Utente:Giovanna licheri/Sandbox

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Giuseppe Carta (Banari-Sassari, 1950) è pittore e scultore italiano riconosciuto a livello internazionale per le nature morte dipinte di impatto fortemente realista, che qualcuno ama attribuire all'iperrealismo, e per le grandi sculture dal realismo traboccante.

Giuseppe Carta nasce nel 1950 in Sardegna a Banari, caratteristico e piccolo borgo della provincia di Sassari.

L’interesse per la pittura si manifesta in lui sin dall’infanzia. Ancora adolescente, rivela anche una forte passione per la musica. Decide così di iscriversi al corso di pianoforte presso il Conservatorio Nicolò Paganini di Genova. Alla fine degli anni Sessanta passa al Conservatorio Statale Antonio Vivaldi di Alessandria. Qui prosegue e ultima nel 1972 gli studi in pianoforte e al contempo si dedica allo studio dell’organo e della didattica della musica. Dal 1973 inizia una serie di attività artistiche: prepara e dirige un coro di voci bianche e uno polifonico, intraprende l’insegnamento di educazione musicale e frequenta, quale allievo di interpretazione e lettura di spartito d’opera, i Corsi musicali estivi “Città di Varallo”.

Nei primi anni Ottanta Carta si dedica definitivamente alla pittura, indirizzando la sua ricerca in un primo momento verso l’astrattismo e successivamente verso il realismo. In quegli anni si dedica anche al cartoon d’autore e al giornalismo, rinunciando all’insegnamento al Conservatorio.

Lavora per la collana Ivaldi Editore collaborando, tra gli altri, con Mino Milani, Hugo Pratt, Attilio Micheluzzi e Giacinto Gaudenzi alla realizzazione dei volumi Soldati di ventura e Storie di un altro evo e di altre realtà. Scrive due romanzi e una ventina di racconti e collabora sporadicamente per il Corriere del Pomeriggio.

Nella seconda metà degli anni Ottanta, ancora molto legato alla musica, inizia a frequentare, presso l’Istituto Regionale di Ricerca Sperimentale e Aggiornamento Educativo di Genova, corsi di tecniche di musicoterapica che conclude nel 1988 con una tesi dal titolo Elementi di musicoterapia e sindrome di Down in contesto scolastico. A tale periodo risale il fortunato incontro fra Carta e il gallerista genovese Rinaldo Rotta, che si rivela molto importante per la sua evoluzione pittorica, e con il quale instaura una profonda amicizia. «Fu un incontro che segnò profondamente il mio percorso artistico – afferma Carta – Rinaldo Rotta mi ha fatto capire la differenza fra un quadro d’arredo e un’opera pittorica».

Nel 1994 inizia a collaborare con la galleria Guidi di Genova e nello stesso anno un altro fortunato incontro con lo scrittore Giorgio Soavi segna la svolta nella sua carriera. L’attenzione di Soavi per le opere di Carta è tutta volta verso i calici di finissimo cristallo che emergono tra le preziose tovaglie e le raffinate ceramiche dipinte. Disse che non aveva più visto, ormai da tanti anni, vetri dipinti. A partire dal 1994, e per i due anni successivi, Carta si dedica interamente alla realizzazione di tele raffiguranti, per l’appunto, nature morte feconde di luce emanata dai cristalli, che trovano una scena ideale nella mostra allestita alla galleria d’arte Antonia Jannone di Milano con catalogo curato dallo stesso Giorgio Soavi.

Nel 1998 un altro fortunato incontro con il critico d’arte Federico Zeri segna la sua evoluzione artistica: ne segue il testo Pittura cristallina per una mostra personale alla galleria Rinaldo Rotta di Genova, mostra che non fu mai realizzata a causa della scomparsa del gallerista genovese. Le opere che il pittore realizza alla fine di questo decennio sono ispirate al ritmo musicale delle sinfonie di Mozart. Gli anni che seguono sono quelli che portano Giuseppe Carta a fare una scelta sia professionale sia estetica; ne sono frutto le esposizioni al Gran Palais e all’Espace Branly della Tour Eiffel, a cui seguono gli inviti delle gallerie Robin-Leaudouze e Caplain Matignon, sempre nella capitale francese. Vengono poi Ginevra, gli inviti a Gand e Londra e quindi ancora in Francia a Saint Paul de Vence (Galerie Vendôme), mentre continua sempre il lavoro in Italia, soprattutto fra la Lombardia, l’Emilia e la Toscana.

Dal 1993 è presente all’ Arte Fiera di Bologna.

Nel 1996 è allestita al Castello di Pralormo (Torino), su iniziativa dei conti Beraudo, la mostra Fragile, fragilissimo a cui segue, per iniziativa del Presidente della Provincia di Sassari, la mostra antologica itinerante Il peso leggero della luce a cura di Marco Goldin, che lo invita due anni dopo ad esporre a Conegliano Veneto nella mostra Palazzo Sarcinelli 1988/1998.

Nel 1998 con la galleria la Spirale di Milano partecipa all'Art International di New York con due personali presso il Jacob K. Javits Convention Center e presso il New World Art Center. Nel 1999 una sua grande antologica La magia delle cose è promossa al Foyer del Teatro Lirico di Cagliari con catalogo a cura di Ada Masoero, la mostra La dinamica dei volumi inerti è tenuta alla galleria EloArt a Forio d’Ischia (NA) con catalogo a cura di Teresa Coppa, partecipa alla collettiva Sulle ali della seduzione ai Musei di Palazzo dei Pio a Carpi (Modena).

Nel 1999 è discussa da Maria Grazia Sassu una tesi di laurea dal titolo L’opera pittorica di Giuseppe Carta alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Sassari.

Nel 2000 e nel 2002 è invitato all'importante rassegna europea della natura morta The annual still life Show dell'Albemarle Gallery di Londra. Sempre nel 2002 illustra, insieme ad altri importanti artisti, il prezioso volume d’arte dedicato alle opere di Giuseppe Verdi, curato dalla galleria La Solo Arte di Milano, con presentazione ed esposizione al Museo del Teatro alla Scala di Milano e partecipa alla mostra L’Arte a tavola la natura morta nell'immaginario artistico italiano promossa dal Comune di Piombino nella Galleria Comunale.

