Dorotea Bucca: differenze tra le versioni
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{{Citazione|Dorotea Bucca Bolognese (...) esercitò molti anni tale ufficio con suo grande onore, e con soddisfazione di tutta la città, e a udir lei concorreano molti scolari d'ogni nazione, cosa veramente rara, e degna d'esser notata, e ammirata.|''Libro di M. [[Giovanni Boccaccio]] delle donne illustri. D'altre donne famose, e un'altra nuova giunta fatta per M. [[Francesco Serdonati]], d'altre Donne Illustri'', [[1596]], pp 578}} |
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Studiò con profitto [[scienze umanistiche|lettere]], [[medicina]] e conseguì un [[dottorato]] in [[filosofia]]. Occupò quindi una cattedra di filosofia e medicina all'[[Università di Bologna]] per oltre 40 anni (a partire dal [[1390]])<ref>{{cita|Monique Frize 2013|p. 27}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.brooklynmuseum.org/eascfa/dinner_party/heritage_floor/dorotea_bucca |titolo=Dorotea Bucca |editore=[[Brooklyn Museum]] |accesso= 15 marzo 2024}}</ref>, occupata in precedenza dal padre,<ref>{{cita libro|autore=Marilyn Bailey Ogilvie|wkautore=Marilyn Bailey Ogilvie |titolo=Women in Science: Antiquity Through the Nineteenth Century: a Biographical Dictionary with Annotated Bibliography|editore=[[MIT Press]]|p=42 |lingua=en}}</ref> Giovanni Bucco, filosofo e medico di grande fama.<ref>{{cita libro|titolo=Biografia universale antica e moderna|volume=vol. VIII|editore=Tipografia di Alvisopoli|anno=1823 |p= 231}}</ref> Le venne garantito un compenso, allora elevato, di cento lire,<ref>{{cita libro|autore=Roberta Schira|wkautore=Roberta Schira|autore2=Alessandra De Vizzi|wkautore2=Alessandra De Vizzi |titolo=Le voci di Petronilla|editore=Salani |anno=2010 |p= 120}}</ref> perché continuasse a leggere agli studenti del padre.<ref>{{cita|Pellegrino Antonio Orlandi|p. 102}}</ref> |
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Tuttavia secondo lo storico Tommaso Duranti non esistono fonti che comprovino la sua docenza universitaria, e questa notizia potrebbe essere il frutto di una vox, un aneddoto, che si è tramandato per vie non ricostruibili negli anni. Ciò non toglie che "in una prospettiva di genere, laddove non sia possibile far emergere la voce delle donne del passato messa a tacere dai contemporanei o dalla storiografia, sia doveroso ricordare con chiarezza che se non possiamo testimoniare donne docenti nelle università medievali – e di molto tempo dopo – fu perché gli uomini di quella istituzione, e di quella società, impedirono loro di accedervi". |
Tuttavia secondo lo storico Tommaso Duranti non esistono fonti che comprovino la sua docenza universitaria, e questa notizia potrebbe essere il frutto di una vox, un aneddoto, che si è tramandato per vie non ricostruibili negli anni. Ciò non toglie che "in una prospettiva di genere, laddove non sia possibile far emergere la voce delle donne del passato messa a tacere dai contemporanei o dalla storiografia, sia doveroso ricordare con chiarezza che se non possiamo testimoniare donne docenti nelle università medievali – e di molto tempo dopo – fu perché gli uomini di quella istituzione, e di quella società, impedirono loro di accedervi".<ref>{{cita|Tommaso Duranti 2020}}</ref> |
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Un suo busto in [[terracotta]], opera del 1680-1690 circa dello Scultore di Casa Fibbia e parte del ciclo di ritratti di donne bolognesi illustri un tempo conservato a [[Palazzo Felicini-Fibbia]], è oggi esposto al [[Museo della storia di Bologna]] di [[Palazzo Pepoli]].<ref>{{cita|''Busto di dama bolognese illustre - Dorotea Bocchi'', ''Digital Humanities''}}</ref><ref>La collocazione originaria dei busti è presumibilmente quella della miniatura di Alessandro Scarselli, presa dagli ''Insigna degli Anziani'' e conservata all'Archivio di Stato di Bologna. Cfr. {{Cita pubblicazione |url= |
Un suo busto in [[terracotta]], opera del 1680-1690 circa dello Scultore di Casa Fibbia e parte del ciclo di ritratti di donne bolognesi illustri un tempo conservato a [[Palazzo Felicini-Fibbia]], è oggi esposto al [[Museo della storia di Bologna]] di [[Palazzo Pepoli]].<ref>{{cita|''Busto di dama bolognese illustre - Dorotea Bocchi'', ''Digital Humanities''}}</ref><ref>La collocazione originaria dei busti è presumibilmente quella della miniatura di Alessandro Scarselli, presa dagli ''Insigna degli Anziani'' e conservata all'Archivio di Stato di Bologna. Cfr. {{Cita pubblicazione |url=https://archiviodistatobologna.it/inventari-online/inventario/?r=IT-ASBO-00000019-0001875|titolo=Anziani Consoli|rivista= Insignia| volume= XIII|autore=Alessandro Scarselli|numero= miniatura, c. 125a|accesso=12 ottobre 2023 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20231015102340/http://www.archiviodistatobologna.it/sites/default/files/ASBO/allegati/Anziani_Consoli_Insignia_vol_XIII_c_125a.jpg|urlmorto = no}}</ref> |
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== Voci correlate == |
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Versione delle 13:08, 15 mar 2024
Dorotea Bucca, nota anche come Dorotea Bocchi (Bologna, 1360 – Bologna, 1436), è stata una filosofa, scienziata e docente universitaria italiana, generalmente ricordata per essere stata la prima donna a ricoprire tale ruolo.
