Bronchite: differenze tra le versioni

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L'evidenza suggerisce che il declino della funzione polmonare osservabile nei soggetti affetti da bronchite cronica può essere rallentata con la cessazione del fumo di sigaretta. [27] Il trattamento della bronchite cronica è sintomatico e può richiedere l'impiego di agenti terapeutici sia farmacologici che non farmacologici.
L'evidenza suggerisce che il declino della funzione polmonare osservabile nei soggetti affetti da bronchite cronica può essere rallentata con la cessazione del fumo di sigaretta. [27] Il trattamento della bronchite cronica è sintomatico e può richiedere l'impiego di agenti terapeutici sia farmacologici che non farmacologici.
I tipici approcci non farmacologici per la gestione della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), e fra questi la bronchite cronica, possono includere: la riabilitazione polmonare, la chirurgica per la riduzione del volume polmonare, ed il trapianto polmonare [27].
I tipici approcci non farmacologici per la gestione della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), e fra questi la bronchite cronica, possono includere: la riabilitazione polmonare, la chirurgica per la riduzione del volume polmonare, ed il trapianto polmonare [27].
L'infiammazione e l'edema dell'epitelio respiratorio possono essere ridotti con i farmaci corticosteroidi per via inalatoria. [28]
L'infiammazione e l'edema dell'epitelio respiratorio possono essere ridotti con i farmaci corticosteroidi per via inalatoria.<ref name="pmid22161409">{{Cita pubblicazione | cognome = Spencer | nome = S. | coautori = C. Karner; CJ. Cates; DJ. Evans | titolo = Inhaled corticosteroids versus long-acting beta(2)-agonists for chronic obstructive pulmonary disease. | rivista = Cochrane Database Syst Rev | volume = | numero = 12 | pagine = CD007033 | mese = | anno = 2011 | doi = 10.1002/14651858.CD007033.pub3 | id = PMID 22161409 }}</ref>


== Note ==
== Note ==

Versione delle 13:08, 3 feb 2013

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

La bronchite è una tra le più frequenti melattie dell'apparato respiratorio. Si tratta di un'infiammazione delle mucose dei bronchi (le grandi e medie vie aeree che portano il flusso d'aria dalla trachea fino alle parti più distali del parenchima polmonare).[1][2][3]

Il termine genrico "bronchite" indica in realtà un gruppo di patologie suddiviso in due categorie, denominate rispettivamente bronchite acuta e bronchite cronica.[1][2][3] Nel primo caso si ha generalmente a che fare con un episodio isolato, nel secondo con una sintomatologia che è presente per almeno tre mesi all'anno da almeno due anni.

Dal punto di vista clinico (segni e sintomi) la bronchite acuta è caratterizzata da tosse, con o senza produzione di espettorato (cioè il secreto prodotto dalle ghiandole della mucosa respiratoria, normalmente ed emesso con il colpo di tosse). Un episodio di bronchite acuta si verifica spesso durante il corso di una malattia virale acuta, come ad esempio il comune raffreddore o l'influenza. I virus sono la causa di circa il 90% dei casi di bronchite acuta, mentre i batteri causano solo il 10% circa di tutti gli episodi.[4][5]

La bronchite cronica, un tipo di broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), è caratterizzata, come già accennato, dalla presenza di una tosse produttiva che dura per almeno tre mesi all'anno e per un periodo di almeno due anni. La bronchite cronica di solito si sviluppa a causa di stimoli lesivi ricorrenti a carico delle vie respiratorie, ed è causata da sostanze irritanti che in genere vengono inalate. Il fumo di sigaretta è certamente la causa più comune, seguito dall'esposizione agli inquinanti atmosferici come l'anidride solforosa e il biossido di azoto.[6] Frequente anche l'esposizione professionale a sostanze irritanti delle vie respiratorie.[5][7] Gli individui esposti al fumo di sigaretta, sostanze chimiche irritanti i polmoni, oppure immunocompromessi per qualsiasi motivo, hanno un rischio maggiore di sviluppare la bronchite.[8]

Classificazione

La bronchite acuta è un'infezione auto-limitata del tratto respiratorio inferiore che causa un'infiammazione dei bronchi. Questa patologia è una malattia acuta che dura meno di tre settimane e che è dominata dalla tosse, quale sintomo principale, e da almeno un altro sintomo a carico delle vie aeree inferiori, come il respiro sibilante, la produzione di espettorato, oppure il dolore al petto.[4][9] La bronchite cronica, un tipo di broncopneumopatia cronica ostruttiva, viene invece definita da una tosse produttiva che dura più di tre mesi all'anno per almeno due anni in assenza di altre patologie.[3] La bronchite batterica protratta è definita come una tosse cronica produttiva con un lavaggio broncoalveolare positivo, che si risolve a seguito di un trattamento antibiotico.[10][11]

Segni e sintomi

Lo stesso argomento in dettaglio: Bronchite acuta e Bronchite cronica.

