Wikipedia:Bar/Discussioni/enciclopedicità - storia di famiglia - genealogie

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  • Spesso, in passato, il portale Storia di Famiglia ha ospitato varie pagine che poi, all'esito di un giusto e continuo processo di verifica, sono state cancellate.
    Trascorso un adeguato periodo di decantazione dalle cancellazioni, vorrei neutralmente riproporre il problema nodale che (imho) è legato all'assenza di un criterio di enciclopedicità specifico, soprattutto in un settore così dibattuto.
    In sostanza allora ritenevo che una voce, documentata (o documentabile con un fumus nei limiti delle fonti sopravvissute), potrebbe essere enciclopedica se trattasi di «famiglia che ha annoverato tra i suoi membri personaggi che abbiano ricoperto cariche pubbliche del tempo a livello comunale o di Signorie o che ha detenuto una significativa influenza economico/politica per almeno un secolo».
    Ai tempi il conferimento di cariche pubbliche richiedeva comunque il requisito della significativa influenza, per cui un requisito inglobava l'altro. Chi censura eccessivamente le voci definite locali tralascia di osservare che nel periodo comunale e delle signorie il localismo era in effetti la regola.
    Presunti, e non dimostrati, secondi fini delle voci non dovrebbero rilevare preventivamente, se l'obiettivo è quello di documentare un periodo storico per il lettore. Inoltre, data la funzione di ricerca e di permanenza nel tempo di wiki, la sua completezza è importante, anche a livello locale e persino zonale. Che male c'è se oltre a 500 lettori anche Pironti o Lini legge la sua pagina ? Poi, non essendo wiki cartaceamente limitata, non vedo la necessità di limitarla preventivamente, se non per ragioni di scarsa qualità dell'articolo.
    Anche in questo caso wiki inglese (la maggiore per numero di voci) credo, se non erro, testimoni che un bollino di qualità può orientare il lettore sull'attendibilità, piuttosto che lasciarlo all'oscuro del tutto.
    Ma è presente anche un'altra linea di enciclopedicità, ben riassunta da Vito così: «tu più volte hai detto che alcune cariche locali nel medioevo avevano un peso relativo molto alto o sbaglio? Il problema è che questo è forse vero a noi interessa giudicare in una prospettiva "storica", mi spiego meglio: se ci trovassimo nel medioevo il barone del Cucuzzolo Tempestoso sarebbe probabilmente uno degli uomini più potenti della regione ai piedi del cucuzzolo, ma oggi noi dobbiamo guardarlo da una prospettiva storica: il barone ha mangiato, è andato a caccia, ha avuto un po' di figli, mogli e cortigiane e basta, la sua influenza oggi è zero, spero di aver reso la differenza.»
    Ferma restando la mia stima nei confronti di Vito, che ha sempre affrontato la questione con molto tatto e scientificità, senza critiche preconcette, vorrei sapere cosa ne pensa la Comunità in merito al problema dell'enciclopedicità specifica.

Naturalmente spero di non aver riassunto troppo il pensiero di Vito. --Pressman2009 (msg) 14:56, 21 nov 2009 (CET)[rispondi]

Lasciato da parte il problema dell'attendibilità, che ha causato in passato e continua a causare la cancellazione o la riduzione ai minimi termini delle voci di questo argomento, le cariche pubbliche del medioevo devono essere state sufficientemente significative, riportando al passato e nei termini di "stati" più ridotti territorialmente, la stessa differenza che vuole oggi non enciclopedici i sindaci dei piccoli comuni o i dirigenti dei ministeri e enciclopedico un sindaco di Milano e un deputato. MM (msg) 18:26, 21 nov 2009 (CET)[rispondi]