Il 2003 si apre con una sua importante mostra antologica itinerante Visioni di Carta esposta al palazzo della Frumentaria di Sassari, all'Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen, alla galleria Stefano Forni di Bologna, al Consolato Generale - Istituto di Cultura di Amburgo e al Castello San Michele di Cagliari, proseguita poi nel 2004 all'Istituto Italiano di Cultura di Lisbona e nel 2005 a Montecarlo alla Maison dell'Amerique Latine de Monaco. Nel 2005 l’importante rivista russa MEЗOHИH dedica all'opera di Carta un ampio servizio di otto pagine.

Nel 2006 e 2007 sue opere sono oggetto di importanti mostre internazionali: Sedici sguardi una rassegna. Sardiniae Corpus Sardiniae Figura. Discovering Sardinian Painting (Australia: Brisbane, Stock Exchange - Sydney, Seymour Theatre Center - Melbourne, Anz Australia e New Zeeland Banking Group) - Il Filo conduttore all’Istituto Italiano di Tripoli, la personale alla Galerie Alexandre Leadouze di Cannes, al Magic Market Place di Las Vegas e all'Hidden di Santa Monica, California, mentre in Italia una grande mostra antologica Vetro precario e fragile è allestita, su iniziativa dei Bormioli, nello scenografico Palazzo della Reggia di Colorno di Parma. con catalogo a cura della storica e critica d’arte Rossana Bossaglia, e partecipa alla mostra Filo Conduttore n. 2 al Museo Fioroni di Legnago. Sempre nel 2007 è promossa la mostra personale Libiam ne’ lieti calici al Museo Archeologico e Storico Etnografico delle Tenute Sella & Mosca di Alghero, una grande mostra antologica di dipinti e sculture I seducenti percorsi della luce allestita al Complesso Museale Francesca Sanna Sulis di Muravera (Cagliari), con catalogo a cura del critico Luciano Caprile e infine una sua opera del 1990 dalla collezione della Fondazione di Ca’ la Ghironda di Bologna è esposta nella mostra Identità e Differenze del ’900 curata del critico d’arte Claudio Cerritelli.

Nel 2008 partecipa ad Art Verona con la galleria Arte e Arte di Bologna e sue opere sono esposte nella collezione del Museo di Arte Contemporanea Italiana in America di Costa Rica.

Giuseppe Carta ama la pittura quanto la scultura alla quale si dedica con grande trasporto realizzando principalmente bronzi policromi e allumini con l'antica tecnica della fusione a cera persa, ma anche sculture in marmo e in resina.

È come scultore che nel 2009 approda alla 53a Biennale di Venezia, dove nel Padiglione Natura e Sogni su invito dell’IILA Istituto Italo-Latino Americano e della Repubblica di Costa Rica espone una complessa installazione scultorea di 11 opere in alluminio specchiante intitolata La rinascita della foresta dopo l’incendio, nel 2011 espone all’Euroflora a Genova nel Padiglione dedicato alla Sardegna una ricca installazione scultorea di elementi bronzei e in alluminio, nel 2012 il Teatro del Silenzio di Andrea Bocelli (Lajatico-Toscana, 12/07/2012) lo invita a realizzare la scenografia del Teatro: una scultura di gigantesche dimensioni, Germinazione Melagrana, è da lui ideata. In tale occasione Carta ritrae Andrea Bocelli. La scultura Germinazione Melagrana è esposta per un anno, fino a giugno 2013, nella valle del Teatro visitata da oltre 100.000 persone, mentre sue opere (dipinti e sculture) sono allestite nel paese natio di Bocelli, Lajatico. In ambito pittorico nel 2012 riceve un’importante committenza della Banca d’Italia che lo porta a ritrarre il Presidente della BCE prof. Mario Draghi.

Alla fine del 2014 Carta è protagonista in Cina di un importante progetto espositivo itinerante: a Chongqing, su invito dell’Ambasciata Italiana a Pechino e del Consolato Generale d’Italia a Chongqing, è promossa nel prestigioso spazio espositivo Changjiang Art & Culture Center la mostra Verso la luce, una personale di selezionati dipinti rappresentanti i temi più cari all’artista: grandi composizioni con cipolle, limoni, libri, melagrane, fiori e tovaglie metafisiche imbandite di luce e colore. L'impatto con il mondo cinese è altissimo, le opere di Carta riscontrano fin da subito particolare interesse e la mostra è proposta alcuni mesi dopo in un altro importante spazio espositivo della galleria Aura Art Space di Chengdu dove l'artista è accolto con grande ovazione. Entrambe le iniziative vengono seguite in prima persona dal Console italiano Sergio Maffettone e dal consulente scientifico dell'Ambasciata di Pechino Plinio Innocenzi, che definiscono l’opera di Carta una Eccellenza Italiana. Forte di questo sentimento Carta viene invitato dal Consolato Generale d’Italia a Chongqing a realizzare una scultura per l'inaugurazione della nuova sede del Consolato. Realizza quale simbolo della città cinese CAPSICA RED LIGHT una installazione scultorea in bronzo policromo di cinque grossi peperoncini che si offrono all’occhio dello spettatore in un rosso vivo squillante e che richiamano nelle contorsioni e pieghe le grandi sofferenze dell’Uomo che, nonostante il suo faticoso esistere, si eleva alla Vita. I peperoncini, dal grande realismo materico, catturano l'interesse di importanti personalità del mondo dell'economia cinese fino a diventare l'oggetto di una importante collaborazione tra il Consolato, un grande sponsor imprenditoriale cinese e l'artista. I peperoncini vengono così ceduti allo sponsor con lo scopo di promuoverli in tutta la Cina quale simbolo della città di Chongqing e della regione del Sichuan. Ne deriva subito dopo l’invito del Governo Cinese di esporre all’ Expo Milano 2015 nel Padiglione Cina per la giornata del “Chongqing day (21 luglio) una serie di sculture, dalla serie Capsica Red Light, di cui i cinque peperoncini rossi provenienti dalla città cinese e un peperoncino rosso di gigantesche dimensioni alto 7,5 metri, che diventerà alla fine del 2015 scultura pubblica della città di Chongqing ed esposta in una delle più piazze più grandi e moderne della città, Guan Yin Qiao.

