Utente:Valevar/Sandbox

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Civiltà del bere[modifica | modifica wikitesto]

Civiltà del bere
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StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondata daPino Khail
Sede principaleMilano, via P.L. da Palestrina, 12
ProdottiRivista, guide, carte enografiche, degustazioni, corsi di formazione, eventi
Sito webwww.civiltadelbere.com

Civiltà del bere, storica rivista che ha accompagnato l’evoluzione e la crescita dell’enologia italiana è la prima rivista di vino fondata in Italia, precisamente nel 1974 per opera del giornalista Pino Khail. Oggi Civiltà del bere è una testata specializzata in enogastronomia, che si occupa della pubblicazione di una rivista bimestrale, guide, cartine enografiche e dell'organizzazione di degustazioni ed eventi in campo vinicolo (come VinoVip Cortina e Le Cinque Giornate del Bere di Milano). Civiltà del bere è una rivista nota per essere stata la portabandiera dei vini nazionali in anni in cui questi stavano iniziando a conquistare i mercati europei e d'oltreoceano. Argomento principale della rivista è la vitivinicoltura di alta qualità, con grande attenzione verso i temi della valorizzazione della tradizione e del ruolo del territorio. Il pubblico di riferimento di Civiltà del bere è formato soprattutto da operatori del settore, senza trascurare anche gli appassionati. Le rubriche spaziano nei vari ambiti del mondo del bere, di cui il settore vinicolo ha una copertura completa, con servizi sugli avvenimenti del settore, tendenze dei consumi e temi di attualità.[1]

Fondazione[modifica | modifica wikitesto]

Pino Khail, giornalista professionista, esperto di marketing e pubblicitario, dopo aver fondato nel 1973 la Casa editrice Editoriale Lariana, dedicata esclusivamente alla pubblicazione di riviste enogastronomiche, fonda la rivista Civiltà del bere nel 1974, nel periodo storico in cui era appena iniziata la grande trasformazione del vino italiano, quando stava nascendo l'urgenza di creare un organo di stampa per il nuovo potenziale pubblico di lettori che affollavano i primi corsi AIS. Le primissime avanguardie di quelli che sarebbero poi stati definiti wine lover.[2]

Sviluppi[modifica | modifica wikitesto]

Oggi Civiltà del bere, uno dei più affermati periodici del settore[3], è distribuita in edicola e su abbonamento in 50 mila copie. Il target di riferimento è composto dagli appassionati del settore vitivinicolo operatori di settore, produttori vinicoli, buyer dei canali Gdo e Horeca. Alessandro Torcoli, giornalista, sommelier e nipote del fondatore, dal gennaio 2011 è diventato direttore esecutivo della rivista e per questa organizzatore di eventi enologici di alto livello come VinoVip Cortina o Who's Who in Wine, realizzato a Milano con il lancio dell'omonima opera da lui ideata.[4]

Per tutti coloro che si occupano di vino, da tanto tempo è sempre stata un punto di riferimento: Civiltà del Bere, la storica rivista, ha festeggiato i suoi primi 40 anni e in occasione di questo importante anniversario, che la consacra pioniera tra le riviste del vino italiano, dal 2014 si presenta con un radicale restyling, sia di grafica che di contenuti, proponendosi ancor più quale strumento di conoscenza e comunicazione per il mondo del vino in un’ottica di respiro internazionale. Rinnovata esteticamente, Civiltà del bere si avvale anche di nuovi temi di respiro nazionale e internazionale con approfondimenti e reportage. 
La cadenza diventa bimestrale, mentre prima era mensile, non ci saranno più le storiche copertine glamour contrassegnate dalle foto di testimonial dello spettacolo, cultura e sport che si accompagnavano con un’intervista sul mondo del vino ed il marchio della testata è decisamente più moderno. Civiltà del Bere è adesso divisa in 7 sezioni, nello specifico: Inside, focus su un argomento di grande attualità scritto a più mani, l’Italiano, su un tema vitivinicolo nazionale, Senza Confini, sulla viticoltura estera, Scienze, Business, Food e L’Altro bere, su tutto ciò che è alcolico e analcolico ad esclusione del vino. Oltre ai collaboratori storici come Cesare Pillon, compaiono altre grandi firme del vino italiano, come Luciano Ferraro del Corriere della Sera e quattro corrispondenti esteri che hanno il compito di tastare il polso del mercato internazionale e di fornire una chiara panoramica Oltralpe, dall’Argentina, dal mondo anglosassone, da Bordeaux e da Hong Kong. Rinnovata e potenziata anche la veste grafica del sito www.civiltadelbere.com, mentre dalla metà di marzo gli utenti stranieri potranno contare sulla newsletter in lingua inglese Italian Wine Chronicle. Civiltà del bere ha una foliazione variabile compresa tra le 128 e le 170 pagine. [5]

La rivista comunica attraverso:

  • il cartaceo (la rivista)
  • gli eventi

Who's Who in Wine[modifica | modifica wikitesto]

Who’s Who in Wine, il “Chi è” di Civiltà del bere, un annuario dedicato ai protagonisti del mondo del vino, utile per gli operatori del settore, ma anche per appassionati ed enoturisti. Oltre a una selezione di cantine, distillerie e vini, il volume fornisce indirizzi e informazioni su agronomi, enologi, giornalisti italiani ed esteri di settore, buyer, agenzie di vendita, importatori e distributori italiani ed esteri, fiere, istituzioni, consorzi, corsi, master, aziende enotecniche.[6]

VinoVip Cortina[modifica | modifica wikitesto]

L’esclusivo evento biennale organizzato da Civiltà del bere dal 1997.[7] Tre giorni a stretto contatto con i protagonisti del vino, in un clima cordiale e entusiasta, con vista sulle montagne più belle del mondo. Un programma straordinario di seminari, masterclass, degustazioni con i migliori vini d’Italia e grandi ospiti a livello internazionale. Un vero e proprio summit, un incontro tra leader, uno scambio di informazioni, opinioni e assaggi.[8] VinoVip permette ad appassionati, wine lovers e addetti ai lavori di approfondire la propria conoscenza del patrimonio enologico italiano, circondati dalle vette delle Dolomiti, Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Riccardo Modesti, Attorno all'universo vino scorrono fiumi d'inchiostro, in Il Corriere Vinicolo, n. 16, 24 Aprile 2003.
  2. ^ Bruno Donati, Il "Circo Khail", in Il Corriere Vinicolo, 11 aprile 2011.
  3. ^ Luca Pollini, Tutto Vino: guida completa ai vini d'Italia, Milano, Giunti Editore S.p.A., 2004-2008.
  4. ^ Carlalberto Delaini, L'etichetta dell'anno assegnata alla confezione del rosso Conero Doc Fattoria Lucesole di Ancona, in L'enologo, aprile 2011.
  5. ^ Luigi Salvo, La rivista Civiltà del Bere compie 40 anni e si rinnova, in Giornale CiboVino, 14 marzo 2014.
  6. ^ I “Top Wines” Italiani, in Il Secolo XIX, 14 febbraio 2013.
  7. ^ Isabella Ceccarelli, Vinovip: il top dei vini italiani degustati tra le vette di Cortina, su pressitalia.net, 3 luglio 2015.
  8. ^ Redazione Consulpress, 11-13 luglio a Cortina: VinoVip, su consulpress.eu, 1º luglio 2015.
  9. ^ Vinovip a Cortina, 3 giorni di wine-tasting sulle Dolomiti, su adnkronos.com, 8 luglio 2015.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]