Vladko Maček
Vladko Maček | |
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Vladko Maček tiene il giuramento per diventare Vicepresidente del Governo jugoslavo in esilio | |
Presidente del Partito Rurale Croato | |
Durata mandato | 8 agosto 1928 – 15 maggio 1964 |
Predecessore | Stjepan Radić |
Successore | Juraj Krnjević |
Vice-primo ministro del Regno di Jugoslavia | |
Durata mandato | 26 agosto 1939 – aprile 1941 |
Predecessore | carica istituita |
Successore | Juraj Krnjević |
Leader dell'opposizione | |
Durata mandato | 8 agosto 1928 – 26 agosto 1939 |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Rurale Croato |
Vladimir Maček (più noto con il diminutivo di Vladko) (Jastrebarsko, 20 luglio 1879 – Washington, 15 maggio 1964) è stato un politico jugoslavo.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Maček fu giornalista, avvocato e deputato in rappresentanza del Partito Contadino Croato. Nel 1928, dopo la morte di Radic, divenne presidente del partito. Fautore della trasformazione della Jugoslavia in stato federale e sostenitore di una forte autonomia della Croazia dal centralismo serbo, tra il 1929 ed il 1934, durante il regno dispotico di Alessandro I, fu più volte arrestato e trascorse diversi anni in prigione. Alla vigilia della seconda guerra mondiale venne nominato vicepresidente del Consiglio al termine di una serie di trattative con Dragiša Cvetković, che portarono al riconoscimento di una certa autonomia dei croati e alla creazione della banovina di Croazia.
Nel marzo 1941 rifiutò l'offerta tedesca per la creazione di uno stato indipendente croato e si ritirò a vita privata, mentre Ante Pavelić si stava riavvicinando all'Italia e alla Germania. Negli anni successivi fu ancora arrestato più volte e confinato; il 6 maggio 1945 lasciò Zagabria e si consegnò agli anglo-americani; si trasferì in Occidente e soggiornò a Parigi, Londra e Washington. Condusse una accanita lotta politica contro il titoismo e fu un sostenitore del ritorno dei Karageorgevic e dell'autonomia della Croazia nell'ambito di una monarchia jugoslava. Morì a Washington il 15 maggio 1964.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (HR) Odluka kojom se odlikuje posmrtno dr. Vladko Maček, su nn.hr, Narodne novine, 27 dicembre 2004. URL consultato il 12 luglio 2008.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- B.P. Boschesi, Il chi è della Seconda Guerra Mondiale - Vol. II, Mondadori Editore, 1975 – pag. 6
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina in lingua croata dedicata a Vladko Maček
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Vladko Maček
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Maček, Vladimir, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Vladko Maček, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Opere di Vladko Maček, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 15573776 · ISNI (EN) 0000 0000 8200 5032 · LCCN (EN) n92117028 · GND (DE) 119168286 · BNF (FR) cb14503274d (data) · J9U (EN, HE) 987007273241805171 |
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