In Italia altre importanti e prestigiose mostre e partecipazioni, sia in ambito pittorico che scultoreo, segnano con successo la carriera degli ultimi anni di Carta.

Nel 2010 a Bologna sono promosse le mostre Germinazioni alla galleria Arte e Arte e Mimesis alla galleria Stefano Forni, a Milano è promossa dalla Ar.co.it Arte Contemporanea Italiana Giuseppe Carta. La parola della luce a cura di Beatrice Buscaroli.

Nel 2011 in Sicilia a Racalmuto è promossa nel Castello Chiaramontano la mostra Giuseppe Carta. Sul filo della memoria, è presente su invito di Vittorio Sgarbi alla 54ª Biennale di Venezia nel Padiglione Italia con l’installazione pittorica Rosso Sardo ed Equilibri precari, e partecipa alla mostra L’arte di amare l’arte promossa dalla Fondazione CittàItalia al Palazzo Reale di Torino e alla Sala Alessandrina dell’Archivio di Stato di Roma.

Nel 2013 riceve l’incarico dalla CEI di realizzare il corredo pittorico e scultoreo per il Nuovo Complesso Parrocchiale della Provincia di Lanusei (Sardegna), partecipa alle mostre 100 Ventagli di corte d’autore dalla collezione di Aldo Dente alla Rocca di Dozza e Sardegna Arte Contemporanea 01 Leap and Land allestita al Masedu di Sassari dall’Accademia di Belle Arti Mario Sironi.

Nel 2014 su invito dell’associazione I mondi di carta espone a Crema nella rassegna culturale ed enogastronomica imondidicarta2014 sue sculture raffiguranti dei frutti che ben si legano al tema del Cibo. La sua Cipolla in cristallo policromo e oro è consegnata come premio a Gualtiero Marchesi. Alla fine dell’anno gli è dedicata a Milano alla Fondazione Stelline un’importante antologica La luce e il suono, ideata e promossa da Ar.co.it Arte Contemporanea Italiana di Milano e curata dal critico Ivan Quaroni.

Nel 2015 partecipa a Venezia alla mostra Il grande canale della Pace allestita al Palazzo Bollani, è esposta a Biella nel Selvatica Natura in festival negli splendidi giardini all’italiana del Palazzo Cromo-Losa una sua grande installazione scultorea in alluminio specchiante dal titolo La rinascita dopo l’incendio, è esposta fino alla fine dell’anno a Volterra nella mostra Rosso Fiorentino Rosso Vivo, curata da Vittorio Sgarbi con la regia di Alberto Bartalini, una sua installazione scultorea dalla serie I piccantoni Capsica Red Light, all’Expo Milano 2015 su invito del Padiglione KIP espone nei giardini delle Nazioni Unite una sua grande scultura, dalla serie I Piccantoni Capsica Red Light, alta più di 4 metri, è inaugurata il 18 luglio al Museo dell'Arte Vetraria di Altare (a cura di Ar.co.it Arte Contemporanea Italiana di Milano) una sua antologica Trasparenze dipinte con dipinti aventi a tema vetri e cristalli che dialogano con le trasparenze dei vetri dell’antica e prestigiosa collezione del Museo. Affascinato da alcuni particolari oggetti vitrei della collezione del Museo, Carta decide di realizzare un dipinto in omaggio ad Altare che il pubblico ha potuto ammirare al finissage della mostra. La scultura Germinazione-Melagrana, già simbolo nel 2012 del Teatro del Silenzio di Andrea Bocelli, nel 2014 diviene ufficialmente simbolo della Fondazione Andrea Bocelli e il premio dell’Andrea Bocelli Humanitarian Award consegnato nell’affascinante scenario della città di Firenze a grandi celebrità del mondo dello spettacolo e della cultura internazionale quali Sophia Loren, George Clooney, David Foster, Lionel Richie, e nell’edizione 2015 a Sharon Stone, Reba Mcentire, Stewart Rahr, Larry and Camille Ruvo, Robert W. Duggan.

È con l’entusiasmo di un artista amante dell’arte e della cultura dei luoghi a far muovere in Giuseppe Carta la voglia di ritornare, dopo una lunga permanenza a Genova che vede la sua formazione prima come musicista e poi come artista, a Banari, suo paese natale, per creare un sito museale attraverso il quale promuovere e valorizzare il patrimonio artistico nazionale con particolar riguardo a quello della regione Sardegna. È così che nel 2001 istituisce e presiede, da allora, la Fondazione culturale Logudoro Meilogu.


L'arte di Giuseppe Carta

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La natura morta è l’oggetto privilegiato della ricerca di Giuseppe Carta che, forte di una tradizione secolare, sonda con attenzione quasi maniacale la realtà che lo circonda, cogliendone i minimi dettagli e mettendo in evidenza le specificità dei singoli soggetti da lui dipinti siano essi calici, bicchieri, tovaglie finemente ricamate, tavole imbandite di luce e colore, cesti, libri, civette, zucche, limoni, melagrane, cipolla, uva, patate, fichi, ciliegie e fragole e quanto altro la natura possa a lui regalare in visioni che lo stesso artista rende vive per il traboccante realismo ricercato e per la Luce, elemento vitale e funzionale nell'opera di Carta. E tutto ciò accadde anche per i soggetti scolpiti che l’artista realizza con l’antica tecnica della fusione a cera persa e che nascono con il nome di Germinazione.

