e-st@r

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e-st@r
Dati della missione
OperatoreBandiera dell'Italia Politecnico di Torino
NSSDC ID2012-006C
SCN38079
Satellite diTerra
EsitoMissione terminata con successo
Piattaforma satellitareCubeSat 1U
VettoreVega
Lancio13 febbraio 2012, 11.00 (CET)
Luogo lancioCentre spatial guyanais, Guyana francese
Proprietà del veicolo spaziale
CostruttorePolitecnico di Torino
Parametri orbitali
Data inserimento orbita13 febbraio 2012
Periodo98.47 min
Inclinazione71°
Sito ufficiale
Missioni correlate
Missione precedenteMissione successiva
e-st@r-II

e-st@r è un satellite miniaturizzato progettato e costruito dal Politecnico di Torino.

È un satellite di tipo cubesat, cioè un cubo di lato 10 cm e massa non superiore a 1,33 kg, ed è stato messo in orbita il 13 febbraio 2012 nel lancio inaugurale del vettore europeo Vega assieme ad altri 8 satelliti.

Già nel 2006 il Politecnico di Torino aveva tentato di mettere in orbita un suo satellite (PiCPoT), ma il lanciatore Dnepr utilizzato è esploso alcuni secondi dopo la partenza distruggendosi. Nel 2009 l'Agenzia Spaziale Europea in vista del lancio inaugurale di Vega (che essendo il primo lancio aveva un'alta probabilità di fallimento) offrì 9 posti sul vettore per altrettanti cubesat, più altri due posti per satelliti più grandi. Solo 7 dei cubesat riuscirono ad essere preparati in tempo per il lancio:

i quali vennero lanciati il 13 febbraio 2012 assieme al satellite LARES dell'Agenzia Spaziale Italiana ed al satellite ALMASat-1 dell'Università di Bologna.

A bordo del satellite vi è una piattaforma inerziale che serve per determinare l'assetto del satellite stesso e per effettuare il puntamento dell'antenna verso terra. Su una faccia del cubo è presente l'antenna, che è lunga 34 cm ed è flessibile in quanto durante il lancio era arrotolata. Sulle altre 5 facce ci sono dei pannelli solari in arseniuro di gallio che alimentano delle batterie agli ioni di litio come quelle utilizzate nei comuni cellulari.

Il computer di bordo è un sistema embedded ed usa un sistema operativo sistema real-time.

Il sistema di comunicazione utilizza un processore PIC e comunica con terra alla frequenza di 437,445 MHz con una potenza di 0,5 W. Le frequenze sono state assegnate ai cubesat dall'ESA.

Per la progettazione e la costruzione del satellite complessivamente sono stati spesi circa 50.000 euro, un costo molto basso per un satellite di questo tipo.

L'orbita è inclinata di 71° ed è leggermente ellittica. Inoltre attraversa le fasce di van Allen.

Il satellite è stato realizzato dal CubeSatTeam del Politecnico di Torino, che si occupa di realizzare picosatelliti.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Sito ufficiale, su areeweb.polito.it. URL consultato il 15 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2015).
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