Utente:Massimoimpulse/Sandbox/BCTnew

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
BCT
Bad Compilation Tapes/Borderless Countries Tapes
StatoStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Fondata daChris Chacon
Sede principaleSan Diego
ProdottiHardcore
(EN)

«Punk scratches an itch that isn't found else where!»

(IT)

«Il Punk gratta un prurito che non si trova altrove!»

Bad Compilation Tapes/Borderless Countries Tapes è un'etichetta indipendente di musica punk/hardcore fondata nel 1981 da Chris Chacon e da Dave W. a San Diego, California. L'etichetta, con una dichiarata etica DIY pubblicò, dal 1981 al 1987, 27 compilazioni su cassette contenenti 149 gruppi provenienti da 17 paesi di tutto il mondo[1] ed è considerata una delle etichette che maggiormente contribuirono alla diffusione dell'hardcore punk europeo in Nord America[2]. I nastri, dopo 35 anni, sono ancora prodotti e distribuiti dalla etichetta Velted Regnub.

Storia della BCT

[modifica | modifica wikitesto]

1981-1986: La Bad Compilation Tape

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1981 la BCT pubblicò un annuncio sul numero 8 di Maximumrocknroll chiedendo ai gruppi di spedire le loro composizioni. L'annuncio fu poi rimbalzato da diverse riviste europee, tra cui la rivista italiana Rockerilla e le fanzine TVOR ed Attack punkzine, che contribuirono molto all'internazionalizzazione dell'etichetta. Nacquero così le prime due compilazioni della BCT. La prima dal titolo First Strike, che vedeva band provenienti dagli USA come Clitboys, Future Ruins, Violation, Vatican Commandos, Mr. Epp & The Calculations[3] (band di Mark Arm e Steve Turner, che poi diventerà i Green River[4]) e gli Eat The Rich, e la seconda dal titolo Music On Fire, che vedeva band della scena italiana come 5° Braccio, Raw Power, Indigesti, Wretched, Stazione Suicida, Crash Box e Rappresaglia[5][6]. Le copertine erano poi marchiate con il logo della BCT che era un personaggio chiamato Moe Hawk disegnato in bianco e nero da Dan, il cantante degli Eat the Rich di San Jose.

A queste seguirono molte pubblicazioni di band da tutto il mondo: i finlandesi Rattus e Terveet Kädet, i danesi Razor Blades e Disrespect, gli svedesi Mob 47, Product Assar, Moderat Likvidation ed Anti Cimex, i tedeschi Äni(X)Väx e Kanalkotzer, gli australiani Vicious Circle o i canadesi i Bill Of Rights, furono solo alcuni dei tantissimi nomi che popolavano allora le pubblicazioni internazionali della BCT.

Tra il 1986 ed il 1987 le pubblicazioni si estesero anche ad altri formati sotto la denominazione di BC Tapes & Records, la cui prima pubblicazione fu una compilazione su LP dal titolo We Can Do Whatever We Want (International Comp.) che vedeva una successione di band europee e statunitensi[7].

Anni 2000: Le ristampe e nuove pubblicazioni

[modifica | modifica wikitesto]

Nei primi anni 2000 l'etichetta statunitense ristampa molto del vecchio materiale su CD ed LP. Tra queste ristampe vi fu Senza Tregua: Graducato Hardcore (2002) che per la nuova edizione affidò la copertina dell’album a Winston Smith, lo storico autore del logo e delle copertine dei Dead Kennedys.

La BCT e l'Italia

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1984 Chris Chacon riconfermò l'interesse per la scena italiana stampando, prima un album interamente dedicato ai Raw Power dal titolo Studio + Live, poi le due cassette Last White Christmas, registrazioni del concerto che radunò tutte le band del Granducato Hardcore[8], e fu nello stesso anno che alcune fanzine italiane cominciarono a chiamare l'etichetta Borderless Countries Tapes che decise di aggiungerlo al nome originale.