Bicchieri, cristalli, schiere di bicchieri, bicchieri di Murano o semplici bicchieri da osteria, bicchieri verdi e bicchieri smaltati, poggiati, secondo un simulato disordine o in un centellinato caos costruttivo, su preziosi merletti o su rozze tavole o sospesi in un equilibrio precario, caravaggeschi cesti, splendenti agrumi, grandi zucche, melecotogne, cipolle appese ad un filo e sospese nel vuoto descritte nella loro metamorfosi o lasciate al loro destino nella rappresentazione di una svolazzante foglia rinsecchita, libri polverosi e libri impilati, preziose tovaglie mostrate in tutti i loro ricami, civette dagli occhi tondi e indagatori così come è lui stesso indagatore in uno dei suoi Autoritratti. Tutti soggetti che animano le sue tele e che Giuseppe Carta dipinge con l'antica tecnica della velatura ad olio, e che trovano realtà tridimensionale nella sculture di marmo statuario di Carrara, bronzo patinato e alluminio. Carta opera sulla soglia di una mobilità produttiva sostenuta da una tecnica perfetta che lascia stupefatto e incredulo l’osservatore. La sua opera è infatti sostenuta da una maestria tecnica stupefacente: le sue nature morte colpiscono per la loro naturalezza e per lo straordinario “racconto” e le suggestioni che gli oggetti suscitano in chi li osserva. Si ha la sensazione di vederli per la prima volta, anche se fanno parte della nostra quotidianità e accompagnano i nostri gesti più semplici ed essenziali. Solo l’interpretazione dell’artista ce li fa scoprire, percepire e quasi “sentire” sollecitando “l’occhio all'ascolto” dei suoni, animati da una luce misteriosa che, rifrangendosi infinite volte, fa quasi “danzare” i cristalli e gli altri soggetti sugli sfondi inquietanti di tenebra delle sue tele: «La luce che le illumina non è una sola – afferma la critica d’arte Beatrice Buscaroli – viene dall'alto, dal basso e poi scompare nel buio sordo del fondo».

Tutti gli oggetti dipinti e scolpiti da Carta emanano una loro vita e sono più reali del reale, Iperrealista? No, perché i pensieri che suscitano le opere di Carta si riferiscono ad un simbolismo cognitivo, creano un pensiero simbolico dove le generalizzazioni relative ai concetti sono fatte sulla base di caratteristiche comuni. «Il carattere iperrealista – afferma il critico d’arte Luciano Caprile – viene infatti superato da tutta una sequenza di strategie e di invenzioni che portano a un risultato di rilevanza metafisica o al riscontro di allegorie che suggeriscono indagini introspettive».

L’artista non parte da una visione a priori, razionale, dello spazio, ma lo costruisce empiricamente, addizionando frammenti su frammenti, lentamente e maniacalmente delibati, in un’orgia ossessiva di dettagli osservati con cura lenticolare. L’allucinata presenza dell’immagine, la sua inquietante esattezza nascono, stranamente, dalla somma di una miriade di piccole imprecisioni della mano: la curva appena enfiata dell’orlo di un bicchiere, il diverso punto di fuga di due particolari simmetrici.

Ed è proprio da qui che deriva il suo “esserci” pur nell'inanimato, la sua glaciale seduzione. Una seduzione squisitamente attuale, contemporanea; dietro la ricchezza ridondante delle immagini, si percepisce la vertigine del vuoto e dell’assenza. La sua pittura acquista senso non dalla pienezza della cosa cui rimanda, ma dalla consapevolezza che induce nell'osservatore della nullità dell’essere, della sua natura di pura parvenza.

Per Carta la musica infatti è stata la prima passione, tanto che fino agli anni ’80 ha vissuto insegnando musica, muovendo le dita sui tasti di un pianoforte, di un clavicordo o di un armonium, mentre stava già accarezzando l’idea di intingere quelle dita nei colori. Nacquero così, non a caso, alcune tele intitolate e numerate progressivamente Mozartiana, ispirate al ritmo musicale delle sinfonie di Mozart, che l’artista usa ascoltare mentre crea quella misteriosa “luce musicale” che pervade le sue opere.

La sinestesia non a caso è un fenomeno che ha coinvolto e affascinato artisti come Skrjabin con il suo straordinario “Prometeo” e Kandinsky, considerato il più musicale degli astrattisti europei. A sostenere l’effetto sinestetico che suscitano i dipinti di Giuseppe Carta sono anche le parole espresse dalla critica d’arte Beatrice Buscaroli quando afferma che: «Quel che non si riesce a dire, perché non si può spiegare a parole, è la ragione per cui l’opera di Carta ponga una meditazione profonda sulla natura della pittura nel momento stesso in cui ne celebra la bellezza astrale, assoluta, indicibile, complessa, che assomma tempi, spazi e situazioni uscendo completamente dalla realtà vera di un solo tempo. Per Carta i tempi sono tempi musicali, dove i temi ritornano, nascono, muoiono, si danno echi e ritornelli. Pause, corone».

Dalle opere di Carta emerge infatti una sorta di armonia, un piccolo perfetto “concerto” che si dipana su un duplice livello visivo-sonoro riflesso in uno “specchio di luce”, dove le trasparenze sono la sintesi tra l’uomo pittore e l’uomo musicista Giuseppe Carta, che su uno spartito immaginario fissa l’impronta di luce musicale sulla tela, interpretando l’armonia della natura sublimandola con la sua arte.


