Zio Paperone e l'ultimo Balabù

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Zio Paperone e l'ultimo balabù
fumetto
Lingua orig.italiano
PaeseItalia
TestiRomano Scarpa
DisegniRomano Scarpa (matite), Rodolfo Cimino (chine)
EditoreArnoldo Mondadori Editore (prima edizione)
Collana 1ª ed.Topolino
1ª edizione24 luglio 1960
Genereumoristico

Zio Paperone e l'ultimo balabù è una storia a fumetti con personaggi della Disney, scritta e disegnata da Romano Scarpa, pubblicata per la prima volta nel 1960 su Topolino n. 243. Vi esordì il personaggio di Brigitta McBridge, destinato a divenire uno ricorrente.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Nella storia, in cui compare per la prima volta Brigitta, la papera innamorata senza speranza di Zio Paperone, il papero più ricco del mondo le promette in regalo, nel tentativo di togliersela di torno, un cappello di pelliccia di balabù (primo nome che la sua fantasia gli ha suggerito), non sapendo, o meglio non ricordando, che si tratta di un rarissimo animale realmente esistente, di cui rimane un unico ultimo esemplare. È costretto perciò ad onorare il suo impegno e a partire con i nipoti per cercarlo. Quando l'avrà trovato e portato a Paperopoli dal pellicciaio, tutta la famiglia papera si sarà innamorata di lui e in extremis lo salverà dallo scuoiamento. Solo allora Paperone verrà informato da Brigitta che le aveva già regalato un cappello di pelliccia di balabù molti anni prima, nella speranza di togliersela di torno. Il balabù diverrà l'animale da compagnia di Brigitta.

Storia editoriale[modifica | modifica wikitesto]

La storia è stata ristampata diverse volte, e nel corso degli anni sono state apportate alcune modifiche ai dialoghi.

Note[modifica | modifica wikitesto]


Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]