Wikipedia:Bar/Discussioni/Il delta o la delta?

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Il delta o la delta? NAVIGAZIONE


Più volte mi è capitato di incontrare utenti secondo cui è corretto dire "la delta", mentre io ho sempre usato "il delta". Nel linguaggio matematico mi pare sia corretto l'uso del maschile ed errato il femminile, negli altri casi non so. Sperando di venirne a capo, apro questa discussione. Se si arriverà ad un consenso, pensate che si possa demandare ad un bot l'operazione di correzione delle voci? Inoltre, sempre se si arriverà ad un consenso, che ne dite di scrivere da qualche parte questa "regola"? --Aushulz (msg) 11:30, 13 mar 2010 (CET)[rispondi]

La lettera è femminile, come tutte le altre; in matematica colloquialmente si dice "il delta" per riferirsi a ciò che rappresenta (come se la temperatura la chiamassi "la T"), ma da lì a dire che sia corretto e che sia una regola ce ne corre... --Bultro (m) 11:51, 13 mar 2010 (CET)[rispondi]
Piccolo contributo si dice "il delta del Po" quindi "il delta" non può essere sbagliato in assoluto...-- Stefano Nesti 12:03, 13 mar 2010 (CET)[rispondi]
Tra i vari dizionari online che ho consultato questo dice che è sia maschile che femminile, gli altri solo maschile --Limonadis (msg) 12:46, 13 mar 2010 (CET)[rispondi]
Mi fido poco di quel dizionario, chi è il suo curatore? Già delle volte sbagliano i dizionari rinomati che sono compilati da linguisti famosi, figuriamoci uno in cui sono chiare le referenze. PersOnLine 16:05, 13 mar 2010 (CEST)[rispondi]
Il termine "delta" è sempre invariabile, cioé non si declina al plurale. Per indicare la foce di un particolare fiume è solo maschile: IL delta. In tutti gli altri casi può essere sia maschile, sia femminile. Così ho capito guardando sul De Mauro. --93.43.22.182 (msg) 12:48, 13 mar 2010 (CET)[rispondi]
Io ho sempre detto e ho sempre sentito dire la delta di Dirac, mentre nella voce apposita si dice il delta di Dirac. A questo punto credo sia abbastanza a discrezione dell'ambito in cui si usa. Restu20 13:13, 13 mar 2010 (CET)[rispondi]

(rientro fuori crono) Penso vada considerato anche il soggetto della frase. Quando si dice la delta di Dirac si sottointende la funzione delta, quindi l'articolo è femminile. Se si parla dell'impulso diventa invece maschile. Una discriminante potrebbe anche essere questa --WebWizard - Free entrance »» This way... 14:29, 13 mar 2010 (CET)[rispondi]

Sposto da qui
Il Garzanti, come altri dizionari di italiano, riporta che il nome della lettera greca è più propriamente un sostantivo maschile invariabile, ma esiste anche l'uso al femminile. Io nell'ambiente ingegneristico l'ho sempre sentito pronunciare al femminile, come ho sempre sentito dire "p greca", anche se so dal liceo che è più corretto dire "p greco", e quindi "il delta".
Siccome ormai la lettera si pronuncia abitualmente al femminile, proporrei di scegliere fra tre soluzioni:

  1. accettare il femminile e scrivere sempre "la delta";
  2. non specificare il genere e riferirsi sempre alla "distribuzione delta";
  3. (il compromesso) iniziare la voce in un modo del tipo:
Il delta di Dirac o la delta di Dirac o impulso di Dirac, in onore di Paul Dirac, è una distribuzione la cui introduzione [...]

e usare in seguito "la delta".
Voi che dite? Utente:151.48.186.119 13:27, 13 mar 2010 (CET)[rispondi]

In greco i nomi delle lettere sono tutti neutri. Non avendo l'italiano il genere neutro, si deve usare l'articolo maschile. --Ribbeck 15:26, 13 mar 2010 (CET)[rispondi]

Tralasciando il delta (foce di un fiume) che è soltanto maschile, i nomi di segni grafici non hanno genere proprio, ma lo assumono, di vola in volta, a seconda del termine sottinteso: lettera o segno. Più in generale, si può osservare che siamo soliti considerare lettere quelli appartenenti al nostro alfabeto o ad altri alfabeti tuttora in uso, e meri segni quelli appartenenti ad alfabeti non più utilizzati con una funzione linguistica. Nei campi matematico-scientifici, poi, i nomi dei segni grafici vengono utilizzati talvolta neppure più per indicare il segno grafico, ma per indicare una locuzione (la distribuzione delta), in cui il termine generico viene omesso quando desumibile dal contesto. PersOnLine 15:41, 13 mar 2010 (CEST)[rispondi]

