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TREVIGNANO ROMANO[modifica | modifica wikitesto]

Trevignano Romano è un comune italiano di 5 754 abitanti della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio, situato fra la costa settentrionale del lago di Bracciano e le pendici del Monte di Rocca Romana.[1][modifica | modifica wikitesto]

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto][modifica | modifica wikitesto]

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto][modifica | modifica wikitesto]

Trevignano Romano, posto sulle alture dei Sabatini, sorge su un'insenatura del lago di Bracciano settentrionale; il centro cittadino – con la relativa sede comunale – è ubicato sull'estremo occidentale di tale insenatura.

Costituisce il vertice settentrionale di un ideale triangolo equilatero agli altri due vertici del quale sorgono i comuni lacustri di Bracciano (sud-ovest) e Anguillara Sabazia (sud-est).

Clima[modifica | modifica wikitesto][modifica | modifica wikitesto]

Classificazione climatica: zona D, 1605 GR/G

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto][modifica | modifica wikitesto]

Nello stemma del comune creato forse nel XIV secolo, compaiono tre viti,[2] ma il nome di Trevignano sembra non avere niente a che vedere con questo, piuttosto si collega al toponimo Trebonianum, del quale, nonostante non si conosca bene l'origine, si hanno prove sicure dell'esistenza storica. Trebonianum è il nome di un antico fondo situato nella zona, ma è anche citata da Antonio Nibby, un famoso storico, una villa dell'epoca di Augusto, chiamata "triboniana", inoltre nel linguaggio umbro è presente una radice che indica "luogo abitato" dalla quale potrebbe derivare proprio la parola Trebonianum (varie teorie fanno pensare che un tempo gli umbri fossero stanziati proprio nella zona del lago). Rimane dunque incerta l'origine della parola Trebonianum ma è certo che il nome attuale del paese derivi da una delle parole citate sopra, piuttosto che, come è convinzione popolare dalle tre viti presenti nello stemma. La fascia bandata d'argento e di rosso che compare nello stemma richiama lo stemma della famiglia Orsini, analogamente alla rosa (rosa ursina) che compare nello stemma del vicino comune di Bracciano.

Storia[modifica | modifica wikitesto][modifica | modifica wikitesto]

Il territorio trevignanese fu frequentato già in età paleolitica, come dimostrano rinvenimenti in località Montecchio e Monte dell'Olmo. Trevignano Romano fu poi un importante insediamento degli Etruschi, come testimoniano le numerose necropoli che si estendono per circa tre chilometri alle spalle dell’odierno abitato, che hanno restituito interessanti reperti oggi conservati presso il Museo Civico Etrusco Romano "Prof. Gregorio Bianchini". Nel 387 a.C. con la conquista di Veio e Caere, il territorio Sabatino passò sotto il controllo dei Romani, i quali vi costruirono numerose ville, per lo più attualmente rinvenibili sotto il pelo dell'acqua e disseminate lungo tutto il perimetro del Lago di Bracciano. Tra le opere più rilevanti di questo periodo sono da ricordare la costruzione dell'impianto termale in località Vicarello e dell'acquedotto Traiano.

Durante il Medioevo, diventata territorio prima dei Prefetti di Vico e poi degli Orsini, fu dotata di una rocca difensiva. Finita all'interno degli scontri di potere tra gli Orsini ed i Borgia, la Rocca fu presa d'assalto dalle truppe di Cesare Borgia guidate dal condottiero Guidobaldo da Montefeltro. Dopo la morte del papa Alessandro VI e l'ascesa al soglio pontificio di Papa Giulio II, Gian Giordano Orsini ottenne nuovamente le proprietà di Bracciano e Trevignano. Le sfortunate vicende della famiglia, verso il finire del XVII secolo, portarono infine alla cessione del territorio trevignanese al Principe Livio I Odescalchi.

Sul finire del XVIII e l'inizio del XIX secolo, il paese diventò prima proprietà della famiglia Del Grillo e successivamente dei Cybo Malaspina, per finire al Principe Cosimo Conti, che avviò grandi opere di bonifica e di innovazione socio-lavorativa. Gli succedettero i Torlonia, i Ginori Conti ed i Del Drago. Nonostante l'unificazione del Regno d'Italia e la successiva istituzione della Repubblica Italiana, quest'ultima casata continuò ad avere grandi possedimenti terrieri ed a gestire il territorio trevignanese come in epoca feudale, applicando l'onerosa legge della "quarta regia". Gradualmente, sotto la spinta dell'Opera Nazionale Combattenti, venne avviata l'opera di esproprio di quelle terre per assegnarle in proprietà ai reduci di Guerra.