Mostre e Partecipazioni principali

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2015

In Cina a Chongqing è collocata nella grande piazza di Guan Yin Qiao Capsica Red Light un gigante peperoncino rosso alto più di 7,5 metri - Grande antologica Giuseppe Carta. La luce e il suono alla Fondazione Stelline di Milano, a cura di Ar.co.it di Milano e catalogo con testo del critico Ivan Quaroni - In Cina su invito del Consolato Generale d’Italia a Chongqing presenta l’installazione scultorea Capsica Red Light, cinque peperoncini rossi dal realismo disarmante, per l’inaugurazione dei nuovi uffici del consolato - In Cina personale Giuseppe Carta. Verso la luce alla galleria Aura Art Space di Chengdu - Personale Giuseppe Carta. Trasparenze dipinte al Museo dell’Arte Vetraria di Altare promossa da Arcoit Milano e catalogo con testo di Maria Teresa Chirico - Partecipa a Volterra alla mostra Rosso Fiorentino Rosso Vivo curata da Vittorio Sgarbi e regia di Alberto Bartalini - Partecipa alla mostra Il gran canale della Pace a Venezia, a cura di Gregorio Rossi e Daniela Lombardi - Espone su invito a Biella al Selvatica Natura in festival l’installazione scultorea in alluminio specchiante La rinascita dopo l’incendio - Su invito del Governo Cinese partecipa a EXPO Milano 2015 con installazioni scultoree, dalla serie I Piccantoni Capsica Red Light, esposte nel padiglione CINA - Su invito del Padiglione KIP partecipa a EXPO Milano 2015 con un grande peperoncino rosso alto 4,5 metri esposto nei giardini delle Nazioni Unite e dal mese di dicembre opera pubblica di proprietà del Banco di Sardegna di Cagliari - La scultura Germinazione-Melagrana simbolo dell’Andrea Bocelli Humanitarian Award è consegnata a Sharon Stone, Reba Mcentire, Stewart Rahr, Larry and Camille Ruvo, Robert W. Duggan - Partecipa all’ArteFiera di Verona con la galleria Arcoit Milano.

2014

In Cina personale Giuseppe Carta. Verso la luce al Centro Artistico e Culturale Chiangjiang di Chongqing (Cina) - Grande antologica Giuseppe Carta. La luce e il suono alla Fondazione Stelline di Milano, a cura di Ar.co.it di Milano e catalogo con testo del critico Ivan Quaroni - Su invito dell’associazione I mondi di Carta espone sue sculture a Crema alla rassegna imondidicarta2014 - La scultura Germinazione-Melagrana, già simbolo nel 2012 del Teatro del Silenzio di Andrea Bocelli, diviene ufficialmente simbolo della Fondazione Andrea Bocelli e dell’Andrea Bocelli Humanitarian Award consegnato a Sophia Loren, George Clooney, David Foster, Lionel Richie - Partecipa all’ArteFiera di Verona con la galleria Arcoit Milano.

2013

Partecipa alle mostre 100 Ventagli di corte d’autore dalla collezione di Aldo Dente alla Rocca di Dozza a cura di Patrizia Grandi e Aldo Dente, SARDEGNA ARTE CONTEMPORANEA 01 Leap and Land a Sassari al Masedu a cura dell’Accademia di Belle Arti Mario Sironi Sassari - In permanenza a Banari a Palazzo Tonca è esposta l’antologica Giuseppe Carta. Sul filo della memoria - È presentata da Maria Piera Fois e Anna Maria Ledda all’Accademia di Belle Arti Mario Sironi di Sassari la tesi La grafica: dall'incisione ad oggi. Tra Aligi Sassu e Giuseppe Carta. Vita, opere e intervista a Giuseppe Carta.

2012

Su invito di Andrea Bocelli realizza in Toscana per il Teatro del Silenzio una Melagrana di gigantesche dimensioni (9 metri) ed espone suoi dipinti e sculture nel paese di Lajatico - Ritrae su committenza della Banca d’Italia il presidente della BCE Mario Draghi, ritratto esposto nella sala dei Governatori nel Palazzo Koch di Roma - In permanenza a Banari a Palazzo Tonca l’antologica Giuseppe Carta. Sul filo della memoria.

2011

Grande antologica La parola della luce promossa dalla galleria Ar.co.it di Milano nella sua sede milanese, con catalogo a cura della critica d’arte Beatrice Buscaroli - Partecipa ad Arte Fiera di Bologna con la galleria Arte e Arte dove presenta la scultura in marmo statuario di Carrara e alluminio dal titolo Dafne - Partecipa a Genova alla X Edizione di Euroflora dove espone una grande installazione scultorea in bronzo e alluminio che occupa l'intero Padiglione Sardegna - Su invito del Comune di Racalmuto (Agrigento) è promossa l’antologica Giuseppe Carta. Sul filo della memoria - È presente alla 54a Biennale di Venezia nel Padiglione Italia con l’installazione pittorica dal titolo Rosso Sardo ed Equilibri precari - Una sua opera Memorie d’autunno è esposta nella mostra L’arte di amare l’arte promossa dalla Fondazione CittàItalia nel Palazzo Reale di Torino e nella Sala Alessandrina dell’Archivio di Stato di Roma - È esposta a Banari, suo paese natio, nello storico e scenografico Palazzo Tonca la mostra Giuseppe Carta. Sul filo della Memoria.

2010

Partecipa ad Arte Fiera di Bologna - Personale Germinazione alla galleria Arte e Arte di Bologna - Mostra Mimesis alla galleria Stefano Forni di Bologna – Partecipa alle mostre La ciliegia, frutto d’Arte allestita al Castello dei Vicari a Lari (Pisa) e a San Francesco e Santa Chiara. Maestri di dialogo e speranza allestita al Palazzo Ducale di Massa Carrara – Partecipa ad ArtVerona con la galleria Arte e Arte di Bologna.

2009

53a Biennale di Venezia: Giuseppe Carta è invitato dall’IILA Istituto Italo-Latino Americano e dalla Repubblica di Costa Rica ad esporre nel Padiglione di Costa Rica Natura e Sogni una sua complessa installazione scultorea intitolata La rinascita della foresta dopo l’incendio - Partecipa ad ArtVerona con la galleria Arte e Arte di Bologna.

2008

Partecipa ad ArtVerona con la galleria Arte e Arte di Bologna - Sue opere sono esposte nella collezione del Museo di Arte Contemporanea Italiana in America di Costa Rica.

