Mastalgia

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Mastalgia
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CM611.71
ICD-10N64.4
MeSHD059373
MedlinePlus003152

Con il termine mastalgia (dal greco masto-, seno, e algos, dolore), e con i sinonimi mastodinia e mammalgia, si intende, in campo medico, una forma acuta di dolore riscontrabile al seno. Il dolore può variare da un semplice e lieve disagio fino ad un dolore gravemente invalidante.

Il dolore al seno che si verifica durante l'allattamento o dopo lo svezzamento non rientra in questa definizione, ma viene di solito classificato come ingorgo mammario o mastite.

In molte donne il dolore mammario fa sorgere il timore di un possibile rischio di cancro al seno. In ogni caso questo è il sintomo mammario che con maggiore frequenza (60% circa) conduce la donna ad effettuare una visita senologica.

Clinica[modifica | modifica wikitesto]

La mastalgia può essere classificata in due principali quadri clinici:

  • ciclica: quando l'intensità del dolore varia a seconda del periodo del ciclo mestruale.
  • non ciclica: quando il dolore rimane sostanzialmente invariato durante il ciclo mestruale.
  • extramammaria: quando il dolore alle mammelle vede una causa extramammaria, non correlata al ciclo mestruale.

Questi ultimi due tipi risultano decisamente meno frequenti.

Eziologia[modifica | modifica wikitesto]

Le cause sono estremamente diversificate.

  • Mastalgia ciclica: è molto spesso associata alla malattia fibrocistica della mammella oppure ad una ectasia duttale (ectasia dei dotti mammari) e si ritiene che possa essere causata da alterazioni nei cambiamenti ormonali dinamici che coinvolgono principalmente la risposta secretiva della prolattina alla tireotropina.[1][2] Secondo altri autori la stessa azione degli estrogeni non adeguatamente bilanciata dall'attività del progesterone a livello periferico potrebbe determinare modificazioni fisiche che a seguito di ritenzione idrica comporterebbero edema localizzato e tensione mammaria, i quali a loro volta determinerebbero il quadro clinico. Un certo grado di tensione mammaria ciclica è normale durante il ciclo mestruale, ed è di solito associata con la sindrome mestruale o premestruale.[3][4]
  • Mastalgia non ciclica: è spesso di origine idiopatica (ovvero non nota) oppure riconosce cause molto diversificate e pertanto più difficili da diagnosticare. Un certo grado di tensione mammaria non ciclica può essere normalmente presente a causa di variazioni ormonali che si verificano durante la pubertà (sia nei maschi che nelle femmine), in menopausa e durante la gravidanza.[4] Dopo la gravidanza, il dolore può essere causato dall'allattamento al seno,[4] spesso per colpa di una congestione dei dotti mammari, ma talvolta correlato a variazioni di natura ormonale, nel qual caso si riscontra maggiormente durante o poco prima le mestruazioni.
Altre cause di dolore al seno non ciclico includono l'alcolismo in particolare allorché si associa ad epatopatia (danni al fegato) ed è verosimilmente dovuto ad un anomalo metabolismo degli steroidi, la mastite (un processo flogistico, generalmente infettivo, che coinvolge il tessuto mammario), ed i tumori della mammella in stato avanzato (una massa tumorale negli stadi iniziali, infatti, quasi mai è associata a sintomatologia dolorosa. Anche l'Herpes zoster può provocare dolore al seno, generalmente associato alla comparsa di una eruzione cutanea di tipo vescicoloso a livello della mammella.
Infine è bene ricordare che in molti casi questa sintomatologia può essere di origine iatrogena, ovvero causata da determinati farmaci e medicamenti. Tra questi farmaci ricordiamo l'ossimetolone (uno steroide anabolizzante orale), la clorpromazina (un antipsicotico), lo spironolattone, il canrenoato di potassio ed altri diuretici, eplerenone (un antagonista dell'aldosterone), la metildopa, alcuni preparati digitalici.

Trattamento[modifica | modifica wikitesto]

Per la mastalgia ciclica[modifica | modifica wikitesto]

In molti casi sarebbe possibile prevedere quale trattamento possa dimostrarsi più efficace eseguendo una serie di indagini endocrinologiche sulla funzionalità tiroidea e ipofisaria.[5] Tuttavia questo approccio è indaginoso e viene raramente applicato nella pratica. I trattamenti che hanno dimostrato una certa efficacia sono:

  • Estratto di Vitex agnus-castus: ci sono prove convincenti che Vitex agnus castus è sicuro ed efficace nel trattamento della mastalgia ciclica. Si presume che, come la bromocriptina, agisca riducendo la secrezione di prolattina dalla ghiandola pituitaria.[6][7]
  • FANS e analgesici topici e sistemici.
  • Pillola anticoncezionale basata su progestinici oppure applicazioni topiche di progesterone. Questo metodo è efficace solo in una minoranza di donne, ma spesso i clinici ne verificano l'efficacia dato il suo ben noto profilo di sicurezza. Un progestinico somministrato ciclicamente nei giorni 14 e 25 ha mostrato risultati promettenti.[8]
  • Agonisti della dopamina: i migliori risultati, con una minore frequenza di effetti collaterali rispetto alla bromocriptina, possono essere raggiunti con cabergolina. Bromocriptina è un trattamento più vecchio ma comunque molto efficace e di relativa sicurezza. Tuttavia è associato a molti effetti collaterali spiacevoli.[9] Non vi sono molti dati clinici, sia pure promettenti, su lisuride[10] e quinagolide.
  • Iodio: la supplementazione con livelli soprafisiologici di iodio si è dimostrata efficace nel trattamento del dolore al seno. Questo trattamento, tuttavia, non è ancora completamente raccomandato dal momento che non si conoscono ancora gli effetti a lungo termine sulla tiroide di dosi soprafisiologiche di iodio.[11][12]
  • Danazolo: il trattamento con danazolo a basso dosaggio si è dimostrato efficace e gravato da effetti collaterali modesti. La dose più bassa testata in uno studio ha anche prodotto i risultati più favorevoli a lungo termine ed è stata associata con effetti avversi minimi.[13][14]
  • Ormoni tiroidei: la supplementazione con ormoni tiroidei, soprattutto quando è stato diagnosticato un ipotiroidismo franco o subclinico si è dimostrata valida. Tuttavia, anche l'aggiunta di levotiroxina in pazienti con normale funzione tiroidea si dimostra spesso efficace.[15]
  • Tamoxifene: si è dimostrato decisamente efficace, ma è usato molto raramente a causa delle gravi preoccupazioni circa il profilo di sicurezza nelle donne in premenopausa.
  • Ormeloxifene e Afimoxifene: entrambi modulatori selettivi degli estrogeni (SERM) hanno mostrato una certa efficacia nel trattamento della mastalgia e del fibroadenoma.[16][17]
  • Antociani dal mirtillo: sembrano efficaci nella malattia fibrocistica.[18]

Per la mastalgia non ciclica[modifica | modifica wikitesto]

Individuare un adeguato trattamento per la mastodinia non ciclica è più difficile, non solo perché è difficile individuare la causa del dolore, ma anche perché spesso il dolore non riconosce cause ormonali e tendenzialmente non risponde al trattamento ormonale.

Mastalgia e rischio di cancro al seno[modifica | modifica wikitesto]

