Utente:Lodovica Torrini/Sandbox

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Questa è la mia nuova sandbox di prove personale Wikipedia, faccio un tentativo qui, prima di provare a creare una modifica nell'enciclopedia! Vorrei provare ad inserire qualcche modifica nella pagina di un filosofo che non è stato molto "considerato", forse perché un po' controverso e anticonformista. Vorrei sapere come si fa ad inserire la bibliografia, perché ciò che io so lo so per appunti presi a lezione e forse sfogliando qualche libro dell'autore stesso. Wikilink Opere Dante Alighieri Wikilink Atomi e concezione dello spazio ed entropia, dunque riferimento alle Metamorfosi di Lucrezio Così Metamorfosi di Ovidio, vediamo se esiste. Riferimento al De rerum natura di Virgilio di sicuro ed anche nella bibliografia. De rerum natura Concezione dello spazio e tempo Lucrezio/ Leibniz/ tesi di Michel Serres Corpo I 5 sensi testo in inglese/ testo 1 e 2 di Orsola Rignani Ambiente e figure del filosofo. Mancino Zoppo e testi dei giornalisti Corpo--> posso inserire Marchesini? Marchesini I personaggi della filosofia di Serres.

Filosofia di Michel Serres[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante sia possibile cogliere molteplici affinità tra la filosofia di Michel Serres ed alcune tematiche fondanti, tipiche del post-umano, egli non si è mai dichiarato apertamente post-umanista. Le caratteristiche del suo pensiero infatti, tra cui la mancata adesione a qualsiasi tipo di scuola filosofica, lo caratterizzano come un pensatore "no logo", ovvero un pensatore che non può essere imbrigliato in alcuna formazione filosofica specifica. I suoi interessi, infatti, sono di carattere trans e post disciplinare e non permettono di inquadrare la sua figura come aderente ad alcuna determinata scuola di pensiero. In ogni caso, la filosofia di Serres è caratterizzata da alcune grandi tematiche, che sono utili a dare delle coordinate alla filosofia del post- umano e a riempire di contenuti la relativa riflessione sul post- umano, ancora in costruzione.

La filosofia di Michel Serres, infatti è segnata da un carattere anticipatorio rispetto ad alcune tematiche tipiche della nostra era dell'antropocene, tra cui, la tematica ecologista, il recupero degli oggetti, la critica al pensiero marxista e la tematica del corpo come discrimine con la corrente di pensiero dell'Umanesimo.

Il pensiero e la formazione di Serres sono in continuo scambio, interrelazione, ibridazione e relazionalità dialogica con le tematiche post-umaniste, ed una delle sue ultime riflessioni, come quella sull' ominescenza, rendono il pensiero di Serres, totalmente affine alle riflessioni sull' uomo del post-umano.

Caratteristiche principali[modifica | modifica wikitesto]

Date le peculiarità del pensiero di Michel Serres risulta difficile inquadrarlo in determinate correnti.

Il suo infatti risulta essere al tempo stesso un pensiero "no logo", letteralmente senza luogo, aspetto questo, che rende impossibile collocarlo in delimitate categorie filosofiche di pensiero ed ipertestuale ovvero, caratterizzato da un andamento fatto di passaggi e di diramazioni costanti, di carattere reticolare e non lineare, che rendono strettamente correlati ed interrelati tutti i nodi di una stessa riflessione.

Un' altra caratteristica del pensiero serresiano è il suo carattere trans e post-disciplinare, che permette di partire da competenze specialistiche in alcuni ambiti disciplinari ma di non fermarsi all'approfondimento di un solo determinato studio, bensì spingere a trovare una sintesi, una trasversalità tra le varie discipline.

Lo stesso Michel Serres, si è auto definito uno specialista generalista, ovvero un autore che non disprezza lo specialismo disciplinare ma che nello stesso ricerca un "generalismo", dei punti chiave, dei passaggi, delle interferenze tra i diversi contesti delle discipline canoniche.

La concezione di una costante unione tra studi di carattere tematicamente differente, quali le scienze umane (storia, letteratura, psicologia ecc...) e le scienze dure (biologia, fisica, matematica, geometria, ecc...), nella filosofia serresiana assume metaforicamente il nome di Passaggio a nord-ovest, un passaggio difficilmente trovato e realizzato tra contesti che la tradizione classica indicava come separati.

Il tentativo di superare le dicotomie ed i dualismi e concepire l'insieme nella sua complessità, senza trascurare il particolare è un' ulteriore affinità con le tematiche del post-umano.