Contrario a che una famiglia sia enciclopedica se annovera persone enciclopediche. L'enciclopedicità della famiglia deve riguardare la famiglia stessa (che deve essere enciclopedica in quanto famiglia enciclopedica), non essere la banale "somma" dell'enciclopedicità dei suoi membri. --La voce di Cassandra (msg) 19:53, 21 nov 2009 (CET)[rispondi]
In linea di principio Wikipedia non estende l' enciclopedicità ad una famiglia se annovera una o più persone enciclopediche, tuttavia è bene ricordarsi dell'influenza storica di determinati "membri familiari" di nuclei vissuti anche per brevi periodi. È il caso degli Orsini ad esempio, la cui influenza nei giochi di potere del Rinascimento si limita ad un ventennio circa. Il che ci porta ad una piccola nota: il periodo ed il grado di influenza. Mi vien da pensare alla famiglia Paternò Castello, che, oltre ad essere di rilevanza storica ispirarono il romanzo "I Viceré", ad esempio.--Io' (msg) 20:24, 21 nov 2009 (CET)[rispondi]
forse prima della definizione di enciclopedicità viene il problema di definire la linea editoriale. Se il target è di 1 milione di lettori e hai solo una rotativa metti solo gli Orsini; se hai a cuore 500 lettori e hai infinite rotative, mentre il singolo usa twitter per qualunque idea l'enciclopedia potrebbe enciclopedizzare i cugini di 4 grado degli orsini, che magari avranno avuto una influenza significativa nel cocuzzolo di cui parla Vito. Scusate la metafora, ma così è più diretto. Nel primo caso avrai 10 genealogie per regione, nel secondo 1000, un po' come facevano i romani che hanno registrato negli Annales i singoli senatori. --Pressman2009 (msg) 21:00, 21 nov 2009 (CET)[rispondi]
Perdonami, Press, ma non Ti seguo: se una famiglia non ha avuto una rilevanza storica, bensì una momentanea importanza "relativa", in un tempo e spazio limitato, allora ha ragione Vito. Prendiamo ad esempio i Riggio. Tra essi compare un vescovo di un certo rilievo che ha dato non pochi problemi a Federico II di Svevia. Costui per un po' di tempo fece leggi personali nel Regno di Sicilia. Tuttavia la sua rilevanza storica è limitata a quel preciso evento, relativo alla vicenda politica di Federico stesso. Un po' come dire - esempio generico, non me ne si voglia - il ministro Maroni: non ha un peso storico, fa parte della parentesi "3° governo Berlusconi". Oggi ha il suo "peso istituzionale", ma domani a chi importerà di costui? Prendiamo nel caso specifico le famiglie. La famiglia degli Aleramici, ebbero un peso politico importante entro il contado ennese. Oggi si evoca persino la loro presenza nel celebre Palio di Piazza Armerina. Tuttavia storicamente non hanno avuto molto peso, mentre gli Altavilla (di cui erano cugini) erano i re Normanni, in Francia, in Sicilia ed in Inghilterra. Questo per dire che la famiglia "secondaria" merita una menzione certamente, ma presso una famiglia primaria o un personaggio storico primario ad essa legata/o. Così Riggio dovrebbe aver menzione in un paragrafo-sezione di Federico II, gli Aleramici la loro parte presso la voce sugli Altavilla, i Cocuzzolo presso gli Orsini etc...
Infine qui non si parla di "tiratura" o di "utenza", si tratta di dare la possibilità di creare voci enciclopediche attendibili: dimostrate e dimostrabili. Il fruitore può e deve essere chiunque. Non importa in quanti leggano, l'importante che vi sia una solida base su cui far porgiare la voce. Nel nostro esempio se la "famiglia Cocuzzolo" ha avuto l'onore di una ricerca accurata e sensata da parte di taluni ricercatori storici, che l'hanno inserita in un quadro storico di rilievo (e la piega degli storici si sta dirigendo sempre più in questa direzione), certamente una voce loro dedicata può e deve esserci, purché con valide fonti, con relativi riferimenti e tutti i crismi del caso.