La tosse è un sintomo comune della bronchite acuta[12] e si sviluppa nel tentativo di espellere il muco in eccesso dai polmoni.[13] Altri sintomi comuni della bronchite acuta sono: mal di gola, mancanza di respiro, stanchezza, naso che cola, congestione nasale (rinite), lieve febbre, pleurite, malessere e produzione di espettorato.[5][12][14] I sintomi della bronchite cronica possono includere dispnea, affanno, soprattutto dopo uno sforzo e una bassa saturazione d'ossigeno.[15] La tosse è spesso peggiore subito dopo il risveglio e l'espettorato emesso dal paziente può avere un colore giallastro o verde e, talvolta, può essere striato di macchie di sangue.[5]

Cause

La bronchite acuta è spesso causata da virus che infettano l'epitelio dei bronchi, con conseguente infiammazione e aumento della secrezione di muco.[12] La bronchite acuta spesso si sviluppa nel corso di un'infezione delle vie respiratorie superiori, come ad esempio il comune raffreddore o l'influenza.[2][5][12] Circa il 90% dei casi di bronchite acuta sono causati da virus, tra cui rhinovirus, coronavirus, adenovirus, virus parainfluenzali, metapneumovirus, virus respiratorio sinciziale e virus influenzale.[4] Alcuni virus, come rinovirus e coronavirus, sono anche noti per causare riacutizzazioni di bronchite cronica.[16] I batteri, tra cui Mycoplasma pneumoniae,[4] Chlamydophila pneumoniae,[4] Bordetella pertussis,[4] Streptococcus pneumoniae e Haemophilus influenzae, rappresentano circa il 10% dei casi. La maggior parte dei casi di bronchite cronica sono causati dal fumo di sigarette o di tabacco in altre forme.[3][15][17] Inoltre, l'inalazione cronica di inquinanti dell'aria o fumi irritanti o polveri presenti in ambienti occupazionali (miniere di carbone, fabbriche tessili, silos e movimentazione di grano,[18] allevamenti, stampaggio di metalli) può essere un ulteriore fattore di rischio per lo sviluppo di bronchite cronica.[19][20][21]

La bronchite batterica protratta di solito è causata da Streptococcus pneumoniae, Haemophilus influenzae oppure Moraxella catarrhalis.[10][11]

Fisiopatologia

La bronchite cronica è causata da lesioni ricorrenti o irritazione a carico dell'epitelio respiratorio dei bronchi. Ne consegue infiammazione cronica caratterizzata da infiltrazione di cellule T CD8+, macrofagi e neutrofili,[6] edema (gonfiore) e ispessimento fibrotico delle pareti bronchiali con restringimento del lume.[5][19] L'aumentato numero di cellule che producono muco nei bronchi e bronchioli e l'ampliamento delle ghiandole tracheali che muco secernenti comporta un importante incremento della secrezione di muco.[6] La resistenza al flusso d'aria caratteristica della bronchite cronica è dovuta principalmente alla metaplasia delle cellule caliciformi che a sua volta determina il formarsi di tappi di muco nei bronchioli con concomitante infiammazione e fibrosi bronchiolare.[6][22]

Diagnosi

La bronchite può essere diagnosticata da un medico durante un esame fisico completo. In genere gli individui affetti da bronchite riferiscono sintomi e presentano segni non specifici. Per tale motivo nel corso del processo diagnostico può essere necessario ricorrere ad esami e test quali la radiografia del torace (spesso necessaria per escludere una polmonite), un esame colturale dell'espettorato (per escludere la pertosse oppure altre infezioni batteriche delle vie respiratorie), o ancora un test di funzionalità polmonare comprendente una spirometria (per escludere l'asma o l'enfisema polmonare).[23] Gli individui con un disturbo polmonare cronico di tipo ostruttivo, come la bronchite, alla esecuzione di un test di funzionalità polmonare possono presentare una diminuzione del FEV1 e del rapporto FEV1/FVC.[22][24][25]
A differenza di altri comuni disturbi ostruttivi, quali ad esempio l'asma o l'enfisema, la bronchite raramente causa un importante aumento del volume residuo (il volume residuo è la quantità d'aria che rimane nei polmoni dopo uno sforzo espiratorio massimale).[26]