Esiste infatti nella concezione filosofica di Serres, la consapevolezza che l'umanità intera all'inizio degli anni 50'/60', stia vivendo in un mondo nuovo e che si stia affacciando al mondo un uomo nuovo, che vada ripensato con una serie di nuovi strumenti concettuali, elaborati per l'occasione. Sono dunque necessarie per Serres, una nuova istruzione ed una nuova formazione in vista della nuova era che si prospetta.

Il procedimento filosofico: Tra metodo ed esodo[modifica | modifica wikitesto]

Secondo Michel Serres, il pensiero filosofico possiede un ruolo di anticipazione del futuro, tanto che esiste una corrispondenza esatta tra i due termini, "pensare" ed "anticipare". Pensare corrisponde a gettare le basi per un futuro nuovo e per dare contenuti a questa riflessione è necessario:

1) Cogliere la novità, ovvero prendere coscienza di un cambiamento oggettivo della condizione umana e del presente dell'umanità (del crollo della famiglia patriarcale, dell'industrializzazione estrema, del crollo dell'agricoltura, della laicizzazione, ecc...)

2) Tematizzare il cambiamento, costruendo se necessario strumenti nuovi per modificare l'avvenire

3) Declinare la tematizzazione, dunque pensare e costruire un futuro per l'umanità e per tutto il mondo esistente, dato che l'uomo è intervallato con natura, tecnologia e animali, oltre che con altri uomini.

La concezione universale e cosmista di Serres, rimette dunque al centro, come oggetto della riflessione filosofica la totalità del mondo, considerandola come una inter-implicazione tra singolare e generale. Secondo tale concezione, arrivare all'universale è possibile soltanto rispettando il particolare.

La modalità di avanzamento del pensiero di Serres è dunque di tipo procedurale.

Un pensiero che va a piccoli passi, evitando una sintesi di tipo dialettico, ma procedendo gradualmente, prestando attenzione ai singoli passaggi.

Il pensiero si lascia trascinare nell'esplorazione dei differenti sentieri, nelle deviazioni. Non c'è un'idea fondativa, determinante di metodo, alla maniera di Cartesio o della scienza classica, bensì è un procedimento di correlazione continua e rinnovata tra:

-metodo

-esodo

La concezione filosofica di Serres unisce l'idea generale di un percorso, necessaria, per poter tenere di vista l'obiettivo principale, con un percorso secondario che non trascura i vari aspetti del cammino, si lascia andare all'esodo, deviare dalla linea principale per porre attenzione ai singoli aspetti della realtà, dato che tutto ha la dignità di essere conosciuto.

L'universale nasce dalla messa in tensione delle singolarità, che permette di ricostruire la realtà stessa, come molteplicità.

Serres non adotta un atteggiamento monista (basato sulla concezione di un fondamento unico che spieghi la realtà), né un atteggiamento dualista (basato sulla concezione che esista una contrapposizione dialettica tra due principi che costituiscono la realtà), né tanto meno un atteggiamento pluralista (basato sulla concezione di una serie di principi che costituiscono la realtà), bensì concepisce la realtà come pluristratificata, ovvero come una molteplicità che si costruisce mediante la sovrapposizione di più strati, che interagiscono tra loro. Inoltre egli non concepisce una temporalità lineare, bensì una percolazione temporale, non concepisce una razionalità lineare che compie un cammino causale, di causa effetto, bensì un pensiero che devia dai propri tracciati, per poi tornare nella linea principale.

Secondo tale prospettiva dunque non è possibile parlare della realtà né come di un puro disordine caotico, né come di un ordine che non lascia spazio a "sacche" di caos.

Esiste una strada, come indirizzo verso il quale muoversi ma non è possibile trascurare le deviazioni.

La deviazione, la randonné, la biforcazione è un momento di novità, di abbandono della via conosciuta in una prospettiva di apertura all'ignoto.

Secondo Ser l'invenzione avviene proprio quando l'uomo devia dal tracciato, uscendo da un meccanismo di ripetizione e di riproduzione dell'identico, per aprirsi al diverso, al nuovo.

Significativa in Serres dunque l'uscita, dall'equilibrio, dalla staticità. Il puro equilibrio è paragonato alla stasi, all'immobilismo.

Nella concezione serresiana della realtà avviene un superamento della dicotomia stessa tra quiete, come staticità e movimento come trasformazione e tale superamento è identificato dall'adozione della parola metastaticità, identificata come quiete e movimento nella quiete al tempo stesso.

La metastaticità rappresenta la condizione della realtà stessa. L'ordine è per Michel Serres è una pura contingenza e comunque non è lo stato normale delle cose.

Il superamento delle dicotomie come quiete e movimento, ordine e disordine, caos e necessità, e l'adozione di una particolare serie di nozioni che vengono dagli apporti delle nuove scienze contemporanee, rappresentano un ulteriore somiglianza con le tematiche del post-umano.

