Utente:Lilcudi09/Sandbox

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Caccia a Hitler
Titolo originaleHunting HItler
PaeseAmerica
Anno10 Novembre 2015
Generereality
Edizioni3
Puntate25
Durata41 'min (puntata)'
Lingua originaleinglese
Realizzazione
Rete televisivaHistory Channel

Hunting Hitler[modifica | modifica wikitesto]

"Hunting Hitler" è una serie documentario di History (Italia) che tratta la possibile fuga di Adolf Hitler da Berlino alla fine della Seconda guerra mondiale e di conseguenza scredita la teoria del suicidio suo e della moglie Eva Braun nel Führerbunker.

La serie e la ricerca si basano su centinaia di documenti desecretati della CIA, FBI e Governo federale degli Stati Uniti d'America riguardanti la possibilità che Hitler non sia morto nel bunker il 30 aprile del 1945 ma sia scappato attraverso l'Europa e non solo. L'investigazione spiega come e dove sia potuto scappare da Berlino ripercorrendo passo passo attraverso documenti, indagini, testimonianze e esplorazioni attraverso i continenti la possibile fuga del Führer dalla capitale tedesca assediata dagli Alleati e di come stesse ipotizzando la creazione del Quarto Reich lontano dalla madrepatria.

La serie è andata in onda per tre stagioni dal 2015 al 2018 per un totale di 24 episodi più un episodio speciale nel 2020.


Panoramica sulla serie[modifica | modifica wikitesto]

La serie è stata girata a Los Angeles da Robert Baer, veterano della CIA e l'ex investigatore dei crimini di guerra John Cencich.[1] La serie è stata creata tramite l'utilizzo di file provenienti dai database di FBI, CIA, Secret Intelligence Service e altre agenzie di spionaggio internazionali. Il lavoro si basa sulla ricerca di informazioni riguardo la possibile sopravvivenza di Adolf Hitler o dei suoi più fidati consiglieri. Le squadre di terra erano alla ricerca di prove che supportassero questa teoria. Secondo i creatori dello show, simili tecniche di caccia all'uomo furono usate dalla CIA per cercare Saddam Hussein e Osama Bin Laden.

Stagione Episodi Anteprima della stagione Fine della stagione
1 8 10 Novembre 2015 29 Dicembre 2015
2 8 15 Novembre 2016 3 Gennaio 2017
3 8 2 Gennaio 2018 20 Febbraio 2018
Special 1 11 Novembre 2020

Spostamenti[modifica | modifica wikitesto]

Europa[modifica | modifica wikitesto]

La possibile fuga di Hitler dal Bunker secondo i documenti e gli esperti sarebbe partita dal Führerbunker prima della sua presunta morte attraversando diversi paesi tra cui Danimarca e Spagna, territori più fertili per il dittatore tedesco, visto l'occupazione nazista della Danimarca fino al maggio del 1945 e soprattutto visto l'amicizia che legava Hitler con il dittatore spagnolo Francisco Franco il quale gli avrebbe garantito una via sicura per il suo trasferimento in Sudamerica.

La fuga del Führer sarebbe partita dal Bunker, luogo del suo presunto suicidio, e quindi da una Berlino assediata dalle forze armate alleate,

A conferma di questa teoria troviamo le confessioni di Peter Baumgart[2], pilota dell'aeronautica militare tedesca e colui che avrebbe pilotato l'aereo contenente Hitler e Eva Brown dall'aeroporto di Tempelhof fino a Tønder città danese controllata dalle forze militari tedesche, qui li attendeva un aereo militare spagnolo offertogli dal dittatore Francisco Franco che sarebbe atterrato a Fuerteventura dove a sua volta, un convoglio di tre sottomarini tedeschi U-Boot era pronto a salpare per il Sud America e portare in salvo il Führer in un Argentina molto accogliente per i nazisti.

