Utente:Sebacassarino/Sandbox

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Dame Linda Jane Colley (Chester, 13 settembre 1949) è un storica britannica.

È titolare della prestigiosa cattedra di storia Shelby M. C. Davis 1958 alla Princeton University, oltre ad essere professoressa presso lo Swedish Collegium for Advanced Study di Uppsala. In passato ha avuto cattedre presso l'Università di Yale e la London School of Economics. Il suo lavoro è caratterizzato da un approccio di ricerca che coinvolge prospettive inter-disciplinari[1].

Dopo essersi laureata in storia all'Università di Bristol, ha conseguito un dottorato presso l'Università di Cambridge con una tesi di ricerca sul Partito Tory nel diciottesimo secolo, sotto la supervisione di John H. Plumb. Successivamente ha ottenuto un assegno di ricerca presso il Girton College e una cattedra di storia al Newnham College e al King's College[2].

È sposata con lo storico e ricercatore Sir David Cannadine, con cui ha avuto un figlio[3].

Il primo libro di Colley, In Defiance of Oligarchy: The Tory Party 1714-1760 (1982), ha sfidato la visione dominante dell'epoca sostenendo che il Partito Tory fosse rimasto attivo e influente durante gli anni in cui non era al potere, esplorando le conseguenze di ciò sull'evoluzione delle idee, sulla politica popolare e sull'azione politica nell'Inghilterra e nel Galles del diciottesimo secolo[4]. Con Britons: Forging the Nation 1707–1837 (1992), che ha vinto il Premio Wolfson ed è giunto alla quinta edizione, ha indagato su come – e fino a che punto – gli abitanti dell'Inghilterra, della Scozia e del Galles abbiano cominciato a considerarsi britannici nel corso del diciottesimo e nei primi anni del diciannovesimo secolo.

Nel marzo del 1993, Colley ha tenuto una conferenza di mezz'ora sul programma televisivo britannico Opinions, trasmessa in televisione su Channel 4 e successivamente pubblicata su The Times dal titolo "Britain must move with the times to be great again"[5] (trad. La Gran Bretagna deve stare al passo coi tempi per ritornare grande).

Nel 1998, Colley ha accettato una cattedra di ricerca Leverhulme in Storia presso la London School of Economics. Nei cinque anni successivi ha condotto ricerche sulle esperienze di migliaia di britannici catturati in America del Nord, Asia meridionale, nel Mediterraneo e nell'Africa del Nord tra il 1600 e il 1850. In Prigionieri. L'Inghilterra, l'Impero e il mondo. 1600-1850 (2002), frutto di questo lavoro, ha utilizzato racconti di prigionia di vario genere per indagare sugli aspetti meno battuti e sulla vulnerabilità dell'Impero e dei suoi protagonisti.

È autrice di Namier (1988), opera di rivalutazione dello storico ebreo polacco Lewis Namier, e di The Ordeal of Elizabeth Marsh: A Woman in World History. Con quest'ultimo, nominato uno dei migliori libri del 2007 dal New York Times[6], l'autrice si è avvalsa delle esperienze di vita di un singolo individuo per esplorare e raccontare storie di dimensioni transnazionali e transcontinentali. Nel 2008, ha curato una mostra presso la British Library di Londra, chiamata Taking Liberties, sui significati dei testi costituzionali nel passato britannico, e in relazione a ciò ha pubblicato un saggio interpretativo: Taking Stock of Taking Liberties: A Personal View (2008).

Nel 2014, in anticipo sul referendum sull'indipendenza scozzese, è stata invitata a tenere quindici conferenze alla BBC Radio 4 sul processo di formazione e sulle fratture del Regno Unito. Queste sono state pubblicate nel volume Acts of Union and Disunion (2014). Il suo ultimo lavoro Navi, penne e cannoni. Guerre, costituzioni e la creazione del mondo moderno, una storia globale che esplora il rapporto tra guerra, crisi e diffusione di costituzioni scritte, è apparso nel 2021, ed è stato tradotto in quindici lingue.

Nel 1999, Colley è stata invitata a tenere la Millennium Lecture del Primo Ministro a Londra. Tra le altre conferenze accademiche e pubbliche, ha tenuto le Trevelyan Lectures presso l'Università di Cambridge, le Wiles Lectures presso la Queen's University di Belfast, le Ford and Bateman Lectures presso l'Università di Oxford, la Nehru Memorial Lecture presso la London School of Economics, la Lewis Walpole Memorial Lecture presso l'Università di Yale, la Carnochan Lecture presso la Stanford University, la President's Lecture presso la Princeton University nel 2007, le Sir Douglas Robb Lectures presso l'Università di Auckland in Nuova Zelanda nel 2015, la Prothero Lecture per la Royal Historical Society nel 2020, e la Wittrock Lecture presso lo Swedish Collegium for Advanced Study nel 2022.

Nel 1999, Colley è stato eletto membro della British Academy. È anche membro della Royal Society of Literature, della Royal Historical Society e dell'Academia Europaea. Nel 2009, le è stata data dalla regina il titolo di Commendatore (CBE, Commander of the Order of the British Empire) per i servizi resi nel campo della storia e, nel 2022, è stata nominata Dama Commendatore (KBE or DBE, Knight - or Dame - Commander of the Order of the British Empire). Ha conseguito sette lauree honoris causa.

Colley ha fatto parte del consiglio della British Library (1999–2003), del consiglio della Tate Britain (1999-2003), del consiglio e degli amministratori fiduciari della Princeton University Press (2007–2012), del comitato di ricerca della British Museum (2012–2020).

Scrive occasionalmente per il Guardian, la New York Review of Books e la London Review of Books.

  • In Defiance of Oligarchy: The Tory Party 1714-1760 (1982).
  • Britons: Forging of a Nation 1707-1837 (1992).
  • Prigionieri. L'Inghilterra, l'Impero e il mondo. 1600-1850 (Captives: Britain, Empire and the World 1600-1850, 2002), traduzione di Aldo Fabbri, Biblioteca di cultura storica, Torino, Einaudi (2004).
  • L'odissea di Elizabeth Marsh. Sogni e avventure di una viaggiatrice instancabile (The Ordeal of Elizabeth Marsh: A Woman in World History, 2007), traduzione di Barbara Placido, Torino, Einaudi (2010).
  • Taking Stock of Taking Liberties: A Personal View (2008).
  • Acts of Union and Disunion (2014).
  • Navi, penne e cannoni. Guerre, costituzioni e la creazione del mondo moderno (The Gun, the Ship, and the Pen: Warfare, Constitutions, and the Making of the Modern World, 2021), traduzione di Lucilla Rodinò, Rizzoli (2022).
  1. ^ Linda Colley | Department of History, su history.princeton.edu. URL consultato il 30 Novembre 2022.
  2. ^ Honorary graduates: Professor Linda Jane Colley, su bristol.ac.uk, University of Bristol, 21 Luglio 2006.
  3. ^ INTERVIEW / Even history holds no solace: Their brilliant careers as, su Independent.co.uk. URL consultato il 16 Dicembre 2017 (archiviato dall'url originale).
  4. ^ Linda Colley, In Defiance of Oligarchy, Cambridge University Press, 1982, DOI:10.1017/CBO9780511560460, ISBN 9780521313117.
  5. ^ "The Times", 8 March 1993.
  6. ^ The 10 Best Books of 2007, su The New York Times, 9 Dicembre 2007. URL consultato il 16 Agosto 2020.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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