La grande maggioranza dei casi di cancro al seno non ha una presentazione caratterizzata dal sintomo di dolore al seno. Alcuni studi epidemiologici suggeriscono che le donne con sintomi di dolore al seno possono effettivamente avere un aumentato rischio di sviluppare a distanza di tempo il cancro al seno, e il rischio aumenta con la durata dei sintomi.[19][20] Questi studi sono coerenti con l'osservazione che alcuni sottotipi particolari di evoluzione fibrocistica della mammella mostrano un aumento del rischio di cancro al seno.[21]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ L. Dogliotti, R. Faggiuolo; A. Ferusso; F. Orlandi; S. Sandrucci; A. Tibo; A. Angeli, Prolactin and thyrotropin response to thyrotropin-releasing hormone in premenopausal women with fibrocystic disease of the breast., in Horm Res, vol. 21, n. 3, 1985, pp. 137-44, PMID 3922866.
  2. ^ L. Dogliotti, F. Orlandi; A. Angeli, The endocrine basis of benign breast disorders., in World J Surg, vol. 13, n. 6, pp. 674-9, PMID 2696218.
  3. ^ PE. Preece, RE. Mansel; PM. Bolton; LM. Hughes; M. Baum; IH. Gravelle, Clinical syndromes of mastalgia., in Lancet, vol. 2, n. 7987, settembre 1976, pp. 670-3, PMID 60528.
  4. ^ a b c Breast pain: MedlinePlus Medical Encyclopedia, su nlm.nih.gov. URL consultato il 5 maggio 2013.
  5. ^ N. Rea, F. Bove; A. Gentile; U. Parmeggiani, Prolactin response to thyrotropin-releasing hormone as a guideline for cyclical mastalgia treatment., in Minerva Med, vol. 88, n. 11, novembre 1997, pp. 479-87, PMID 9433398.
  6. ^ M. Halaska, P. Beles; C. Gorkow; C. Sieder, Treatment of cyclical mastalgia with a solution containing a Vitex agnus castus extract: results of a placebo-controlled double-blind study., in Breast, vol. 8, n. 4, agosto 1999, pp. 175-81, DOI:10.1054/brst.1999.0039, PMID 14731436.
  7. ^ AR. Carmichael, Can Vitex Agnus Castus be Used for the Treatment of Mastalgia? What is the Current Evidence?, in Evid Based Complement Alternat Med, vol. 5, n. 3, settembre 2008, pp. 247-50, DOI:10.1093/ecam/nem074, PMID 18830450.
  8. ^ UH. Winkler, AE. Schindler; US. Brinkmann; C. Ebert; C. Oberhoff, Cyclic progestin therapy for the management of mastopathy and mastodynia., in Gynecol Endocrinol, 15 Suppl 6, dicembre 2001, pp. 37-43, PMID 12227885.
  9. ^ RE. Mansel, L. Dogliotti, European multicentre trial of bromocriptine in cyclical mastalgia., in Lancet, vol. 335, n. 8683, gennaio 1990, pp. 190-3, PMID 1967667.
  10. ^ S. Kaleli, Y. Aydin; CT. Erel; U. Colgar, Symptomatic treatment of premenstrual mastalgia in premenopausal women with lisuride maleate: a double-blind placebo-controlled randomized study., in Fertil Steril, vol. 75, n. 4, aprile 2001, pp. 718-23, PMID 11287025.
  11. ^ JH. Kessler, The effect of supraphysiologic levels of iodine on patients with cyclic mastalgia., in Breast J, vol. 10, n. 4, pp. 328-36, DOI:10.1111/j.1075-122X.2004.21341.x, PMID 15239792.
  12. ^ L. Patrick, Iodine: deficiency and therapeutic considerations., in Altern Med Rev, vol. 13, n. 2, giugno 2008, pp. 116-27, PMID 18590348.
  13. ^ B. Mossa, B. Tocci; C. Roscetti; V. Aleandri; A. Morini, [Use of low-dose danazol in adenosis of the breast]., in Minerva Ginecol, vol. 41, n. 9, settembre 1989, pp. 455-9, PMID 2622587.
  14. ^ CM. Ortiz-Mendoza, M. Olvera-Mancilla, [Danazol effectivity in control of moderate to severe mastalgia]., in Cir Cir, vol. 72, n. 6, pp. 479-82, PMID 15694054.
  15. ^ NC. Estes, Mastodynia due to fibrocystic disease of the breast controlled with thyroid hormone., in Am J Surg, vol. 142, n. 6, dicembre 1981, pp. 764-6, PMID 7316045.
  16. ^ A. Dhar, A. Srivastava, Role of centchroman in regression of mastalgia and fibroadenoma., in World J Surg, vol. 31, n. 6, giugno 2007, pp. 1178-84, DOI:10.1007/s00268-007-9040-4, PMID 17431715.
  17. ^ R. Mansel, A. Goyal; EL. Nestour; V. Masini-Etévé; K. O'Connell, A phase II trial of Afimoxifene (4-hydroxytamoxifen gel) for cyclical mastalgia in premenopausal women., in Breast Cancer Res Treat, vol. 106, n. 3, dicembre 2007, pp. 389-97, DOI:10.1007/s10549-007-9507-x, PMID 17351746.
  18. ^ M. Leonardi, [Treatment of fibrocystic disease of the breast with myrtillus anthocyanins. Our experience]., in Minerva Ginecol, vol. 45, n. 12, dicembre 1993, pp. 617-21, PMID 8139788.
  19. ^ SJ. Leinster, GH. Whitehouse; PV. Walsh, Cyclical mastalgia: clinical and mammographic observations in a screened population., in Br J Surg, vol. 74, n. 3, marzo 1987, pp. 220-2, PMID 3567518.
  20. ^ G. Plu-Bureau, MG. Lê; R. Sitruk-Ware; JC. Thalabard, Cyclical mastalgia and breast cancer risk: results of a French cohort study., in Cancer Epidemiol Biomarkers Prev, vol. 15, n. 6, giugno 2006, pp. 1229-31, DOI:10.1158/1055-9965.EPI-05-0745, PMID 16775187.
  21. ^ S. Venturi, Is there a role for iodine in breast diseases?, in The Breast, vol. 10, n. 5, 2001, pp. 379–382, DOI:10.1054/brst.2000.0267, PMID 14965610.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Douglas M. Anderson, A. Elliot Michelle, Mosby’s medical, nursing, & Allied Health Dictionary sesta edizione, New York, Piccin, 2004, ISBN 88-299-1716-8.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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