2007

Personale Libiam ne’ lieti calici al Museo Archeologico e Storico Etnografico delle Tenute Sella & Mosca di Alghero – Grande antologica di dipinti e sculture I seducenti percorsi della luce allestita al Complesso Museale Francesca Sanna Sulis di Muravera (Cagliari), con catalogo del critico d’arte Luciano Caprile - Una sua importante opera del 1990 della collezione della Fondazione di Ca’ la Ghironda di Bologna è esposta nella mostra Identità e Differenze del ’900 curata del critico d’arte Claudio Cerritelli – Espone sculture dal realismo traboccante al Magic Market Place di Las Vegas e all’Hidden di Santa Monica, California a cura di Francesco Elisei e Timoteo Vittori - È presente all’ArteFiera di Firenze e Forlì con la galleria Arte e Arte di Bologna, all’ArtVerona con la galleria La Spirale 2000 di Milano e all’Aeroporto di Alghero - Grande antologica Vetro precario e fragile è promossa al Palazzo della Reggia di Colorno (Parma), con catalogo a cura della storica e critica d’arte Rossana Bossaglia - Mostra Filo Conduttore n. 2 al Museo Fioroni di Legnago.

2006

Sue opere sono esposte in importanti mostre internazionali: Sedici sguardi una rassegna. Sardiniae Corpus Sardiniae Figura. Discovering Sardinian Painting (Australia: Brisbane, Stock Exchange - Sydney, Seymour Theatre Center - Melbourne, Anz Australia e New Zeeland Banking Group) e Il Filo conduttore all’Istituto Italiano di Tripoli – Mostra personale alla Galerie Alexandre Leadouze di Cannes - Personale alla galleria Art&Co Arte Preziosi di Parma, con La Spirale 2000 di Milano.

2005

Partecipa alla mostra Industriale Arte in fabbrica allestita negli spazi dell’Exma di Cagliari, dove propone il trittico Metamorfosi della luce - Grande antologica Visioni di Carta a Montecarlo alla Maison dell’Amerique Latine de Monaco - L’importante rivista russa MEЗOHИH dedica all’opera di Carta un ampio servizio di otto pagine.

2004

Partecipa a diverse fiere-mercato: Bolzano con la galleria Magenta di Milano, Padova e Palermo con La Spirale 2000 di Milano, Reggio Emilia con la galleria Stefano Forni di Bologna – Espone nelle gallerie Mentana di Firenze, Magenta di Milano e nella Galerie Azur di St. Paul de Vence in Francia - Partecipa alla 2ª Ed. della mostra Stanze di Eros: l’erotismo nell’immaginario artistico contemporaneo tenuta presso la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Piombino - È presente alla mostra Più unione in Europa tra fertili utopie e realtà a Sarajevo – Grande antologica Visioni di Carta all’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona.

2003

Grande antologica Visioni di Carta promossa al palazzo della Frumentaria di Sassari, all’Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen, alla galleria Stefano Forni di Bologna, al Consolato Generale-Istituto di Cultura di Amburgo e al Castello San Michele di Cagliari.

2002

Partecipa alla mostra Foeminilia, memorie ferraresi e invenzioni d’autore allestita alla Palazzina Marfisa d’Este di Ferrara - Su invito dell’Albemarle Gallery di Londra espone quattordici tele alla rassegna europea di natura morta The Annual still life show 2002 - Illustra, insieme ad altri artisti, il prezioso volume d’arte dedicato alle opere di Giuseppe Verdi, curato dalla galleria La Solo Arte di Milano, con presentazione ed esposizione al Museo del Teatro alla Scala di Milano - Partecipa alla mostra L’Arte a tavola la natura morta nell’immaginario artistico italiano promossa dal Comune di Piombino nella Galleria Comunale di Arte Moderna e Contemporanea.

2001

Mostre personali a Porto Rotondo (Sassari) e alla Galerie Azur di St. Paul de Vence (Francia) - Partecipa insieme a Ugo Attardi, Anna Maria Laurent, Mistral, Aligi Sassu e Gianni Testa alla mostra al Castello Medievale di Santa Severina a Crotone - Espone sue opere alla XXIV Ed. della mostra Cristallo tra le mura allestita al Museo del Cristallo di Colle di Val d’Elsa (Siena).

2000

Partecipa all’Expo Arte 21ª Fiera Internazionale di Arte Contemporanea a Bari - Espone al Museo di Cà la Ghironda di Bologna nella mostra intitolata Neo Avanguardia: dagli anni ’50 ai ’70, con catalogo a cura di Silvia Evangelisti, Fred Licht e Toni Toniato - È invitato alla rassegna europea della natura morta The annual still life Show 2000 dell’Albemarle Gallery di Londra - Mostra personale alla Galerie Azur di St. Paul de Vence (Francia) - Partecipa alla mostra Natura morta dal ’900 ai contemporanei alla galleria Rinaldo Rotta di Genova.

1999

Mostra personale La dinamica dei volumi inerti alla galleria EloArt a Forio d’Ischia (Napoli) con catalogo a cura di Teresa Coppa - Partecipa alla collettiva Sulle ali della seduzione ai Musei di Palazzo dei Pio a Carpi (Modena) - Mostra antologica La magia delle cose allestita al Foyer del Teatro Lirico di Cagliari, con catalogo a cura di Ada Masoero, edizioni Mazzotta - È discussa da Maria Grazia Sassu alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Sassari la tesi di laurea L’opera pittorica di Giuseppe Carta.

1998

Espone a Miart di Milano con la galleria Antonia Jannone - Due personali con la galleria la Spirale di Milano all’Art International presso il Jacob K. Javits Convention Center e il New World Art Center di New York - Su invito del critico d’arte Marco Goldin espone a Conegliano Veneto nella mostra Palazzo Sarcinelli 1988/1998, con catalogo curato dallo stesso critico e edito da Electa.

1997

Partecipa ad Arte Fiera di Bologna con la galleria d’arte Antonia Jannone - Mostre alla galleria d’arte Forni di Bologna e alla Versiliana di Marina di Pietrasanta a cura della galleria La Solo Arte di Milano - Espone a San Giovanni in Persiceto (Bologna) nell’ambito del progetto culturale Arte & Città con catalogo a cura di Giuseppe Cardoni. - Sue opere sono esposte a Basilea nella Galerie zur Hotstatt - Su invito della galleria Rinaldo Rotta di Genova espone tredici quadri nella mostra Cinque pittori della realtà, insieme a Giorgio Balboni, Luigi Benedicenti, Paola Campanella e Jonathan Janson.

