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Museo di Arte Contemporanea all'Aperto
Scultura "Porta" dell'artista Iginio Legnaghi, prima scultura nel percorso del Museo, realizzata nel 1989.
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàMorterone
Caratteristiche
TipoArte
Istituzione1986
FondatoriCarlo Invernizzi e "Associazione Amici di Morterone"
Apertura1986



Il Museo d'Arte contemporanea all'Aperto di Morterone è un progetto artistico realizzato a partire dagli anni ottanta dal Comune di Lecco e dal Comune di Morterone in collaborazione con l'Associazione Culturale Amici di Morterone. Il museo, interamente all'aria aperta, si espande su tutto il territorio di Morterone e comprende trentadue opere distinte in pannelli e installazioni. [1]


Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il progetto venne avviato negli anni ottanta grazie ad un'idea di Carlo Invernizzi ,cittadino di Morterone, che voleva trasformare il piccolo comune in un centro internazionale di poesia e cultura. Numerosi artisti italiani e stranieri si riunirono con l'intento di costituire una capitale dell'utopia in cui si fondono arte, poesia e natura. Prese così vita un vero e proprio museo all'aperto, costituito da opere che interagiscono direttamente con l'ambiente circostante. Le sculture e i pannelli vengono collocati in anni differenti, rendendo possibile un continuo ampliamento del progetto. [2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Alcune opere non furono realizzate per il museo ma vennero inserite successivamente, altre furono create appositamente per il progetto del comune di Morterone. Le installazioni hanno strutture e forme semplici e sono costituite da materiale roccioso, plastico o metallico. Dal punto di vista della colorazione, le sculture sono talvolta policromatiche, talvolta monocromatiche e talvolta sono caratterizzate da contrasti di bianco e nero. Le opere sono tutte accomunate dal tentativo degli artisti di relazionare arte e natura, che diventa protagonista nella visione dell'opera e rafforza il contenuto della stessa, secondo l'obiettivo originario degli artisti: creare una vera e propria fusione tra il paesaggio naturale e l'operato umano. Il museo si ispira ad una caratteristica tipica del movimento artistico della Land Art: si crea infatti una simbiosi tra paesaggio naturale e arte. A differenza di questo movimento artistico, viene però modificato il contesto materiale: le opere infatti non sono composte da elementi puramente naturali, ma da materiali industriali come cemento, ferro, alluminio e bronzo. [3]

Itinerario[modifica | modifica wikitesto]

Mappa dell'itinerario del Museo all'aperto di Morterone


Le sculture sono collocate in diverse località all'interno del comune di Morterone e costituiscono un vero e proprio percorso di riflessione artistica, articolato in diverse tappe. Le opere sono disposte secondo quest'ordine:

  • Località Foppo

1. Iginio Legnaghi, Porta, 1989, ferro

  • Località Bosco

2. Mauro Staccioli, Forme Perdute, 2012-2013, cemento colorato

  • Località Medalunga

3. Carlo Ciussi, I, 1986, ferro

  • Località Gus

4. Nelio Sonego, Angoarcoli, 1994, acrilico su alluminio

  • Piazza della Chiesa

5. Rudi Wach,Grande Madre, 1972, bronzo

6. David Tremlett, Disegno per le montagne, 2010, pastello

  • Località Pradello

7. Nelio Sonego, Orizzontaleverticale, 2010, acrilico su acciaio inox

8. Bruno Querci, Germinoluce, 2010, acrilico su acciaio

9. Carlo Ciussi, Senza titolo, 2005, ferro

10. Gianni Asdrubali, Zuscanne, 2001, acrilico su plexiglas

11. Grazia Varisco, Duetto - Tensioni Sfasciate, 1989, acciaio corten

12. Lucilla Catania, Cannocchiale, 1991, travertino

  • Località Fraccia

13. Iginio Legnaghi, Lettera agli amici: cara Monica..., 1986, ferro

  • Località Centro

14. Carlo Ciussi, quattro sculture senza titolo, tra il 1985 e il 2010, ferro

15. Gianni Colombo, Architettura cacogoniometrica, 1988, PVC

16. Nelio Sonego, Orizzontalverticale, 2006, acrilico su alluminio

17. Rudi Wach, Wachter, 1996, bronzo

18. Bruno Querci, Formaspazio, 2006, acrilico su alluminio

19. Niele Toroni, Impronte di pennello n.50 a intervalli di 30 cm - "Clessidra", 2010, acrilico su muro

20. Pino Pinelli, Pittura R, 1997-1998, ceramica semirefrattaria smaltata

21. Iginio Legnaghi, Uccellofiore, 1989, ferro

22. Francesco Candeloro, Ricostruzione!?, 2010, taglio laser su plexiglas e pietra

  • Località Pra de l'Ort

23. Mauro Staccioli, Tondi, 2010, ferrocemento

24. Ulrich Rückriem, Ohne Titel, 2008, pietra dolomitica

25. Michel Verjux, Nocturne a Morterone, 2012, proiettore

26. Niele Toroni, Impronte di pennello n.50 a intervalli regolari di 30 cm - "Impronte di fuoco", 2012, acrilico

27. Franciois Morellet, La porte s'envole, 2012, neon blu

28.Nicola Carrino, Ricostruttivo 2010. Progetto Paesaggio Morterone, 2010-2012, acciaio inox e acciaio corten

[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]


Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • A cura di Epicarmo Invernizzi e Francesca Pola, Associazione Culturale Amici di Morterone, Morterone: Una Soglia Poetica, 2014.
  • Antonio Carminati, Costantino Locatelli Morterone, sedici racconti di vita contadina sulle pendici del Resegone 2007