Voltzia

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Voltzia
Voltzia heterophylla
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Pinophyta
Classe Pinopsida
Ordine Voltziales
Genere Voltzia

La voltzia (gen. Voltzia) è una pianta estinta appartenente alle conifere. Visse nel Triassico inferiore e medio (248 - 235 milioni di anni fa) e i suoi resti sono stati ritrovati principalmente in Europa.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questa pianta doveva essere piuttosto simile alle conifere attuali, in particolare ai cipressi. Le foglie di Voltzia presentavano due tipi morfologici distinti. Il cono maschile era un asse spiralato in cui erano presenti le celle del polline, mentre i coni femminili possedevano tre ovuli anatropi, posti su cinque scaglie fuse e appiattite. Questa struttura rappresenta un passo in avanti rispetto a quella delle conifere più primitive come Walchia, e anticipa la successiva fusione e semplificazione del cono femminile che si riscontra nelle conifere attuali.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

La voltzia dà il nome a un ordine (Voltziales) di conifere primitive, a volte considerato un sottordine delle Coniferales vere e proprie. Sono note numerose specie di Voltzia, tra cui Voltzia heterophylla. In anni recenti sono state descritte nuove specie provenienti dalle Alpi trentine (V. ladinica e V. dolomitica). Tra le voltziali più note, da ricordare anche Ullmannia e la primitiva Walchia.

Habitat[modifica | modifica wikitesto]

Fossile di Voltzia sp. al MUSE di Trento

In alcune località i fossili di voltzia sono talmente comuni che gli strati che li contengono sono denominati "strati a Voltzia" ("Grès a Voltzia" in francese), proprio per i numerosissimi fossili di fronde e strobili. Questi strati, risalenti all'Anisico inferiore, si formarono in aree deltizie, in ambienti di transizione tra il rivierasco e il terrestre. Le condizioni climatiche meno aride rispetto alle aree circostanti favorirono la sopravvivenza di piante e animali; gli "strati a Voltzia" rappresentano un credibile modello del tipo di ambiente che potrebbe aver offerto un rifugio per le comunità biologiche terrestri durante l'estinzione di massa del Permiano - Triassico e nei successivi milioni di anni. Nella Formazione di Besano (Lombardia) e al Monte San Giorgio (Svizzera) compaiono invece singoli esemplari di Voltzia[1], depositatisi sui fondali di una laguna marina nel Triassico medio.

Origine del nome[modifica | modifica wikitesto]

La voltzia trae il suo nome da quello del mineralogista francese Philippe-Louis Voltz.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Stockar, R., Kustatscher, E., The Ladinian flora from the Cassina beds (Meride Limestone, Monte San Giorgio, Switzerland): Preliminary results, in Rivista Italiana di Paleontologia e Stratigrafia (Research In Paleontology and Stratigraphy), vol. 116, n. 2, 2010.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • L. Grauvogel-Stamm, La flore du Grès à Voltzia (Buntsandstein supérieur) des Vosges du Nord (France). Morphologie, anatomie, interprétations phylogénique et paléogéographique, Sci. Géol. Mém. Strasbourg 50 (1978).
  • J.-C. Gall, The Grès à Voltzia delta, in: J.-C. Gall (Ed.), Ancient sedimentary environments and the habitats of living organisms, Springer Verlag, 1983, pp. 134–148.
  • H.J. Schweitzer, Voltzia hexagona (Bischoff) Geinitz aus dem Mittleren Perm Westdeutschlands, Palaeontographica Abt. B 239 (1996) 1–22.
  • J.C. Gall; L. Grauvogel-Stamm, The early Middle Triassic'Gres a Voltzia'Formation of eastern France: a model of environmental refugium - Comptes Rendus Palevol, Volume 4, Issue 6-7, September 2005, Pages 637-652

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