La BCT ed i tour delle band italiane negli USA

[modifica | modifica wikitesto]

Chris Chacon, in seguito alla stampa dei Raw Power organizzò il tour della band, che fu anche il primo tour di una band hardcore punk della scena italiana negli States. Durante il tour, 24 spettacoli in 40 giorni, i Raw Power suonarono al Grand Olympic Auditorium di Los Angeles con i Dead Kennedys davanti a più di 5.000 persone[9][10]. Fu in quei giorni l'etichetta indipendente Toxic Shock Records di Pomona, California si fece avanti per la pubblicazione del secondo album Screams From The Gutter[8] che venne registrato ad Indianapolis verso la fine del tour, nello studio di Paul Mahern degli Zero Boys, in un giorno e mezzo soltanto. Il disco uscì nel 1985 e vendette più di 40.000 copie tramite canali indipendenti. Nello stesso periodo la BCT pubblicò Live in the USA, una cassetta con tutti i migliori brani registrati in tour (15 nastri di 24 concerti).

Nel romanzo autobiografico di Silvio Bernelli dal titolo I ragazzi del Mucchio, il bassista dei Declino, dei Negazione e degli Indigesti descrive il tour di questi ultimi negli States organizzato e promosso dalla BCT nel 1986[11]. L'etichetta, per l'occasione, produsse anche l'EP su 7" The Sand Through the Green.[12] Il Tour che duro 40 giorni con 23 concerti, partì da Filadelfia e finì a San Francisco, suonando anche a St. George nello Utah con dei giovanissimi NOFX, che allora avevano appena pubblicato il loro secondo disco[13].

Alcuni artisti prodotti

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ (EN) Velted Regnub Distribution, su veltedregnubmailorder.bigcartel.com.
  2. ^ (EN) Martin Sprouse, Threat by example, Pressure Drop Press, 1990.
  3. ^ Mr. Epp' su AllMusic
  4. ^ Mr. Epp And the Calculations nel sito dei Mudhoney
  5. ^ Diego Nozza, Hardcore. Introduzione al punk italiano degli anni ottanta, Fano, Edizioni crac, 2011, ISBN 978-88-97389-02-6.
  6. ^ Music On Fire su Discogs
  7. ^ We Can Do Whatever We Want (International Comp.) su Discogs
  8. ^ a b Diego Nozza, Hardcore. Introduzione al punk italiano degli anni ottanta, Fano, Edizioni crac, 2011, ISBN 978-88-97389-02-6.
  9. ^ Visual Vitriol on Project MUSE, su muse.jhu.edu.
  10. ^ article on Dangerous Minds, su dangerousminds.net.
  11. ^ Gianluca Testani (a cura di), Enciclopedia del rock italiano, Arcana Editrice, 2006, pp. 202.
  12. ^ Silvio Bernelli, I ragazzi del Mucchio, Milano, Sironi Editore, 2009.
  13. ^ Italian Punk Hardcore: 1980-1989 (documentario) di Angelo Bitonto, Giorgio S. Senesi e Roberto Sivilia (2015)
  • Diego Nozza, Hardcore. Introduzione al punk italiano degli anni ottanta, Fano, Crac Edizioni, 2011.
  • Stiv Rottame Valli, Teste Vuote Ossa Rotte 1980-1985 storia di una caoszine hardcore punx, Milano, Edizioni Lovehate, 2006.
  • Paul Hegarty, Noise/Music: A History, Continuum, 2007.
  • Fornaca Andrea, Do it yourself. Culture di resistenza e azione diretta, Bepress, 2009.
  • Silvio Bernelli, I ragazzi del Mucchio, Milano, Sironi Editore, 2009.
  • David A. Ensminger, Visual Vitriol: The Street Art and Subcultures of the Punk and Hardcore Generation, University Press of Mississippi, 2011.
  • David A. Ensminger, Left of the Dial: Conversations with Punk Icons, PM Press, 2013.
  • Antonio Cecchi, No more pain. Viaggio nell'anima, Pisa, Ed. Area Pirata Record, 2016.
  • Italian Punk Hardcore: 1980-1989 di Angelo Bitonto, Giorgio S. Senesi e Roberto Sivilia (2015)

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]