Trattamento

Il trattamento della bronchite acuta è principalmente sintomatico. Farmaci antinfiammatori non-steroidei (FANS) possono essere utilizzati per trattare la febbre ed il mal di gola. Si tenga comunque presente che anche senza alcun trattamento, la maggior parte dei casi di bronchite acuta si risolve rapidamente.[5] Nela maggior parte dei casi (90% circa)la bronchite acuta è causata da virus. Per questo motivo un trattamento antibiotico non può essere raccomandato, in quanto inutile ed inefficace (gli antibiotici agiscono solo contro i batteri).[7][13] Inoltre ricorrere ad un trattamento antibiotico nei casi di bronchite ad eziologia virale promuove lo sviluppo di resistenza batterica contro gli antibiotici, il che può risultare pericoloso e, potenzialmente, comportare una maggiore morbilità e mortalità.[27] Tuttavia, anche nel caso si sospetti una bronchite virale, in alcuni casi selezionati gli antibiotici possono trovare comunque indicazione, in genere al fine di evitare l'insorgenza di infezioni batteriche secondarie.[13] L'evidenza suggerisce che il declino della funzione polmonare osservabile nei soggetti affetti da bronchite cronica può essere rallentata con la cessazione del fumo di sigaretta. [27] Il trattamento della bronchite cronica è sintomatico e può richiedere l'impiego di agenti terapeutici sia farmacologici che non farmacologici. I tipici approcci non farmacologici per la gestione della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), e fra questi la bronchite cronica, possono includere: la riabilitazione polmonare, la chirurgica per la riduzione del volume polmonare, ed il trapianto polmonare [27]. L'infiammazione e l'edema dell'epitelio respiratorio possono essere ridotti con i farmaci corticosteroidi per via inalatoria.[28]

