Utente:Pippo 1962/Sandbox

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Marc Sadler
Compasso d'Oro Premio Compasso d'oro nel 1994
Compasso d'Oro Premio Compasso d'oro nel 2001
Compasso d'Oro Premio Compasso d'oro nel 2008
Compasso d'Oro Premio Compasso d'oro nel 2014

Marc Jean Jaques Sadler (Innsbruck, 4 dicembre 1946) è un designer francese attivo nel ramo del design industriale. Vive attualmente a Milano da dove svolge la sua attività di consulente per aziende dell'arredamento, dei piccoli e grandi elettrodomestici, dell'illuminazione, dei prodotti più tecnici e dello sport.

Logo

Marc Sadler è cittadino francese, nato in Austria, italiano d’adozione.

É uno dei primi laureati in “esthétique industrielle” infatti nel 1968 consegue la laurea presso l'Ecole Nationale Supérieure des Arts Décoratifs [1]a Parigi dove è stato pioniere della sperimentazione dei materiali e della contaminazione fra diverse tecnologie, divenute aspetti distintivi della sua attività.

Dopo gli studi fonda a Parigi il Design Centre Premier[2], primo gruppo associato di designer in Francia. In quel periodo collabora con importanti nomi del prêt à porter quali Pierre Cardin, Ted Lapidus e Torrente.

Anni 1970: gli esordi

[modifica | modifica wikitesto]

All’inizio degli anni ’70, un serio incidente sugli sci gli procura una frattura multipla e scomposta. La lunga convalescenza e la voglia di tornare a sciare, insieme all'intuizione che per ridurre il rischio di simili incidenti era necessario immobilizzare le caviglie, lo spingono a progettare uno scarpone rigido. In un epoca in cui gli scarponi da sci erano in cuoio nasce, dopo non pochi tentativi, il primo scarpone da sci della storia in termoplastico interamente riciclabilecon scafo simmetrico. [3]

La grande novità del colore (i nuovi scarponi erano stampati con colori vivaci mai visti prima fu intelligentemente sfruttata in termine di marketing e comunicazione: una delle prime campagne pubblicitarie recita "non pesano molto, non costano molto e il rosso li fa andare veloci". Nel 1971, grazie a collaborazioni sempre più strette con aziende sportive del Nord Est d'Italia apre una sede ad Asolo, organizzando intorno a sé uno staff multi task per offrire alla clientela un pacchetto completo di sevizi, dall'ideazione e progettazione fino alla modellazione e prototipazione.

Tra il 1973 e il 1974 intensifica i contatti con le aziende italiane del comparto sportivo del Nord-Est, in particolare per Caber (Lotto Sport Italia) per la quale disegna appunto tutti i prodotti incluso il marchio. A quel tempo Lotto produceva scarpe in Italia ed era considerato, con Nike, Puma e Adidas, uno dei brand più innovativi dal punto di vista tecnico e formale. Sempre in quegli anni collabora con Reebok, Nike, e in Italia con Dainese, Nordica, Dolomite, e altre aziende nel settore dello sport.

Nel 1978 fonda a New York City una società propria, sviluppando una linea di scarpe per Dainese, già leader nella produzione di abbigliamento tecnico sportivo da moto. Per via di una suola unica, materiali riflettenti e un pezzo di gomma sulla punta, la scarpa diventa di gran moda e si diffonde per le strade di New York.

Anni '80 e '90

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1983 disegna per Ellesse una collezione di scarpe di enorme successo negli Stati Uniti. Le scarpe dal look futuristico, con contrafforte esterno in tecnopolimero dal quale è estruso il logo a rilievo, sono indossate a New York City, Los Angeles e Chicago.

Il successo delle collezioni Ellesse e Dainese lo fa riconoscere come uno dei designer innovativo nel settore delle scarpe sportive.

Per Nike progetta e sviluppa la prima ciabatta in termoplastico iniettata, estremamente leggera e confortevole, che potevaessere indossata nella doccia perché idrorepellente.

Dalla metà degli anni ’90, ritorna stabilmente in Italia dopo anni vissuti negli Stati Uniti, sposta il focus progettuale ad arredamento e illuminazione, senza però accantonare il settore sportivo.

Nel 1992 progetta un paraschiena per Dainese che è esposto nella collezione permanente di design del MOMA di New York[4], e la lampada Mite per l'azienda Foscarini è al Beaubourg di Parigi. [5]

Nel 1994 vince il suo primo Compasso d'Oro ADI (Associazione Design Industriale) per le lampade Drop di Flos. Mentre per Aprilia disegna, nel 1998, percorrendo le tenedenze, uno scooter a metà fra moto e scooter, mai entrato in produzione, il cui prototipo funzionante è conservato al Museo Aprilia

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]

Sara Deganello, ‘’Marc Sadler. Un designer davvero industriale’’, 24ilmagazine.ilsole24ore.com, 16.05.2016
Adriani Carmen et al., ’’Sport design system: il progetto dell’attrezzatura sportive’’ – DdA Events 5, GANGEMI EDITORE
• Ferrara Marinella, Lucibello Sabrina, ‘’Design Follows Materials’’, ediz italiana e inglese, Alinea Editrice, 2009
• Alyn Griffiths, ‘’21st Century Lighting Design’’, A&C Black, 2014 pp. 148-149
• Jacques Fontanille, Alessandro Zinna, ‘’Les Object Au Quotidien’’, Presses Univ. Limoges, 2005
Virginio Briatore, ‘’Disegnare bene per produrre meglio’’, MODO n. 144, ottobre 1992
Richard Needham, ‘’Boots. The comeback of comfort’’, SKI, Vol. 38, Num. 1, pagg. 52-53, ISSN 0037-6159
Barbara Ganz, ‘’Montebelluna corre grazie agli scarponi’’, Il sole 24ore, 20 settembre 2012
Martucci Vincenzo, Binda Nicola, Zorzo Giampaolo, ‘’Addio signor Lotto: ha vestito lo sport’’, La Gazzetta dello Sport, 4 marzo 1997


Categoria:designer Categoria:Disegno industriale Categoria:Designer premiati con il Compasso d'Oro

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Associazione Disegno Industriale
Premio Compasso d'oro
Design industriale
Design italiano
Giovanni Caberlotto