Le nuove discipline scientifiche contemporanee a Michel Serres, le scienze del complesso (tra cui etologia, paleo-antropolgia, etologia cognitiva ecc...) infatti si basano sull'idea di strutture dialogiche che costituiscono la realtà e sul superamento di un modello causale e sostanzialistico di scienza, fondato sulla necessità e sul determinismo.

Fenomeni che secondo la scienza classica sono elementi di disturbo, aspetti non scientifici e che non hanno dignità di esserne elementi costitutivi, come ad esempio l'imprevedibilità, il caos, l'irreversibilità, sono elementi fondanti nella concezione filosofica di Serres, come nelle scienze del complesso.

La rilettura dei grandi classici[modifica | modifica wikitesto]

Seguendo la concezione filosofica di un Passaggio a Nord-Ovest e dunque di un possibile collegamento tra scienze dure (biologia, chimica, fisica) e scienze umane (letteratura, filosofia, psicologia ecc...), nel corso della sua vita e della sua carriera filosofica, Serres ha intrapreso un'opera di rilettura di classici di tradizione letteraria, applicando però una chiave interpretativa nuova, di carattere scientifico.

Tra i testi riletti sono presenti:

-Alcune opere di Verne e Zola

- Il De rerum natura di Lucrezio

La rilettura del De rerum Natura[modifica | modifica wikitesto]

Le riflessioni sullo studio che Serres fa di Lucrezio, sono contenute all'interno di un'opera del 1980, dal titolo Lucrezio e l'origine della fisica.

La rilettura in chiave scientifica di Serres del De rerum natura, porta il filosofo ad individuare alcune affinità tra i contenuti del testo lucreziano e le nuove elaborazioni scientifiche contemporanee, relative alla meccanica dei fluidi e all'entropia della termodinamica, sviluppata da Prigogine nel 1900.

Il perno del pensiero lucreziano, infatti, basato sulla teoria filosofica dell'atomismo democriteo ed epicureo, è l'idea del clinamen, ovvero la deviazione della caduta degli atomi dalla linea retta. Secondo Democrito, Epicuro e Lucrezio gli atomi si muovono nello spazio vuoto in linea retta ma ad un certo punto per ragioni che non si posso prevedere e accertare, cominciano a deviare e si scontrano, si aggregano, dando origine a mondi nuovi, a nuove forme di vita.

In questo fenomeno Serres legge un'anticipazione della neghentropia della termodinamica contemporanea.

La neghentropia è una sorta di momento di resistenza parziale, imprevedibile e indeterminabile nelle sue cause e nel suo verificarsi, ad un movimento di consunzione del calore, una sacca di resistenza ai processi di degradazione, consunzione e dispersione dell' energia che rendono irreversibile il fenomeno ed impossibile ricrearlo alle stesse condizioni. Questi particolari momenti possono rivelarsi vitali, tanto che la vita stessa può essere interpretata come una sorta di neghentropia, di una resistenza casuale alla morte, ovvero ai processi di consunzione del corpo stesso.

Nell'idea originale di Lucrezio di klinamen, dunque Serres legge queste teorie forti della scienza moderna e contemporanea.

Esempio rappresentativo del  klinamen lucreziano è la figura del Mancino Zoppo il quale può sembrare possedere una sorta di disagio ma che in realtà ha la possibilità di aprirsi a nuovi momenti permette, a nuovi mondi, alla novità.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Tito Lucrezio Caro, De rerum natura, collana i millenni, traduzione di R.Raccanelli, Einaudi, 2003 [I sec. a.C.].
  • (FR) Martin Legros e Sven Ortoli, Pantopie ou le monde de Michel Serres: De Hermes à Petite Poucette, LE POMMIER, 2016.
  • Mario Porro e Gaspare Polizzi (a cura di), Michel Serres, collana Riga, vol. 35, Marcos y Marcos, 2014.
  • Michel Serres, Il mancino zoppo: Dal metodo non nasce niente, traduzione di Chiara Tartarini, Titolo originale: Le Gaucher boiteux. Puissance de la pensée., 7ª ed., Torino, Bollati Boringhieri, 2016.
  • Michel Serres, Lucrezio e l'origine della fisica, collana Nuova Prisma, traduzione di Paolo Cruciani, Anna Jeronimidis, Titolo originale La naissance de la physique dans le texte de Lucrèce, Palermo, Sellerio Editore Palermo, 2000 [1980].

Note[modifica | modifica wikitesto]

Riferimento alla bibliografia da cui ho tratyo queste conclusioni. Ora cerco come fare. alessandro manzoni, promessi sposi, milano, l'artistica editrice, 2006.