Yuk U-dang

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Yuk U-dang (육우당?, 六友堂?), pseudonimo di Yun Hyeon-seok[1] (윤현석?, 尹賢碩?, Yun Hyŏn-sŏkMR) (Incheon, 7 agosto 1984Seul, 26 aprile 2003), è stato un attivista sudcoreano.

Omosessuale, si suicidò a diciotto anni per la disperazione causata dall'odio espresso verso le minoranze sessuali dalla Chiesa e dalla società della Corea del Sud.[2] Diventato un simbolo del movimento giovanile per i diritti umani della comunità LGBT,[3] in sua memoria nel 2013 è stato fondato il Premio letterario Yuk U-dang.[4]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di insegnanti, crebbe a Incheon.[5] Il suo vero nome (che rimase segreto per anni[6]) era Yun Hyeon-seok, mentre il suo nome di battesimo Antonio.[7] Soffrì di depressione sin dall'adolescenza a causa della separazione dei genitori e delle preoccupazioni per la sua omosessualità, sviluppando una dipendenza da alcolici, sigarette e sonniferi.[8] Desiderando diventare un poeta di sijo, scelse il suo nome d'arte "Yuk U-dang" (lett. "sei amici") in omaggio a ciò che usava più spesso: fondotinta, tè verde, rosario, e i succitati alcol, tabacco e sonniferi.[5][8]

L'8 ottobre 2002 andò con il padre da un neurochirurgo per essere "curato" e reso eterosessuale, sebbene avesse affermato di non sentirsi confuso sulla sua identità sessuale.[5] Alla fine di quell'anno, dopo aver fatto coming out a scuola, lasciò gli studi a causa del bullismo che ne seguì,[8][3] litigò con i genitori e si trasferì a Seul. Qui partecipò alla festa di fine anno dell'Associazione per i Diritti Umani degli Omosessuali (Donginryeon), a cui si unì come attivista e impiegato, dormendo su un materassino nell'ufficio di Hoegi-dong, distretto di Dongdaemun.[5] Nel gennaio 2003 cominciò a lavorare part-time in un bar gay e a pubblicare su un forum online le poesie sull'omosessualità che scriveva come forma di escapismo.[9]

Fervente cattolico, il 14 aprile 2003 scrisse un pezzo per il quotidiano Hankyoreh criticando il Concilio Cristiano della Corea che la settimana precedente si era opposto alla proposta della Commissione Nazionale dei Diritti Umani di rimuovere i contenuti LGBT dalla lista dei media dannosi per i giovani. Dichiarò anche di voler abbandonare la fede cattolica, ma due giorni dopo ritrattò la sua decisione affermando di non poter vivere senza il cattolicesimo.[5][10]

Il 19 aprile scrisse sul suo diario di sentirsi vuoto dentro e di "star pensando a modi di morire comodamente e senza dolore". La sera del 25 aprile, rimasto solo negli uffici dell'Associazione, si impiccò alla maniglia della porta. Lasciò un testamento di sei pagine, una busta contenente tutto il suo patrimonio (340.000 won) che donò all'Associazione, un hanbok, ramyeon, alcolici e il suo diario. Nel biglietto d'addio scrisse:[5]

(KO)

«아무것도 이룬 게 없고 허무함과 우울증에 시달렸다. 가끔은 동성애자로 태어난 걸 후회하기도 했다. 이 나라가 싫고 이 세상이 싫다. 강자도 약자도 없는 그런 천국에서 살고 싶다.»

(IT)

«Non ho ottenuto nulla e ho sofferto di vacuità e depressione. A volte mi sono pentito di essere nato gay. Odio questo Paese e odio questo mondo. Voglio vivere in un paradiso dove non ci sono forti o deboli.»

Venne trovato intorno alle ore 15 del 26 aprile da un altro attivista ed ebbe un funerale cattolico, come aveva richiesto,[5][11] dopodiché venne cremato.[9] Nel suo testamento espresse la speranza che la sua morte servisse a far rimuovere i siti web omosessuali dalla lista dei media dannosi,[2] cosa che avvenne un anno dopo.[6] Una raccolta di sue poesie intitolata Nae hon-eun kkotbi doe-eo (내 혼은 꽃비 되어?; lett. "La mia anima diventa una pioggia di fiori") venne pubblicata postuma nel 2006.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nell'onomastica coreana il cognome precede il nome. "Yun" è il cognome.
  2. ^ a b (KO) 한 번도 ‘우리의 이름’으로 장례를 치르지 못했어요, su catholicnews.co.kr, 26 aprile 2013. URL consultato il 25 novembre 2023.
  3. ^ a b (KO) Choi Ha-yan, "가식적인 기독교에 깨달음을"…어느 10대의 죽음, su pressian.com, 21 aprile 2013. URL consultato il 25 novembre 2023.
  4. ^ (KO) Bae Kyung-heon, “동성애는 사람이 사람 좋아하는 문제… 이상한가요”, su seoul.co.kr, 23 aprile 2013. URL consultato il 26 novembre 2023.
  5. ^ a b c d e f g (KO) Kim Min-kyung, 나의 일곱번째 친구는 누구입니까, su hani.co.kr, 26 aprile 2013. URL consultato il 24 novembre 2023.
  6. ^ a b c (KO) Kim Sam-kwon, "내 혼은 꽃비 되어", su newscham.net, 26 aprile 2006. URL consultato il 26 novembre 2023.
  7. ^ (KO) Kim Su-na, 24일 17주기 육우당 추모기도회, su catholicnews.co.kr, 23 aprile 2020. URL consultato il 26 novembre 2023.
  8. ^ a b c (KO) Shin Yoon Dong-wook, 어느10대 동성애자의 자살, su n.news.naver.com, 8 maggio 2003. URL consultato il 25 novembre 2023.
  9. ^ a b (KO) Cha Hyeong-seok, 죽음으로 마감한 ‘커밍아웃’, su sisajournal.com, 15 maggio 2003. URL consultato il 26 novembre 2023.
  10. ^ (KO) Yun Hyeon-seok, 동성애자도 인권 존중해야 약자희생 모는 편견 곤란, su legacy.www.hani.co.kr, 13 aprile 2003. URL consultato il 26 novembre 2023.
  11. ^ (KO) Seok Jin-hwan, 10대 동성애자 '사회적 차별비관' 자살, su legacy.www.hani.co.kr, 28 aprile 2003. URL consultato il 25 novembre 2023.