Utente:Michele Lazzari/Sandbox/Lingua filosofica

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Le lingue filosofiche sono le lingue costruite partendo da principi precostituiti, similmente alle lingue logiche; ma che a differenza di esse aspirano alla perfezione assoluta, o a una verità trascendente o addirittura mistica, anziché al semplice conseguimento di obiettivi pratici.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

La passione per le lingue logiche era piuttosto diffusa nella prima età moderna, in parte nel tentativo di riscoprire la perduta "lingua adamitica" o la "lingua divina". Sinonimi a volte usati sono quelli di "lingua ideale" o "lingua perfetta", sebbene molte lingue filosofiche più moderne, ad es. il Toki Pona, probabilmente meno si adattano, e meno ambiscono, ad un tale ideale di perfezione. Le lingue filosofiche possono esser viste come lingue fondate su un puro ideale. Ma i presupposti e la grammatica di tali lingue si differenziano dalle lingue oggi comunemente parlate.

Nella maggioranza delle più antiche lingue filosofiche, e in alcune di quelle recenti, le lingue sono costruite sulla base di un numero limitato di morfemi considerati "elementari" o "fondamentali". Si usa talvolta il termine "lingue tassonomiche" come sinonimo di lingue filosofiche, tuttavia più di recente sono state create lingue artificiali basate su principi filosofici ma non tassonomici. Abbiamo "lingue oligosintetiche" costituite da parole composte coniate sulla base di un numero basso (in teoria "minimale") di morfemi; e "lingue oligoisolanti", per es. il "Toki Pona", che similmente usano un basso numero di parole di base, ma producono frasi che rimangono gruppi di parole distinte.

Mentre il Toki Pona si basa su una "semplicità minimalistica", che incorpora elementi di taoismo, il Láadan è ideato per proiettare nel lessico e nella grammatica i concetti e le differenze importanti per le donne, basandosi sulla "teoria del gruppo mutato".

Si definiscono "a priori" le lingue artificiali in cui il vocabolario viene inventato in modo diretto, anziche derivare da quello di altre lingue esistenti, come nel caso dell'esperanto o dell'ido. Tutte le lingue filosofiche sono lingue a priori, ma molte lingue a priori non sono lingue filosofiche. Per es. i linguaggi della Terra di Mezzo creati da Tolkien, oppure la lingua klingon di Star Trek, sono tutte lingue a priori ma non filosofiche. Sono infatti ideate per sembrare lingue naturali, pur non avendo con esse nessuna relazione.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

[[Categoria:Filosofia]] [[Categoria:Lingue logiche]]