In sintesi: le voci sulle famiglie illustri sono sempre origine di dubbio, pertanto è bene informarsi prima sulla presenza di studi effettuati su di esse. In caso contrario non converrebbe nemmeno la pena, anche per la difficoltà di reperirne fonti adeguate. I Paternò Castello ad esempio dovrebbero averne una voce dedicata. Non mancano pubblicazioni su di essi, così come il fatto di essere soggetti ispiratori del romanzo I Viceré, credo escluda qualsiasi dubbio in merito...--Io' (msg) 21:32, 21 nov 2009 (CET)[rispondi]

EDIT. Fammi capire: intendi creare una voce a struttura d'albero? In quel caso credo si possa fare tranquillamente la cosa. Si crea un nodo principale - ad esempio gli Auteville - da cui poi creare le varie ramificazioni, in cui creare il link per le singole personalità storiche (es. Simone Aleramico, fondatore ipotetico di Piazza Armerina). Mi pare esista un codice per fare una struttura del genere. Ovviamente non sarebbe una voce ordinaria, inoltre sarebbe ampliabile e aggiornabile con nuovi studi etc.--Io' (msg) 21:32, 21 nov 2009 (CET)[rispondi]

@Io Il problema principale, mi sembra non è tecnico di struttura. E' la volontà o meno di avere voci di famiglia. Indubbiamente il problema nasce perchè qualcuno aveva esagerato e qualche pronipote dela famiglia Vattilapesca si inventava un trisavolo che aveva mangiato una pera con un avo di Dante (esempio inventato, ma possibile). La reazione è stata, però, a mio giudizio talebana. Chi ha nominato una famiglia che nel settecento ha dato 5 personaggi enciclopedici è stato punito con un bloco esteso pure al ricevere le e-mail come se il ricevere le e-mail possa appestare chi le spedisce. Mi rendo conto che lasciati spazi più larghi, si rischia che si infili il peggiore ciarpame, ma allo stesso modo, non so se sia sempre la strada migliore perdere per questo motivo contributori che forse se ben indirizzati, potrbbero essere utili per il progetto.--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 22:22, 21 nov 2009 (CET)[rispondi]
Non so se hai seguito la questione, da quel che dici sembrerebbe di no, ma la questione del bannato era del tutto estranea a quanto si sta discutendo se non per il fatto che era argomento di suo interesse. E per favore, che si eviti di tirar fuori la vicenda a sproposito. MM (msg) 22:29, 21 nov 2009 (CET)[rispondi]
qualunque situazione può generare un numero n di scelte, per cui alla fine è sempre un problema di equilibrio dinamico. Se eviti il cocuzzolo in questo caso, avrai solo 10 famiglie per regione. Se consideri il trisavolo locale ne avrai 1000. Imho il problema dell'enciclopedicità è di equilibrio dinamico: tutti hanno potenzialmente ragione, ma bisogna vedere in che misura (e in che modo) si può accogliere l'esigenza corrispondente.
Chi è del paese in cui si sviluppò la famiglia secondaria o terziaria potrebbe avere interesse a conoscere a chi è intestata la via Tot o chi ha abitato il castello vattelapesca. Perchè invece può leggere solo degli Altavilla ?--Pressman2009 (msg) 00:13, 22 nov 2009 (CET)[rispondi]
@Pressman2009 Il problema del medioevo è che il falso documentale era non l'eccezione, ma la regola. Bisognerebbe essere degni allievi del Muratori per districarsi con una certa sicurezza. Questo induce, perciò ad una certa prudenza nel citare le fonti. Se ci si sposta avanti nei secoli, di solito diventano più attendibili e verificabili, ma sorge l'esigenza di porre dei confini meno indeterminati possibili. A titolo di esempio personalmente non ritengo impossibile che le grandi famiglie imprenditoriali dell'ottocento trovassero una loro collocazione. Occorre fissare, lo ripeto, dei paletti credibili ed accettati dalla comunità. E' in questa visione che la rigidità espressa da La voce di Cassandra sulla indifferenza rispetto alla presenza divoci numerosi membri di una famiglia, a mio avviso, potrebbe essere rivista: probabilmente non come condizione nè necessaria nè sufficiente, ma come elemento che ha il suo peso. Suvvia una enciclopedia che ha la voce sulla famiglia Altavilla, ma non quella Pirelli, a mio giudizio sarebbe incompleta.--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 09:34, 22 nov 2009 (CET)[rispondi]
  • il problema delle fonti non dovrebbe accavallarsi a quello della enciclopedicità; io ritengo che l'influenza economica oppure la carica pubblica siano criteri proponibili sino al 1700; in seguito il concetto di influenza economica è relativamente più difficile da definire; mi spiego: nel 1200 il barone del cocuzzolo che manteneva il castello sul cocuzzolo era significativo, dato che tutto il borgo dipendeva da lui; e così magari nel 1950 gli è stata intitolata la via del cocuzzolo; ma dal 1700 in poi è più difficile.
in ogni caso convengo con te che i criteri di enciclopedicità possono divenire troppo restrittivi; scusa la parafrasi (in buona fede) di summum ius ...., ma summa enciclopedicità est summa iniuria per l'enciclopedicità stessa. Si può ritorcere contro, cioè.
Ma quali sono i passi procedurali per definire l'enciclopedicità una volta per tutte ?--Pressman2009 (msg) 11:49, 22 nov 2009 (CET)[rispondi]
MM ha detto tutto. Concordo completamente con la sua idea Jalo 14:28, 22 nov 2009 (CET)[rispondi]
Per i passi procedurali, inzia ad aprire una discussione sui criteri d'enciclopedicità in Discussioni progetto:Storia di famiglia (o continuala se ve ne fosse già una).