Noi abbiamo la pi e i greci hanno il pi greco; noi abbiamo la di e i greci il delta (da cui il delta del Nilo, del Po, di Venere, ecc.). Mai sentito delta al femminile. --Vermondo (msg) 12:07, 14 mar 2010 (CET)[rispondi]
Personalmente: il pi greco (è un numero); la delta (è una lettera, così come la xi, la tau, la lambda); il delta (di un fiume, così come l'estuario). Noieraieri (msg) 15:40, 14 mar 2010 (CET)[rispondi]
Il vocabolario Treccani dà due definizioni distinte, una per la lettera greca (questa) e una per la foce dei fiumi (questa), ed entrambe indicano il termine come maschile.--Frazzone (Scrivimi) 16:10, 14 mar 2010 (CET)[rispondi]
La crusca tocca l'argomento molti di striscio qui, indicando il genere maschile. Resta il fatto che l'uso comune è tutt'altro che uniforme. Noieraieri (msg) 16:52, 14 mar 2010 (CET)[rispondi]
La Crusca dice semplicemente quello che ho spiegato io: i nomi delle lettere non hanno un genere proprio, ma lo assumono in base al genere del concetto che viene di volta in volta sottinteso. Voler dettare ad ogni costo una regola secondo cui le lettere greche sarebbero per forza maschili non ha senso, sarebbe soltanto una forzatura e uno scadere in una forma di ipercorrettivismo senza fondamento. PersOnLine 18:07, 14 mar 2010 (CEST)[rispondi]
(conflittato) anche a orecchiometro al plurale prevale il genere maschile, come implicitamente nota la Crusca scrivendo "i delta" (ma lo scopo di quel paragrafo è far notare innanzitutto che la parola è invariante al plurale). Nello stesso articolo viene detto anche che i nomi delle lettere assumono, al singolare, genere maschile o femminile a seconda del sostantivo che sottendono con l'eccezione di "zeta" e "acca", ma si cità anche il/la cappa/kappa che li prende entrambi: quindi par di capire che se la consuetudine si applicasse anche al nostro caso, il genere sarebbe femminile se ci si riferisse alla lettera dell'alfabeto (per cui: la lettera delta ovvero "la delta", anche se io non ricordo di averla mai sentita chiamare così al contrario de "la xi" e "la lambda") e maschile se ci si riferisse al suono o al segno grafico (per cui: "il delta del fiume" o "il delta di Venere" ovvero tutti quei casi in cui è il triangolino - la lettera maiuscola è Δ - ciò che si vuole evidenziare). Nella sostanza concordo con Vermondo, con Anaïs Nin, con le osservazioni di Personline, ma sopratutto con la Crusca (visto che cita, per il caso specifico, "i delta" e non "le delta", mentre per altre lettere viene riportato il plurale femminile) per cui semmai - se si volesse davvero parlare di regole - darei la preferenza alla forma maschile, ma nella sostanza penso sia meglio non codificare alcuna regola, anche perché di fatto non c'è.--Nanae (msg) 18:40, 14 mar 2010 (CET)[rispondi]

Onestamente sul genere di xi ho qualche dubbio (e anche per l'alfa so che a volte invece di "alfa puro/impuro" si sente "pura e impura"). Ma in generale per le altre lettere greche io ho presente solo il maschile. Ricordo che a lezione si parlava, per esempio, degli scambi "doppio sigma-doppio tau" (in glossa/glotta e simili). Per il gamma, che raramente veniva nominato in quanto tale, c'erano però ampi disccorsi sul di-gamma, e così via. --Vermondo (msg) 21:08, 14 mar 2010 (CET)[rispondi]

nei libri di greco che adottavo al liceo l'articolo non veniva neppure usato (e io facevo altrettanto) e quando si usava, si usava esclusivamente l'articolo maschile, ma ricordo di aver sentito o letto da qualche parte alcune lettere al femminile, come quelle citate sopra. Comunque ho appena controllato sulla mia grammatica di allora (Sivieri, Vivian, "Corso di lingua greca - Grammatica", Editrice D'Anna, 1986) e in una nota a pagina 10 viene detto testualmente: «Per quanto riguarda il genere dei nomi italiani delle lettere greche sono generalmente maschili: γ,δ,ε,θ,κ,λ,μ,ο,ω; i nomi delle altre quindici possono essere maschili o femminili: Es. il beta o la beta. Non si tratta, tuttavia, di una regola con valore assoluto; su di essa infatti i dizionari italiani non sono concordi.» Forse la fonte sarà oramai vecchiotta, ma credo che i cultori della delta si debbanno mettere il cuore in pace o accontentarsi, al massimo, di quella integrale. --Nanae (msg) 21:58, 14 mar 2010 (CET)[rispondi]
Quanto al pi greco (3,14 ecc. ecc. ), io l'ho sempre sentito così, non pi greca. (Vedere anche Pi greco e anche Pi greco (prime 100 mila cifre), Giorno del pi greco.
p.s. poi c'è la diatriba mu / mi e nu / ni .... --Gil-Estel2010 (msg) 09:50, 15 mar 2010 (CET)[rispondi]
Il (numero) pi greco è per forza maschile. PersOnLine 15:09, 15 mar 2010 (CEST)[rispondi]
Non sempre i numeri sono "per forza" maschili. Pensa agli autobus di Milano ;-) ... --Vermondo (msg) 18:07, 15 mar 2010 (CET)[rispondi]
Nella mia città è lo stesso, ma si intende "la linea 5" non "l'autobus 5". Gli autobus cambiano ma le linee rimangono le stesse ;-). Noieraieri (msg) 10:28, 16 mar 2010 (CET)[rispondi]
Invece a Torino sono maschili. Io, per esempio, prendevo sempre "il 16".--Frazzone (Scrivimi) 19:17, 16 mar 2010 (CET)[rispondi]