Simboli[modifica | modifica wikitesto][modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma risale al XIV secolo e vi sono raffigurate tre tralci di vite, tre vigne che richiamano il nome del comune. Una fascia bandata d'argento e di rosso e una rosa canina sopra lo scudo sono simboli della famiglia Orsini. Nella parte bassa dello scudo, tre onde rappresentano il lago Sabatino e un basso monte nascente dalla punta ricorda la rupe.

Il gonfalone è un drappo troncato di azzurro e di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto][modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto][modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di Santa Maria Assunta[3]

L'edificio della chiesa è in posizione preminente rispetto centro storico, e vi si apprezza un panorama stupendo. La chiesa fu eretta verso il 1500 e dedicata alla Madonna Assunta in cielo, sulle fondamenta di un antico edificio sacro in stile gotico, venne poi ristrutturata completamente negli anni dal 1780 al 1794 dall'architetto Giuseppe Pellucchi. Il campanile è stato ricavato da una delle torri lungo la cinta muraria della Rocca e conteneva 4 campane, oggi ne restano solo due; una completamente restaurata per via di una spaccatura. L'interno della chiesa è a navata unica, terminante con una maestosa abside. Essa conserva opere di un certo interesse di epoca medievale e erinascimentale, sicuramente però la più importante è l'affresco dell'abside che ha come soggetto la dormizione, o morte, della Madonna e la sua assunzione e incoronazione in cielo. L'opera venne compiuta nel 1517 da Pellegrino da Modena, un pittore della scuola di Raffaello. Certi particolari indicano che il maestro, se non ha collaborato direttamente all'esecuzione dell'opera, ne abbia almeno tracciato il bozzetto.

Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria[4]

La chiesa fu edificata extra moenia sui resti di un edificio di epoca romana di cui sono molto evidenti le mura in opus reticolatum. La pianta è a croce con due piccole cappelle laterali; nella cappella di sinistra è seppellito l'abate Tommaso Silvestri, primo educatore dei Sordi in Italia. Nell'affresco absidale è raffigurata Santa Caterina d'Alessandria fra san Sebastiano e san Rocco. Nel 1843 la chiesa passò dall'essere una parrocchia ad essere un granaio prima e una bottega da falegname poi; solo nel 1928, in occasione delle celebrazioni indette in onore di Tommaso Silvestri, l'edificio fu restaurato e riaperto al culto, proprio per ospitare le spoglie dell'abate.

Chiesa di San Bernardino da Siena[5]

La piccola chiesa sorge a circa un km dal centro del paese nel luogo in cui si dice San Bernardino da Siena si sia fermato per predicare alla popolazione. Fu eretta nel 1452 in onore del Santo, che pochi anni prima era stato eletto Santo Patrono della comunità trevignanese. L'edificio si presenta molto semplice, ad unica navata, ed al suo interno conserva il masso dal quale il Santo ha indirizzato il suo discorso alla popolazione trevignanese (nell'abside è collocato un dipinto che rappresenta proprio tale scena) oltre a numerosi ex voto.

Turismo[modifica | modifica wikitesto][6][modifica | modifica wikitesto]

Trevignano Romano è tra i comuni bandiera arancione del TCI dal 2004. Dal 2018 è stato riconosciuto anche Bandiera Blu dalla FEE - Foundation for Environmental Education Italia

Porti[modifica | modifica wikitesto][modifica | modifica wikitesto]

Trevignano è collegata ad Anguillara Sabazia e Bracciano anche per mezzo della motonave Sabazia II, gestita dal Consorzio Lago di Bracciano, con attracco dal pontile di Piazzale del Molo.


Trevignano Romano, oggi presentazione del libro “Il volo pindarico (baraondanews.it)[7]

  1. ^ Alla scoperta di Trevignano Romano. borgo sul Lago di Bracciano, su Lazio Nascosto. URL consultato il 28 dicembre 2023.
  2. ^ Lo Stemma comunale, su Comune di Trevignano Romano. URL consultato il 28 dicembre 2023.
  3. ^ La chiesa di Santa Maria Assunta - Trevignano Romano Turismo, su trevignanoromanoturismo.it, 19 giugno 2022. URL consultato il 28 dicembre 2023.
  4. ^ La chiesa di Santa Caterina - Trevignano Romano Turismo, su trevignanoromanoturismo.it, 19 giugno 2022. URL consultato il 28 dicembre 2023.
  5. ^ CHIESA  DI SAN BERNARDINO DA SIENA, su www.trevignanoierioggi.it. URL consultato il 28 dicembre 2023.
  6. ^ "Naturarte" al Trevignano Summer Fest, su RomaToday. URL consultato il 28 dicembre 2023.
  7. ^ Il volo pindarico dell' anatra zoppa.