Se poi vi fosse un certo consenso su un'idea, proponetela in Discussioni aiuto:Cosa mettere su Wikipedia/Biografie personaggi.--79.40.149.124 (msg) 15:03, 22 nov 2009 (CET)[rispondi]
da quanto sopra detto ne conseguirebbe che si dovrebbe reindirizzare questa discussione in Discussioni progetto:Storia di famiglia. Ma non so come si fa un reindirizzamento. --Pressman2009 (msg) 15:52, 22 nov 2009 (CET)[rispondi]
Continuo ad essere confuso nella ricerca del nocciolo della quaestio. Laddove esista già una ricerca sulla famiglia cocuzzolo in cui se ne dimostri una tale importanza, una voce ad essa dedicata non è improponibile. Se le uniche fonti in merito sono le cartine turistiche della città di "Cocuzzolo inferiore" allora credo che la risposta sia semplice. Se poi i Cocuzzolo furono parenti con i Borgia, gli Hoenstaufen o i Kennedy ben venga! Se ne ricava un cenno in una sezione - documentata e verificabile - della voce principale Borgia-Hoenstaufen-Kennedy e se l'abitante medio di Cocuzzolo inferiore ne vuol sapere di più si crea un reditrect del tipo [[Cocuzzolo (famiglia)|FamigliaEnciclopedica#I Cocuzzolo]]. Non mi pare ci voglia così tanto. L'importante è non perdere di vista i dettami di Wikipedia: Cita le Fonti e Niente ricerche personali...--Io' (msg) 19:23, 22 nov 2009 (CET)[rispondi]
@Io Ma guarda che qui risulta che i punti fermi della comunità sull'argomento sono davvero pochi. Poi, come un classico serpente che si morda la coda qui si fa riferimento a questa discussione che, almeno in teoria, dovrebbe contribuire a estendere l'area sui punti in cui ci sia consensenso. Eppure da almeno sette secoli vige il brocardo In claris non fit interpretatio--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 22:34, 22 nov 2009 (CET)[rispondi]
@Io/ Quoto Mizar perchè ritengo, a mio sommesso avviso, che esistano almeno 3 posizioni sulla quaestio. Una posizione di massimo ed estremo rigore, una intermedia (quella di MM) e una localista (il gazzettino del cocuzzolo); lasciamo fuori, sotto questo punto di vista, per un attimo le voci infondate o, comunque, non rilevanti.
Tanto differenziate sono le posizioni che, difatti, non esiste un criterio oggettivo di enciclopedicità, ma si parla di importanza indifferenziata della famiglia la quale non si desumerebbe da indici chiari. Ora tu potrai dire che il criterio dell'apparentamento con i Borgia è chiaro, ma è una tua posizione, una tua interpretazione.
Perdonami (magari sbaglio), ma non penso ci sia un indirizzo preciso, tanto che qualcuno si può sempre risvegliare a distanza di anni e proporre una cancellazione. Il che in effetti priva di stabilità la voce.--Pressman2009 (msg) 23:30, 22 nov 2009 (CET)[rispondi]

In sintesi: se le fonti ci sono, autori di un certo calibro hanno trattato di una tal famiglia - qualsiasi essa sia - la voce non solo può venire scritta, ma la sua ipotetica cancellazione sarebbe inutile, nonché controproducente. Ovviamente si valuti caso per caso: se c'è poco in merito più che una voce sarebbe il caso di farne un trafiletto in un articolo principale (es: Altavilla; Altavilla#Gli Aleramici)--Io' (msg) 23:53, 22 nov 2009 (CET)[rispondi]

@Io' Tu dai per scontato che se ci sono autori di un certo calibro che hanno trattato della famiglia X la voce può essere scritta. Ma invece è proprio questo che è oggetto di questa discussione: in passato per i più diversi motivi voci che avevano tali caratteristiche sono state cancellate. alcune erano scritte obiettivamente male e non vanno rimpiante. In altri casi, a mio personale giudizio, la foga polemica è stata eccessiva. Stabilire delle regole condivise potrebbe essere utile a creare un clima più disteso. <OT>Un'ultima osservazione. Anche parlando del Medio Evo non c'è identità tra famiglie degne di una menzione e nobiltà, Non tutte le famiglie nobili meritano una voce, mentre invece meritano voci le grandi famiglie mercantili ad esempio dei Comuni Italiani</OT>--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 08:42, 23 nov 2009 (CET)[rispondi]