1994

Partecipa all’ArteFiera di Bologna e alla fiera internazionale di arte antica, moderna e contemporanea EuropArt di Ginevra con Artstudio di Ferrara - Espone nella mostra dedicata al ventaglio negli spazi della palazzina Marfisa d’Este di Ferrara - Mostra personale A tavola con Giuseppe Carta promossa la galleria d’arte Antonia Jannone di Milano con catalogo a cura dello scrittore Giorgio Soavi - Su iniziativa dei conti Beraudo è allestita al Castello di Pralormo (Torino) la mostra Fragile, fragilissimo - Mostra antologica itinerante Il peso leggero della luce, realizzata su iniziativa del Presidente della Provincia di Sassari, con catalogo a cura del critico d’arte Marco Goldin (Electa).

1993

Partecipa per la prima volta all’ArteFiera di Bologna con la galleria La Fenice di Sassari, sempre nella città emiliana espone alla Galleria La Chiesa della Neve - espone al Palazzo degli Affari di Firenze alla VIII Mostra-mercato internazionale e a Parigi alla l04eme Exposition de la Société des artistes indipendants - personale Il fermo suono della luce al Centro Culturale Pugliese, con catalogo a cura dalla storica d’arte Chiara Toschi Cavaliere.

1992

Espone alla galleria d’arte Il Grattacielo di Genova - Mostre collettive al Palazzo Fieschi di Genova, a La Telaccia di Torino, a Forma e Colore di Genova, a IterArte di Bologna, a MaraMars di Milano, al Palazzo Gambacorti di Pisa e nelle gallerie Losano di Pinerolo e Portofino di Portofino.

1991

Mostre personali al Centro d’Arte Le Prigioni di Genova e al Palazzo Comunale di Locate (Milano).


Volterra. Rosso Fiorentino. Rosso vivo

(a cura di Vittorio Sgarbi, regia di Alberto Bartalini), Bandecchi e Vivaldi, 2015

Giuseppe Carta. Trasparenze dipinte

(a cura di Ar.co.it Milano, presentazioni di Mariateresa Chirico), E20progetti Editore, 2015

Giuseppe Carta. Verso la luce

(a cura di Aura Art Space Chengdu - Cina), 2015

Selvatica natura in festival 2015

(a cura di Andrea Quaregna e Fabrizio Lava), E20 Progetti Editore, Biella, 2015

Giuseppe Carta. Capsica Red Light

(a cura di Consolato Generale d’Italia in Chongqing - Cina), 2015

Giuseppe Carta. Il suono e la luce

(a cura di Ar.co.it Milano, curatore catalogo Ivan Quaroni),Silvana Editore, 2014

Giuseppe Carta. Verso la luce

(a cura di Changjiang Art & Culture Center Chongqing - Cina), 2014

I mondi di carta

(a cura di Associazione Culturale I mondi di carta), Crema, 2014

Il tempo e la memoria. Marcello Fois racconta Giuseppe Carta

Edizioni FLM, 2014

La grafica: dall’incisione ad oggi. Da Aligi Sassu a Giuseppe Carta

Tesi di Maria Piera Fois e Anna Maria Ledda Corso Grafica – Accademia di Belle Arti Mario Sironi di Sassari, 2013

La collezione d’arte contemporanea del museo FLM

Edizioni FLM, 2013

Cento ventagli di corte e d’autore dalla collezione Aldo Dente

(a cura di Fondazione Dozza Città d’Arte), 2013

Andrea Bocelli Donna: Mistero senza fine bello. Teatro del Silenzio - Lajatico - Toscana

Regia di Alberto Bartalini, Four One, 2012

Andrea Bocelli. Teatro del Silenzio 2012

Regia di Alberto Bartalini,Waste Recycling 2012.

Le magie di Palazzo Tonca. Giuseppe Carta. Sul filo della memoria

(di Tonino Oppes), Edizioni Carlo Delfino, 2011

54a Biennale di Venezia Esposizione Internazionale d’Arte Padiglione Italia-Sardegna - Stato dell’Arte nelle Regioni Italiane (a cura di Vittorio Sgarbi), Edizioni Skira, 2011

Padiglione Italia 54 Biennale di Venezia. Lo stato dell'Arte Regioni d'Italia (a cura di Vittorio Sgarbi), Skira, 2011

Giuseppe Carta. Sul filo della memoria (a cura di Piero Baiamonte - Castello Chiaramontano, Racalmuto), 2011

Giuseppe Carta. La parola della luce (a cura di Ar.co.it Milano, curatore catalogo Beatrice Buscaroli) Ar.co.it Milano, 2011

Benedicenti. Carta. Ventrone. Mimesis (a cura di Galleria Stefano Forni), 2010

La ciliegia, frutto d’arte

(a cura di Filippo Lotti) Edizioni Lari Arte, 2010

Giuseppe Carta. La rinascita della Foresta dopo l’incendio

(a cura di Luciano Caprile) per l’Arte Fiera Bologna, 2010

Fare mondi Making Worlds 53ª Biennale di Venezia Esposizione Internazionale d’Arte

(a cura di Daniel Birnbaum e Jochen Volz), Fondazione La Biennale di Venezia, Marsilio Editori, 2009

Natura e sogni - 53ª Biennale di Venezia Esposizione Internazionale d’Arte Partecipazioni Nazionali - Padiglione IILA – Costa Rica

(IILA Istituto Italo-Latino Americano - Ambasciata della Repubblica del Costa Rica, curatori Padiglione “Natura e sogni” Francesco Elisei e Gregorio Rossi, catalogo a cura di Chiara Filippini), Edizioni Umberto Allemandi & C., 2009

