Utente:Oldangia/Sandbox

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Icona di San Gregorio l'Illuminatore. Il santo indossa l'omoforio, il felonio, l'epigonatio, l'Epitrakilion e lo sticario (affresco del quattordicesimo secolo, Mistras).

Tutte le vesti liturgiche presenti nella Chiesa ortodossa derivano da abbigliamenti in uso nell'Impero Romano. Occidente e Oriente in questo coincidono e mostrano la loro comune origine. Nulla nella Liturgia cristiana è fine a se stesso, tanto meno i paramenti utilizzati. Gli abbigliamenti servono dunque a contraddistinguere un ufficio e una funzione all'interno della Chiesa un po' come la divisa serve a contraddistinguere il soldato dal vigile urbano. I colori dei paramenti nella Chiesa Ortodossa non hanno un significato particolare o fisso. I colori, in Oriente, non hanno quella fissità normativa che s'è imposta in Occidente a partire dal periodo post-tridentino (XVI-XVII sec.) e la loro importanza è piuttosto relativa.[1]

Lettore[modifica | modifica wikitesto]

Nella liturgia canta le parti a lui spettanti. Con il suddiacono fa parte dei cosiddetti Ordini Minori a differenza dei tre gradi dell’Ordine (Diaconato-Presbiterato-Episcopato) detti anche Ordini Maggiori. Gli Ordini Minori vengono conferiti per chirotessia, cioè per una benedizione ricevuta con una mano appoggiata sulla testa. La chirotonia che contraddistingue gli Ordini Maggiori consiste invece nell'imposizione delle mani secondo l’uso apostolico. Segno liturgico del lettore è il Rasso di colore nero assomiglia molto alla Cocolla dei monaci benedettini, segno della comune origine delle vesti liturgiche. Il materiale con il quale è fatta è seta oppure lana. Si contraddistingue per le sue ampie maniche. Nella tradizione slava il lettore non porta il Rasso (riservato a monaci, diaconi e presbiteri). Il paramento distintivo del lettore è lo Sticario. Durante la chirotessia al lettorato, nel momento della prima lettura dell'Apostolo, il candidato è rivestito del Piccolo Felonio (una versione leggermente più corta rispetto al Felonio presbiterale). Gli accoliti aiutano il Diacono all'altare. Essi non vengono ordinati, ma hanno la benedizione del prete per poter entrare nel luogo dell'altare e indossare lo Sticario. Solitamente sono dei bambini o giovani ragazzi.

Suddiacono[modifica | modifica wikitesto]

Aiuta nella liturgia il Diacono. È il secondo dei cosiddetti Ordini Minori. Anche se non pare di istituzione apostolica la sua origine è molto antica. Il Suddiaconato si rese quasi subito necessario per aiutare nelle onerose incombenze di servizio verso la Comunità cristiana dei primi secoli. Ne parla esplicitamente Ippolito di Roma nella sua Traditio (218). Nella tradizione russa, la veste liturgica del Suddiacono è lo Sticario con l'Orario. La forma dello Sticario è uguale a quella dello Sticario del Diacono. la funzione del Suddiacono non è quella di aiutare il Diacono, ma di assistere il Vescovo nelle liturgie pontificali. Infatti é molto raro vedere un suddiacono nella parrocchie, poiché solitamente sono solo nelle cattedrali, dove c'é la cattedra del vescovo. Segno liturgico del suddiacono è lo Sticario che si veste in forma differente rispetto a quello del Diacono. È stretto alla vita da una fascia e ha maniche abbastanza aderenti ai polsi.

Diacono[modifica | modifica wikitesto]

È il primo dei cosiddetti Ordini Maggiori. Con quelli che lo seguono (Presbiterato, Episcopato) è di certa istituzione apostolica. Ha generalmente una funzione ecclesiastica di assistenza e servizio (dal greco = diakonia). Nelle Celebrazioni liturgiche unisce il popolo al presbitero. Segni liturgici del diacono sono lo sticario (corrisponde alla Dalmatica occidentale), l'orario (corrisponde alla Stola diaconale occidentale), le soprammaniche (o Epimanikia, fasce di stoffa con una croce ricamanta), la loro funzione è quella di mantenere le maniche aderenti al polso.

