5, DOI:10.2165/00063030-200519050-00005, PMID 16207073.
  3. ^ Julie Stachowiak PhD., Is Avonex Right for You?, su ms.about.com, 2008. URL consultato il 7 maggio 2008.
  4. ^ Giancarlo Comi, Nicola De Stefano e Mark S. Freedman, Subcutaneous interferon β-1a in the treatment of clinically isolated syndromes: 3-year and 5-year results of the phase III dosing frequency-blind multicentre REFLEXION study, in Journal of Neurology, Neurosurgery, and Psychiatry, vol. 88, n. 4, April 2017, pp. 285–294, DOI:10.1136/jnnp-2016-314843. URL consultato il 7 febbraio 2018.
  5. ^ Juan Ignacio Rojas, Marina Romano e Agustín Ciapponi, Interferon Beta for primary progressive multiple sclerosis, in The Cochrane Database of Systematic Reviews, n. 1, 20 gennaio 2010, pp. CD006643, DOI:10.1002/14651858.CD006643.pub3. URL consultato il 7 febbraio 2018.

Voci correlate

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