TRAPPIST-1 b: differenze tra le versioni
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'''TRAPPIST-1 b''' è un [[pianeta extrasolare]] roccioso che orbita attorno alla [[stella nana]] ultrafredda [[TRAPPIST-1]], situata a circa 39,5 anni luce dal sole. La sua scoperta è stata realizzata da un team internazionale guidato da Michaël Gillon dell'Istituto di astroficia e geofisica dell'[[Università di Liegi]], usando il telescopio [[TRAPPIST]], situato all'[[osservatorio di La Silla]], in [[Cile]]. La notizia della scoperta è stata pubblicata sulla rivista ''[[Nature]]'' nel maggio del 2016.<ref name="Nature">{{cita web|url=http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature17448.html|titolo= Temperate Earth-sized planets transiting a nearby ultracool dwarf star |editore=[[Nature]]|accesso=3 Maggio 2016}}</ref> |
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Durante la formazione del sistema è possibile che si sia andata a verificare una perdita d'acqua durante i periodi pre-HZ. Secondo alcuni questo pianeta potrebbe aver perso fino quattro oceani della Terra, andando a compromettere la sua abitabilità. |
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Versione delle 04:12, 26 feb 2017
TRAPPIST-1 b | |
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Rappresentazione artistica di Trappist-1 b | |
Stella madre | TRAPPIST-1 |
Scoperta | 2 maggio 2016 |
Scopritori | Michaël Gillon et al. |
Distanza dal Sole | 39 anni luce |
Parametri orbitali | |
Semiasse maggiore | 0.01111 UA |
Periodo orbitale | 1.510848 (anno giuliano) |
Inclinazione orbitale | 89.41° |
Eccentricità | 0.08 |
Dati fisici | |
Raggio medio | 0.117 R⊕ |
Massa | 0.08 M⊕
|
Età stimata | 0.5 Gyr |
TRAPPIST-1 b è un pianeta extrasolare roccioso che orbita attorno alla stella nana ultrafredda TRAPPIST-1, situata a circa 39,5 anni luce dal sole. La sua scoperta è stata realizzata da un team internazionale guidato da Michaël Gillon dell'Istituto di astroficia e geofisica dell'Università di Liegi, usando il telescopio TRAPPIST, situato all'osservatorio di La Silla, in Cile. La notizia della scoperta è stata pubblicata sulla rivista Nature nel maggio del 2016.[1]
Abitabilità
Durante la formazione del sistema è possibile che si sia verificata una notevole quantità di perdita d'acqua, che potrebbe aver fatto fotoevaporare interi oceani, in quantità pari anche a 15 volte gli oceani terrestri, compromettendone l'abitabilità. Lo stesso potrebbe essere successo al pianeta c, mentre TRAPPIST-1 d, al contrario, potrebbe aver perso molta meno acqua ed essere rimasto entro i confini della zona abitabile.[2]
Note
- ^ Temperate Earth-sized planets transiting a nearby ultracool dwarf star, su nature.com, Nature. URL consultato il 3 Maggio 2016.
- ^ Emeline Bolmont et al., Water loss from Earth-sized planets in the habitable zones of ultracool dwarfs: Implications for the planets of TRAPPIST-1 (PDF), in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 464, n. 3, 8 ottobre 2016, pp. 3728-3741.