I criteri per l'enciclopedita' sono e restano sbilanciati: da una parte entrano calciatori di serie B, squadra di sport minoratori, giornalisti da poco, attori statunitensi di serie televisive semisconosciute, stadi, stazioni di metropolitana, doppiatori cinematografici conosciuti ora, dall'altra per far rientrare personaggi storici, locali e non, famosi e non, comunque oggetti di studio e in qualche modo rilevanti, visto che se ne parla ora oltre 3/4/500 o oltre anni dopo la loro morte ci vogliono piu' fonti che per le dissertazioni di tesi di dottorato. Fino a che non si risolve queste squilibrio di manica larga per alcuni argomenti e pugno di ferro per altri, giustamente i redattori di queste ultime voci porranno sempre questi interrogativi, chiedendosi perche' continuano ad essere applicati criteri cosi' ampiamente diversi. 92.101.10.243 (msg) 10:18, 23 nov 2009 (CET)[rispondi]
@ Mizar, la questione è un po' più complessa. A ben pensare anche gli Orsini hanno una loro rilevanza storica relativa. Debbono la loro storicità alle autorevoli fonti che li hanno resi tali. Senza autorevoli autori di un certo calibro gli Orsini sarebbero stati dimenticati e messi sul piano dei Cocuzzolo dell'esempio. Quindi attenzione. Non è dare per scontato qualcosa che può essere scritto. E hai detto bene con il "può". Si tratta di una possibilità! Acciderbola, se hai più autori che scrivono che i Cocuzzolo conquistarono San Marino (esempio assurdo), la notizia, vera o falsa che sia, è degna di essere scritta. La presenza di famiglie più o meno importanti nel corso della storia anche recente - ad esempio i Florio a Palermo - esce dal parametro del nobile o meno, purché storicamente rilevante. Pertanto l'unico criterio utile che avremmo in tal caso è una fonte autorevole che ci dica come i Cocuzzolo abbiano avuto il loro cantuccio di importanza nella Storia, a maggior ragione oggi che gli studiosi hanno effettuato - in realtà da un bel po' - l'inversione di tendenza in cui è la storia quotidiana del piccolo massaro ad interessare, molto più che le grandi manovre delle personalità che qualcuno in passato ha definito illustri. Come per le singole persone, così per le dinastie.--Io' (msg) 16:26, 23 nov 2009 (CET)[rispondi]
@io' Scusa se banalizzo la mia replica.Ma io non ho dubbi che gli Orsini siano enciclopedici come famiglia e porto un argomento se vogliamo debole, ma per me convincente: la Treccani li considera degni di comparire come famiglia [1] e spero che nessuno (savo clamorosi errori) si metta ad andare contro l'opinione corrente delle più autorevoli enciclopedie.<OT> Quanto alla storia medioevale fatta sopraattutto sui massari e sullegrance ricordo ancora che questo, ai miei tempi, era l'insegnamento di Cinzio Violante. Un discorso di tal genere stenta a passare in Wikipedia. Forse una scorciatoia sarebbe Wikisource che per sua regola, per non cadere in questi bizantinismi dell'enciclopedico o del non enciclopedico ha una regola ferrea: raccetta tutti i testi di pubblico dominio o di licenze libere, purchè già pubblicate a stampa. Un gruppo abbastanza nutrito di storici dell'economia ha espresso la volontà di collaborare con Wikisource. Speriamo che il loro esempio faccia scuola.</OT>--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 18:04, 23 nov 2009 (CET)[rispondi]
condivido l'opinione di MM. aggiungo una serie di criteri per stabilire se una famiglia può essere enciclopedica:
Detentrice di cariche rilevanti a livello statale: grandi di Spagna, paria di Francia, inghilterra, scozia, 7 case del regno di napoli, marchesi di baldacchino etc.