Presbitero[modifica | modifica wikitesto]

Il termine Presbyteros significa anziano. Il suo compito è quello di amministrare tutti i Sacramenti (tranne quello dell'Ordine) per la crescita spirituale di tutti i cristiani. Segni liturgici presbiterali sono lo Sticario (corrisponde al Camice occidentale), la Stola (corrisponde alla Stola presbiterale occidentale), le soprammaniche, l'epigonatio (è una distinzione onorifica e rappresenta la Spada della Parola, la Cintura (corrisponde al Cingolo occidentale e serve per stringere al corpo la stola, il Felonio (corrisponde alla Casula occidentale). Le antiche Casule occidentali erano quasi identiche a quelle orientali. Nell'Impero Romano quest'abbigliamento aveva una funzione di soprabito.

Episcopo[modifica | modifica wikitesto]

L'Episcopo, o Vescovo, è colui che "scruta dall'alto" (dal gr. episkopos). Il suo compito è quello di reggere la Diocesi che gli è stata affidata mantenendola fedele al Vangelo e alla Tradizione ecclesiastica. Amministra per questo anche il Sacramento dell'Ordine con il quale può fare Diaconi e Presbiteri. Il Vescovo porta tutti i paramenti sacri del Presbitero, al posto del Felonio porta il Sacco (nell'antichità, anche i Vescovi portavano il Felonio), l'Omophorion, la Mitra, il Pastorale e anche il Tricherio ed il Dicherio. Segni liturgici episcopali sono l'Epigonatio, il Sacco (questo paramento è simile a quello che aveva l'Imperatore costantinopolitano quando assisteva alle Liturgie, l'Omoforio (segno distintivo episcopale, corrisponde al Pallio utilizzato dai Metropoliti occidentali), la Mitra (la foggia di questo copricapo emula il Diadema dell'Imperatore costantinopolitano), la mitra episcopale greca, a differenza di quella russa, porta il diadema dell'Impero Romano e il Pastorale.

Quando il vescovo non celebra ma assiste alle celebrazioni liturgiche indossa un altro tipo di indumento, il Mandìas. Quest'indumento ha la forma d'un mantello caudato. Il suo colore è viola o rosso porpora. Presso i russi ha una colorazione chiara con delle strisce di diverso cromatismo. Quando il vescovo si muove con il Mandìas viene accompagnato da un chierico caudatario che ne sostiene il lembo posteriore.

Osservazioni aggiuntive[modifica | modifica wikitesto]

Man mano che un membro del clero avanza negli ordini, conserva i paramenti che indossava. Dunque, il Lettore ha lo Sticario, il Suddiacono lo conserva aggiungendo l'Orario. Il Diacono conserva l'Orario (che viene sciolto) e lo Sticario, e si aggiungono le Epimanikia. Il Prete indossa lo Sticario, le Epimanikia, e l'Orario, indossandolo su ambe due le spalle, mentre il Diacono solo sulla spalla sinistra. Nella tradizione russa, il Presbitero riceve anche la Croce pettorale di argento. L'Epigonatio non è una distinzione dell'Archimandrita o dell'Arciprete essendo una distinzione di onore, come la croce d'Oro, il Nabedrennik (che non esiste nella Chiesa Greca), la croce rivestita di gioielli, la Skufiya e la Kamilavka (copricapi), ecc... sono tutte distinzioni che vengono date dal Vescovo per merito. Il titolo di Arciprete, o di Arciprete Mitroforo, o di Protopresbitero, sono dati dal Vescovo come distinzioni non semplicemente di merito, ma anche di tipo gerarchiale. Per esempio, un Protopresbitero è molto raro e, di solito, è il rettore di una cattedrale patriarcale, oppure è il cancelliere di una eparchia. Il titolo di Igumeno, viene dato ad un'Abate di un monastero, mentre quello di Archimandrita viene dato ad un'Abate di una Grande Lavra, oppure ad un'Abate di tre o quattro monasteri. La distinzione dell'Archimandrita in termini di vesti è il Mandìas che è diverso da quello dei monaci, il bastone di legno e in alcuni casi il poter celebrare con il Tricherio ed il Dicherio. La distinzione del Protopresbitero (e anche dell'Archimadrita) è di poter celebrare la Divina Liturgia con le Porte Regali aperte fino alla comunione del Clero. Questi sono solo alcune esempi di differenze tra le tradizioni greca e slava.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ L'intera voce è tratta da questo articolo, su digilander.libero.it. URL consultato il 14 febbraio 2012.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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