Sud America[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, un rapporto dell'FBI solleva la possibilità che Adolf Hitler non sia morto nel bunker di Berlino, ma che abbia trovato rifugio in Sud America, in particolare in Argentina. Tim Kennedy, un membro delle forze speciali dell'esercito statunitense, si unisce a un team di archeologi e investigatori per esplorare questa teoria. Partendo dall'Argentina, il team si immerge nelle giungle alla ricerca di un misterioso complesso nazista. Lì, scoprono prove della presenza di Hitler e dei nazisti dopo la guerra. Trovano manufatti nazisti, evidenze di una residenza tedesca lussuosa e persino un possibile nascondiglio del Führer. Le indagini si estendono poi in altri paesi sudamericani. In Spagna, Brasile, Colombia, Cile e Paraguay, il team cerca prove della fuga di Hitler e della possibile creazione di un Quarto Reich in Sud America. Trovano testimonianze e indizi che indicano la presenza di nazisti e sospetti nascondigli di Hitler in diversi luoghi. In Cile, ad esempio, Kennedy e i suoi colleghi seguono una pista che li porta alla figlia adottiva di un uomo localmente ritenuto essere stato Martin Bormann, un influente gerarca nazista. Trovano la sua tomba, che sembra corrispondere alla terra rossa trovata sui resti di Bormann ritrovati a Berlino nel 1972.

Quarto Reich[modifica | modifica wikitesto]

Baer e Cenchic incentrarono le loro ricerche europee e non, sulla possibilità che la fuga di Hitler fosse un pretesto per creare il Quarto Reich. A tal proposito i due storici si spostarono, inizialmente, in Germania, dove fu rinvenuto un sito volto ai test di armi. In secondo luogo, i due ricercatori, volarono in Argentina, più in particolare in una piccola isola deserta, usata dai nazisti come sito per ospitare armi nucleari. Altre ricerche vennero condotte, inoltre, in Chile, dove fu scoperta una comunità tedesca segreta, conosciuto come Colonia Dignidad. All'interno di questa colonia vennero trovate indizi, circa la formazione del Quarto Reich. Colonia Dignitad è un complesso creato nel 1961 da Paul Schäfer, medico nazista che si rifugiò proprio in Cile a seguito di denunce per molestie sessuali nella sua terra natale, la Germania.

All'apparenza questa colonia era un luogo volto all'educazione. All'interno di quest'ultima vennero, infatti, edificate diverse scuole. Tutto ciò per mascherare le vere attività che venivano svolte all'interno dell'inferno tedesco in Cile. Bambini e ragazzi vennero maltrattati e costretti a turni di lavoro massacranti. La colonia poteva, inoltre, contare dell'appoggio politico ed economico cileno. Ciò contribuiva, quindi, a mascherare le sue vere attività. Il leader più longevo della Colonia Dignidad, Paul Schäfer, giunse nella colonia nel 1961. Schäfer era un fuggitivo, accusato di abusi su minori nella Germania Ovest. L'organizzazione che guidava in Cile veniva descritta, alternativamente, come una setta o come un gruppo di "eccentrici innocui". L'organizzazione era segreta, e la Colonia era circondata da recinzioni di filo spinato, dotata di una torre di guardia e riflettori, e successivamente si scoprì che conteneva depositi segreti di armi. Le indagini esterne, comprese quelle del governo cileno, portarono alla luce una storia di attività criminali all'interno dell'enclave, inclusi abusi sessuali su minori. I rapporti della Commissione Nazionale per la Verità e la Riconciliazione del Cile indicano che un piccolo gruppo dei molti individui rapiti dalla Dirección de Inteligencia Nacional di Pinochet durante il suo regime furono detenuti come prigionieri nella Colonia Dignidad, molti dei quali furono sottoposti a tortura e spesso anche a esecuzioni extragiudiziali. Diversi membri della leadership della Colonia dell'epoca, incluso Schäfer, parteciparono alle atrocità.

Note[modifica | modifica wikitesto]