(rientro, fuori crono) Per quanto mi riguarda ho sempre usato "il delta" nel caso di differenza (e.g.: il delta di temperatura...) e "la delta" per la distribuzione di Dirac. -- CristianCantoro - Cieli azzurri! (msg) 09:35, 17 mar 2010 (CET)[rispondi]

E' inutile riportare esempi personali, non vogliono dire niente: quando si usano i numeri per identificare i mezzi di trasporto, l'uso del numero sottintende sempre un termine omesso che corsa o linea nel caso del femminile, o bus, tram, autubus, ecc. nel caso del maschile. PersOnLine 14:32, 17 mar 2010 (CEST)[rispondi]
Mi spiace contraddirti, ma l'esempio dei bus di Milano mostra un caso in cui al femminile non è più sottinteso niente. Era "lettera" quando i bus erano denominati con le lettere, ma l'uso acquisito è rimasto anche dopo il passaggio ai numeri. È una questione interessante a livello di teoria linguistica: so che una collega inglese ha usato questo esempio nei suoi studi sul "gender assignment" .--Vermondo (msg) 12:59, 17 mar 2010 (CET)[rispondi]
Sei sicuro che i parlanti comunque non sottintendano la parola "linea"? E' vero che l'origine del fenomeno è quella che hai detto te, ma bisogna poi vedere se chi non ne è a conoscenza, di suo, non applichi comunque tale meccanismo. PersOnLine 14:32, 17 mar 2010 (CEST)[rispondi]
Guarda che il "sottintendere" qualcosa può avere un valore al momento di "assegnare" un genere, ma una volta assegnato, non si sta più a pensare che cosa ci stia dietro. Per fare un altro esempio, la parola "formaggio" in origine era un aggettivo: (caseus) formaticus. Ma sono sicuro che adesso nessuno "sottintende" più "cacio" quando usa la parola maschile "formaggio". --Vermondo (msg) 20:37, 17 mar 2010 (CET)[rispondi]
Sarà, ma il parallelo non mi pare proprio azzeccato. Comunque quando mi dicono "devi prendere la 23", mi sorge sempre in mente «la linea 23», e in genere se continui a chiedere informazioni prima o poi nel discorso viene sempre specificato il termine prima occulto, che puntualmente è femminile se era "la 23" e maschile se era "il 23". PersOnLine 23:17, 17 mar 2010 (CEST)[rispondi]
A Milano si dice "il 23". Non esiste "la 23". Esiste "la 61". Sono entrambe linee (una di tram e una di bus)... --Vermondo (msg) 13:09, 18 mar 2010 (CET) [e se l'esempio del cacio non ti piace, pensa -con licenza parlando- a una "spagnola" (aggettivo femminile sostantivato). Cosa si sottintende esattamente? "pratica"? "masturbazione"? "trombata"? Qualunque cosa si sottintendesse in origine ormai questa parola ha il suo genere femminile.][rispondi]
Piccolo contributo. Ai tempi che furono, all'università più di un docente (almeno quelli di glottologia, paleografia e filologia) ci ha fatto notare che le lettere greche in quanto grammata sono tutte di genere neutro, a differenze delle litterae latine che sono di genere femminile. Quindi. per quanto ne so, almeno quando indica la lettera Δ, delta è maschile (genere che rende in italiano il neutro greco), esattamente come il pi greco, lo iota, il theta, lo xi... e lo zeta (ben diverso dalla nostra zeta). Certo, poi ci sono i casi in cui, come altri hanno detto, è sottinteso un nome di altro genere (es: la Delta è un'auto prodotta dalla Lancia), ma in questo caso è il nome sottinteso a prevalere nella determinazione del genere. Il tutto, imho. --Alec (msg) 16:01, 17 mar 2010 (CET)[rispondi]
Anche secondo me le lettere greche vanno indicate al maschile, in quanto originariamente neutre. Se n'era parlato anche nella pagina di discussione della voce "pi greco". --Pequod76(talk) 19:54, 17 mar 2010 (CET)[rispondi]