Massimo del Chiaro. L’arte del bronzo (1949-2009)

(di Fonderia d’Arte Massimo del Chiaro, a cura di Antonella Serafini), Edizioni Monte Altissimo, 2009

La casa della civetta e altri racconti

(di Tonino Oppes), Edizioni Condaghes, 2009

Dal Novecento ad oggi nella collezione FLM. Artisti dell’Arte Contemporanea

(a cura di Giorgio Auneddu Mossa), Edizioni FLM, 2008

Il Museo di Arte Contemporanea Italiana in America. Arte e Cultura un ponte tra Italia e Costa Rica. San José, Costa Rica. Cancelleria dell’Ambasciata d’Italia

(a cura di Gregorio Rossi), Edizioni Bandecchi & Vivaldi, 2008

Giuseppe Carta. I seducenti percorsi della luce

(a cura di Luciano Caprile), Edizioni FLM, 2007

Giuseppe Carta. Vetro precario e fragile

(a cura di Rossana Bossaglia - Reggia di Colorno, Parma), Edizioni FLM, 2007

Identità e Differenze del ‘900

(a cura di Claudio Cerritelli), Edizioni FLM, 2007

La Grande Enciclopedia della Sardegna. La Biblioteca della Nuova Sardegna

(a cura di Manlio Brigaglia), Editoriale La Nuova Sardegna, 2007

Il tempo delle ciliegie

Edizioni Minerva Italica, 2006 (1ª edizione 2006, succ. ed. 2007,2008,2009,2010)

Sedici sguardi, una rassegna. Sardiniae corpus sardiniae figura. Discovering Sardinian painting

(a cura di Erica Monesi - Brisbane, Sydney, Melbourne), Edizioni FLM, 2006

Museo d’Arte contemporanea FLM. Nuove acquisizioni

(a cura di Fondazione Logudoro Meilogu), Edizioni FLM, 2006

Museo d’Arte contemporanea FLM. “Pittura e scultura dal 1950 ai giorni nostri

(a cura di Fondazione Logudoro Meilogu), Edizioni FLM, 2004.

Industriale ˂ arte in fabbrica

(testi di Angela Sanna e Luigi Agus), Genesi Gallery, 2005

Le stanze di Eros. L’erotismo nell’immaginario artistico contemporaneo

(a cura di Renzo Mezzacapo, Galleria Comunale di Piombino), Edizioni Felici Editore, 2004

Aldo Dente. Seducendo con l’arte. La collezione di ventagli dei Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste

(a cura di Laura Oretti), Edizioni Comune di Trieste Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste, 2003

Giuseppe Carta. Visioni di Carta (a cura di Beba Marsano - Castello San Michele di Cagliari, Galleria Stefano Forni di Bologna, Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen, Istituto Italiano di Cultura di Amburgo, Istituto Italiano di Cultura di Lisbona, Maison dell’Amerique Latine de Monaco di Montecarlo), Edizioni FLM, 2003

Il silenzio La parola. Sentieri dell’anima sarda (di Paolo Pillonca), Edizioni Domus de janas, 2003

Vino pellite curas…. Il vino nell’immaginario artistico italiano

(a cura di Renzo Mezzacapo, Galleria Comunale di Piombino), Edizioni Felici Editore, 2003

Foeminilia. Memorie ferraresi e invenzioni d’autore

(a cura di Chiara Toschi Cavaliere e Anty Pansera), Edizioni Edisai srl, 2002

L’arte a tavola. La natura morta nell’immaginario artistico italiano

(a cura di Renzo Mezzacapo, Galleria Comunale di Piombino), Edizioni Felici Editore, 2002

15 Artisti per Giuseppe Verdi

(a cura di Franco Passoni), Edizioni La Solo Arte, 2002

The annual still life show 2002

(a cura di Albemarle Gallery, Londra), 2002

Dizionario degli artisti liguri. Pittori, scultori, ceramisti e incisori del Novecento (a cura di Germano Beringheli), Edizioni De Ferrari Editore, 2001

Neo Avanguardie: dagli anni ’50 ai ’70 a Ca’ la Ghironda

(a cura di Silvia Evangelisti con testi di Fred Licht e Toni Toniato), Edizioni Cantelli Rotoweb, 2001

The annual still life show 2000

(a cura di Albemarle Gallery, Londra), 2000

Cumproadu. Imprentade. Fotografias

(di Salvatore Ligios, testi di Giuliana Altea e Marco Magnani), Edizioni Soter Editrice, 1999

Giuseppe Carta. La dinamica dei volumi inerti

(a cura di Teresa Coppa, Galleria Eloart, Forio d’Ischia), 1999

Giuseppe Carta. La magia delle cose

(a cura di Ada Masoero), Edizioni Mazzotta, 1999

L’opera pittorica di Giuseppe Carta

Tesi di Laurea in Lettere di Maria Grazia Sassu, Facoltà di Lettere e Filosofia di Sassari, 1999

Cinque pittori della realtà

(a cura di Rinaldo Rotta, Genova), 1998

Palazzo Sarcinelli 1988-1998

(a cura di Marco Goldin), Edizioni Electa, 1998

Arte&Città. La pittura fra il tempio e i mercanti 1944-1997

(a cura di Giuseppe Cordoni con testi di Giorgio Celli e Toni Toniato), Edizioni Beccari Editore, 1997

A tavola con Giuseppe Carta

(a cura di Giorgio Soavi), Antonia Jannone Disegni di Architettura Milano, 1996

Giuseppe Carta. Il peso leggero della luce

(a cura di Marco Goldin), Edizioni Electa, 1996

Repertorio illustrato di artisti liguri (a cura di Germano Beringheli), Edizioni De Ferrari Editore, 1995

Giuseppe Carta. Il fermo suono della luce

(a cura di Chiara Toschi Cavaliere), 1994

Il tempo del ventaglio. Memorie ferraresi e invenzioni d’autore

(a cura di Anna Maria Visser Travagli e Chiara Toschi Cavaliere), 1994


Collegamenti esterni

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