Biografia
«Dorotea Bucca Bolognese (...) esercitò molti anni tale ufficio con suo grande onore, e con soddisfazione di tutta la città, e a udir lei concorreano molti scolari d'ogni nazione, cosa veramente rara, e degna d'esser notata, e ammirata.»
Studiò con profitto lettere, medicina e conseguì un dottorato in filosofia. Occupò quindi una cattedra di filosofia e medicina all'Università di Bologna per oltre 40 anni (a partire dal 1390)[1][2], occupata in precedenza dal padre,[3] Giovanni Bucco, filosofo e medico di grande fama.[4] Le venne garantito un compenso, allora elevato, di cento lire,[5] perché continuasse a leggere agli studenti del padre.[6]
Alle donne era vietata l'educazione superiore e l'esercizio di numerose professioni:[7][8][9] ebbe notevole rilievo perché fu la prima a ricoprire il ruolo di docente universitaria.[10]
Tuttavia secondo lo storico Tommaso Duranti non esistono fonti che comprovino la sua docenza universitaria, e questa notizia potrebbe essere il frutto di una vox, un aneddoto, che si è tramandato per vie non ricostruibili negli anni. Ciò non toglie che "in una prospettiva di genere, laddove non sia possibile far emergere la voce delle donne del passato messa a tacere dai contemporanei o dalla storiografia, sia doveroso ricordare con chiarezza che se non possiamo testimoniare donne docenti nelle università medievali – e di molto tempo dopo – fu perché gli uomini di quella istituzione, e di quella società, impedirono loro di accedervi".[11]
Riconoscimenti
Un suo busto in terracotta, opera del 1680-1690 circa dello Scultore di Casa Fibbia e parte del ciclo di ritratti di donne bolognesi illustri un tempo conservato a Palazzo Felicini-Fibbia, è oggi esposto al Museo della storia di Bologna di Palazzo Pepoli.[12][13]
Note
- ^ Monique Frize 2013, p. 27
- ^ Dorotea Bucca, su brooklynmuseum.org, Brooklyn Museum. URL consultato il 15 marzo 2024.
- ^ (EN) Marilyn Bailey Ogilvie, Women in Science: Antiquity Through the Nineteenth Century: a Biographical Dictionary with Annotated Bibliography, MIT Press, p. 42.
- ^ Biografia universale antica e moderna, vol. VIII, Tipografia di Alvisopoli, 1823, p. 231.
- ^ Roberta Schira e Alessandra De Vizzi, Le voci di Petronilla, Salani, 2010, p. 120.
- ^ Pellegrino Antonio Orlandi, p. 102
- ^ (EN) Charles E. McClelland, Queen of the Professions: The Rise and Decline of Medical Prestige and Power in America, Rowman & Littlefield, pp. 48-49.
- ^ Giammaria Mazzuchelli Bresciano, Gli scrittori d'Italia, vol. II, parte III, pp. 1392-1393.
- ^ Giovanna Rosa, Dame, oblate, converse e serventi in educazione, Bulzoni, 2003, p. 12.
- ^ (EN) Arturo Barone, The Italian Achievement: An A-Z of Over 1000 'firsts' Achieved by Italians in Almost Every Aspect of Life Over the Last 1000 Years, Renaissance, 2007, p. 141.
- ^ Tommaso Duranti 2020
- ^ Busto di dama bolognese illustre - Dorotea Bocchi, Digital Humanities
- ^ La collocazione originaria dei busti è presumibilmente quella della miniatura di Alessandro Scarselli, presa dagli Insigna degli Anziani e conservata all'Archivio di Stato di Bologna. Cfr. Alessandro Scarselli, Anziani Consoli, in Insignia, XIII, miniatura, c. 125a. URL consultato il 12 ottobre 2023 (archiviato il 15 ottobre 2023).
Bibliografia
- Tommaso Duranti, Dorotea Bocchi. Di donne, università medievali e internet, in Storicamente, vol. 15-16, 17 novembre 2020, DOI:10.12977/stor801. URL consultato il 15 marzo 2024.
- (EN) Monique Frize, Laura Bassi and Science in 18th Century Europe, Springer, 2013, p. 27, ISBN 978-3-642-38684-8.
- Pellegrino Antonio Orlandi, Notizie degli scrittori bolognesi e dell'opere loro stampate e manoscritte, Bologna, Costantino Pisarri, 1714, p. 102.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Dorotea Bucca
Collegamenti esterni
- Busto di dama bolognese illustre - Dorotea Bocchi, su Digital Humanities, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna. URL consultato il 15 marzo 2024.