Presenza in un lasso di tempo prefissato (cento anni) di personalità enciclopediche. Se in un secolo una famiglia ha avuto rilevanti generali / vescovi / cardinali / poeti /artisti come i Madruzzo a Trento, i Della Robbia, i Sangallo
questo tanto per iniziare --Gregorovius (Dite pure) 18:46, 23 nov 2009 (CET)[rispondi]
Non contrappongo un Todos caballeros, ma criteri un filino più larghi si. Ho fatto prima l'esempio delle famiglie accolte nelle maggiori enciclopedie: Treccani e non più di tre o quattro altre. ad esempio. Quoto inoltre le famiglie che abbiano espresso in cento anni tot personaggi enciclopedici.--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 19:17, 23 nov 2009 (CET) chi legge punto-informatico.it avrà notato l'articolo di oggi sulle regole troppo rigide di wiki, insomma il fenomeno della progressiva intransigenza è noto alla opinione pubblica. --Pressman2009 (msg) 21:41, 24 nov 2009 (CET)[rispondi]
Il tot come lo si quantifica? Gli Hoenstaufen ne ebbero al massimo 4 di personalità enciclopediche lungo il XII secolo, ma il calibro è alto (Il Barbarossa e Federico II...); i Paternò Castello ebbero più o meno la stessa quantità nel XVIII secolo, ma non con lo stesso "peso storico"... gli Stwart? Non credo si possa dare un criterio numerico.--Io' (msg) 19:57, 23 nov 2009 (CET)[rispondi]
continuando sulla linea di massimo rigore, si potrebbero escludere i Bonaparte per via dell'altezza del capostipite .... scherzavo, ma in fondo le posizioni dell'IP 92 non sono poi così peregrine, come pure la linea bilanciata di Mizar o MM. E quindi tutte e tre sono keep, nella misura in cui hanno un contenuto propositivo. Inoltre Imho garantiscono una par condicio, nel senso che non si enciclopedizza solo Roma o Firenze e dintorni. --Pressman2009 (msg) 21:59, 23 nov 2009 (CET)[rispondi]
@Io: le famiglie regnanti sono già automaticamente enciclopediche --Gregorovius (Dite pure) 14:20, 24 nov 2009 (CET)[rispondi]
Mi pare che nell'esempio dei Cocuzzolo si dicesse l'opposto. Se mi dici che le "famiglie imperiali sono da ritenersi enciclopediche" è un altro paio di maniche e dovrebbe - come minimo - venir esteso agli imperi: Cinese; Mongolo; Indiano; Inglese; Inca; Maya; Olmeco; Portoghese... e scusate tutti gli altri taciuti--Io' (msg) 18:17, 27 nov 2009 (CET)[rispondi]
se ti fai un giro per Categoria:Famiglie europee vedrai che abbiamo Braganza, Windsor, Hohenzollern, Borbone di Francia etc; Dinastia Ming e tutte quelle cinesi; gli Inca di Vilcabamba ed almeno un paio indiane (Categoria:Famiglie_indiane. Quindi sì, le famiglie reganti del passato e presente sono de facto già considerate enciclopediche, anche se non sta scritto in nessuna policy --Gregorovius (Dite pure) 21:41, 27 nov 2009 (CET)[rispondi]
No, scusa, il mio era un appunto "correttivo": per famiglia regnante si intende anche i "Cocuzzolo" della città di "Cocuzzolo", semmai avessero ivi regnato. Ne ricaviamo che se "le famiglie regnanti sono già automaticamente enciclopediche" i Paternò Castello sarebbero de factu enciclopediche, poiché essi regnarono su Acate, su Catania, ebbero il loro peso - enorme - sulla scena politica del Regno delle due Sicilie, nonché influenzarono (qui la Storia vi attinge a pienissime mani) e dettarono gli itinerari del Grand Tour nel Sette e Ottocento. Se intendevi dire invece le "famiglie imperiali" allora è un altro discorso, ma per "famiglie regnanti", ripeto, si intendono anche gli ipotetici Cocuzzolo dell'esempio riportato da Pressman all'inizio. Basiamoci piuttosto sulla veridicità delle fonti: se tutto ciò che sappiamo sui Windsor - per assurdo - dovesse essere solo un resoconto su un opuscoletto turistico, mentre su di essi non dovesse esistere nemmeno una pubblicazione (siamo nel campo dell'assurdo, ma segui il ragionamento a mo' di mero esempio), ebbene, in quel caso non avremmo motivo di tenere la voce. Il criterio di scelta delle "famiglie enciclopediche" pertanto non dovrebbe basarsi sui numeri quanto sulla validità degli studi ad essi dedicati. Come su qualsiasi altra voce "enciclopedica": le fonti valgono molto più che i numeri...--Io' (msg) 16:21, 28 nov 2009 (CET)[rispondi]