Note

  1. ^ a b National Lung, Heart, and Blood Institute, Chronic Bronchitis, su nlm.nih.gov, National Institutes of Health, 2012. URL consultato il 2 febbraio 2013.
  2. ^ a b c Mayo Clinic Staff, Bronchitis Definition, su mayoclinic.com, Mayo Clinic, 2011. URL consultato il 2 febbraio 2013.
  3. ^ a b c d Understanding Chronic Bronchitis, su lung.org, American Lung Association, 2012. URL consultato il 2 febbario 2013.
  4. ^ a b c d e f RH. Albert, Diagnosis and treatment of acute bronchitis., in Am Fam Physician, vol. 82, n. 11, Dic 2010, pp. 1345-50, PMID 21121518.
  5. ^ a b c d e f g Cohen, Jonathan and William Powderly. Infectious Diseases. 2nd ed. Mosby (Elsevier), 2004. "Chapter 33: Bronchitis, Bronchiectasis, and Cystic Fibrosis"
  6. ^ a b c d Kumar, Vinay, Abul K. Abbas, Nelson Fausto, Richard N. Mitchell, "Chapter 13. The Lung" Robbins Basic Pathology, 8th ed., Saunders Elsevier, Philadelphia, 2007, ISBN 978-1-4160-2973-1.
  7. ^ a b Mayo Clinic Staff, Bronchitis: Causes, su mayoclinic.com, Mayo Clinic, 2011. URL consultato il 2 febbraio 2012.
  8. ^ Mayo Clinic Staff, Bronchitis: Risk factors, su mayoclinic.com, Mayo Clinic, 2011. URL consultato il 2 febbraio 2013.
  9. ^ BMJ Evidence Centre, Definition - Acute bronchitis Basics, su bestpractice.bmj.com, BMJ Publishing Group, 2012. URL consultato il 2 febbraio 2013.
  10. ^ a b AB. Goldsobel, Cough in the pediatric population., in J Pediatr, vol. 156, n. 3, Mar 2010, pp. 352-8, DOI:10.1016/j.jpeds.2009.12.004, PMID 20176183.
  11. ^ a b V. Craven, Protracted bacterial bronchitis: reinventing an old disease., in Arch Dis Child, vol. 98, n. 1, Jan 2013, pp. 72-6, DOI:10.1136/archdischild-2012-302760, PMID 23175647.
  12. ^ a b c d U.S. National Library of Medicine, Bronchitis-acute, su nlm.nih.gov, National Institutes of Health, 2012. URL consultato il 2 febbario 2013.
  13. ^ a b c Mayo Clinic Staff, Bronchitis: Treatment and drugs, su mayoclinic.com, Mayo Clinic Staff, 2011. URL consultato il 2 febbraio 2013.
  14. ^ Mayo Clinic Staff, Bronchitis: Symptoms, su mayoclinic.com, Mayo Clinic, 2011. URL consultato il 2 febbraio 2013.
  15. ^ a b U.S. National Library of Medicine, Chronic obstructive pulmonary disease, su ncbi.nlm.nih.gov, A.D.A.M. Medical Encyclopedia, 2011. URL consultato il 2 febbraio 2013.
  16. ^ Fauci, Anthony S., Daniel L. Kasper, Dan L. Longo, Eugene Braunwald, Stephen L. Hauser, J. Larry Jameson, "Chapter 179. Common Viral Respiratory Infections and Severe Acute Respiratory Syndrome (SARS)" Harrison's Principles of Internal Medicine, 17th ed., McGraw-Hill, New York, 2008, ISBN 978-0-07-147691-1.
  17. ^ BA. Forey, Systematic review with meta-analysis of the epidemiological evidence relating smoking to COPD, chronic bronchitis and emphysema., in BMC Pulm Med, vol. 11, 2011, p. 36, DOI:10.1186/1471-2466-11-36, PMID 21672193.
  18. ^ M. Szczyrek, P. Krawczyk; J. Milanowski; I. Jastrzębska; A. Zwolak; J. Daniluk, Chronic obstructive pulmonary disease in farmers and agricultural workers - an overview., in Ann Agric Environ Med, vol. 18, n. 2, Dic 2011, pp. 310-3, PMID 22216804.
  19. ^ a b BM. Fischer, Pathogenic triad in COPD: oxidative stress, protease-antiprotease imbalance, and inflammation., in Int J Chron Obstruct Pulmon Dis, vol. 6, 2011, pp. 413-21, DOI:10.2147/COPD.S10770, PMID 21857781.
  20. ^ National Heart Lung and Blood Institute, Who Is at Risk for Bronchitis?, su nhlbi.nih.gov, National Institutes of Health, 2009. URL consultato il 2 febbraio 2013.
  21. ^ National Institute of Occupational Safety and Health, Respiratory Diseases Input: Occupational Risks, su cdc.gov, Centers for Disease Control and Prevention, 2012. URL consultato il 2 febbraio 2013.
  22. ^ a b National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES) Respiratory Health Spirometry Procedures Manual (PDF), su cdc.gov, Centers for Disease Control and Prevention, 2008. URL consultato il 2 febbraio 2013.
  23. ^ Mayo Clinic Staff, Bronchitis: Tests and diagnosis, su mayoclinic.com, Mayo Clinic, 2011. URL consultato il 2 febbraio 2013.
  24. ^ Willemse BW, Postma DS, Timens W, ten Hacken NH, The impact of smoking cessation on respiratory symptoms, lung function, airway hyperresponsiveness and inflammation, in The European respiratory journal: official journal of the European Society for Clinical Respiratory Physiology, vol. 23, n. 3, Mar 2004, pp. 464–476, PMID 15065840.
  25. ^ FA. Mohamed Hoesein, Lower limit of normal or FEV1/FVC 0.70 in diagnosing COPD: an evidence-based review., in Respir Med, vol. 105, n. 6, Jun 2011, pp. 907-15, DOI:10.1016/j.rmed.2011.01.008, PMID 21295958.
  26. ^ J. Wanger, JL. Clausen; A. Coates; OF. Pedersen; V. Brusasco; F. Burgos; R. Casaburi; R. Crapo; P. Enright; CP. van der Grinten; P. Gustafsson, Standardisation of the measurement of lung volumes., in Eur Respir J, vol. 26, n. 3, Set 2005, pp. 511-22, DOI:10.1183/09031936.05.00035005, PMID 16135736.
  27. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore pmid1121518
  28. ^ S. Spencer, C. Karner; CJ. Cates; DJ. Evans, Inhaled corticosteroids versus long-acting beta(2)-agonists for chronic obstructive pulmonary disease., in Cochrane Database Syst Rev, n. 12, 2011, pp. CD007033, DOI:10.1002/14651858.CD007033.pub3, PMID 22161409.
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