Utente:Ds.fossati/Sandbox

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don Battista Restelli

Battista Restelli (Soncino, 8 ottobre 1913Milano, 4 febbraio 2001) è stato un sacerdote, compositore e direttore di coro italiano.

Don Battista Restelli nacque a Soncino, da Eugenio e Maria Faciocchi, l’8 ottobre 1913. Rimasto orfano di padre (perito durante la Grande Guerra nel 154° Fanteria), venne cresciuto dalla madre. Entrò giovanissimo nel Seminario di Cremona. In Seminario don Battista compì l’iter scolastico per il Sacerdozio ma, al tempo stesso, sacrificando molte ore di svago, coltivò la passione per la musica dedicandosi allo studio del pianoforte. Ebbe la fortuna di incontrare due musicisti di grande levatura: mons. Antonio Concesa, anch’egli soncinese, ed il maestro Federico Caudana, insegnante di musica ed organista del Duomo di Cremona. I due compositori riconobbero subito il genio musicale di don Battista, il quale seppe conquistarsi la stima di entrambi divenendo l’allievo prediletto di Caudana. L’ordinazione sacerdotale di don Battista avvenne il 22 maggio 1937. Erano suoi compagni di messa altri quattro sacerdoti soncinesi. Per questo motivo, il vescovo Cazzani decise eccezionalmente di celebrare il rito non in Cattedrale, ma nella Pieve di Soncino come segno di gratitudine al paese che donava cinque suoi figli alla Chiesa cremonese. Per l’occasione, don Battista scrisse la Cantata per la prima Messa (eseguita per la prima volta nella Pieve), manifestando così “ufficialmente” la sua particolare vocazione musicale che ne avrebbe fatto uno dei più prolifici e validi musicisti cremonesi. Gli incarichi sacerdotali di don Restelli iniziarono nel 1937 a Romanengo, ove venne inviato dal vescovo in qualità di vicario parrocchiale. L’anno successivo venne trasferito a Grumello cremonese, dove creò una schola cantorum; nel 1939 fu nominato a Pandino. Durante la Seconda Guerra Mondiale, don Battista fu [[cappellano militare[] in [[Sicilia][. Terminata la guerra e rientrato in diocesi, finalmente don Battista fu nominato parroco svolgendo l’incarico dal 1946 presso la comunità di San Giacomo del Campo. Vi rimase quattro anni, poi, nel 1950, divenne cappellano presso le Suore della Carità di Soresina. Dal 1952 fu parroco di S. Pietro Apostolo in Soncino e lì rimase sino al termine dei suoi giorni. I tormentati primi anni di sacerdozio, segnati dalla guerra e da continui traslochi, non impedirono tuttavia a don Battista di esercitare la sua passione compositiva come attestano i luoghi e le date apposti sui numerosi brani musicali scritti in quegli anni: mottetti, inni, messe solenni in italiano e in latino, armonizzazioni, arrangiamenti, brani per organo e per pianoforte. Una lunga attività musicale, mai disgiunta dalla sua missione di prete: si può dire che l’una e l’altra fossero parte della medesima vocazione a servire il prossimo, per vie diverse ma parallele. E fra il prossimo che incontrava, don Battista amava in modo particolare i piccoli. Aveva sempre riservato un po’ del suo tempo all’asilo: le affezionatissime Suore della Sacra Famiglia lo ricordano in mezzo ai bambini ad insegnare semplici canzoncine ancora pochi giorni prima della fatale caduta nella sua chiesa. In questo banale incidente don Battista riportò la frattura del femore. Ebbe inizio il suo breve calvario e a poche settimane dall’intervento don Battista si spense nella Casa di Riposo di Castelleone. Era domenica 4 febbraio 2001. La cerimonia funebre fu officiata dal vescovo Giulio Nicolini nella Pieve di Soncino, lo stesso luogo dove don Battista fu battezzato, cresimato e ordinato sacerdote. Le spoglie di don Battista Restelli riposano nel cimitero di Soncino, nella cappella dei Sacerdoti. ( testo di Angelo Losi)

La sua musica, scritta in prevalenza per i cori conosciuti durante il suo itinerante ministero sacerdotale, è espressione di grande maestria. Non una nota fuori posto, originale nell’ispirazione e sapiente nella scrittura. Anche quando scrive per piccoli organici e, soprattutto, per esecutori modesti, don Battista non è mai scontato, offre sempre spunti insoliti, motivati da un’interpretazione personale del testo sacro e comunque incanalati in uno stile rigoroso. Sorprende, poi, in alcuni casi, l’impiego di un cromatismo veramente audace, condotto con mano decisa e sicura. Battista Restelli, come don Dante Caifa e don Antonio Concesa, rappresentano quella schiera di musicisti la cui produzione artistica è di grande attualità, non solo per l’alto significato simbolico e spirituale della musica sacra. Avendo vissuto a contatto con la realtà musicale diocesana, essi hanno indirizzato la loro creatività non certo verso opere ambiziose e di difficile realizzazione, bensì ad un destinatario comunissimo, presente quasi ovunque nelle nostre parrocchie: la Schola Cantorum accompagnata dall’organo. (testo di don Giuseppe Ferri)

Musica per organo

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  • Fuga a 3 voci reali, su tema di Federico Caudana (1942)
  • Preludio
  • Offertorio Fantasia, (1957)

Musica corale polifonica

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  • Messa “Pastor Angelicus”, per coro a 4 v. e organo, (1944)

Brani eucaristici

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  • Vieni Gesù, per voce e organo (1945)
  • O sacrum convivium, per coro a 3 v. pari (1948)
  • Tantum ergo, per coro a 2 v. e organo (1935)
  • O salutaris Hostia, per coro a 4 v. (1962)
  • Domine non sum dignus, per coro a 2 v. pari e organo (1948)
  • Tantum ergo, per coro a 4 v. (1962)

Brani mariani

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  • Immaculata Conceptio tua, per coro a 3 v. pari e organo (1935)
  • Quanto è soave, per coro a 1 v. e organo (1942)
  • Vergin del ciel, per coro a 1 v. e organo (1941)
  • Ave Maria, per coro a 3 v. (1973)

Brani natalizi

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  • Dormi, dormi o bel Bambin, per coro a 4 v. e organo
  • Quem vidistis pastores, per coro a 4 v. e organo (1942)
  • Alla Madonna dei Campi, per coro a 1 v. e organo (1947), testo di don G.Castelli
  • Princeps gloriosissime, per coro a 2 v. e organo (1953)
  • Inno all'Immacolata, per coro a 1 v. e organo (1954)
  • Inno alla Beata Elisabetta Cerioli, per coro a 4 v. e organo (1989)

Mottetti vari

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  • Juravit Dominus, per coro a 3 v. e organo (1937)
  • Ti loderò, Signore, (dal Salmo 10) per coro a 4 v. e organo (1989)
  • Quid retribuam, (dal Salmo 116) per coro a 3 v. (1997)
  • Aspice Domine, (dal Libro di Baruc; 2,16) per coro a 3 v. e organo (1943)
  • O Padre nostro, (musica di J.S.Bach, testo tratto dalla Divina Commedia) per coro a 5 v.
  • Dolce Cuor, per coro a 4 v. (1942)
  • Unam petii, (dal Salmo 27), per coro a 3 v. e organo (1942)
  • Voglio cantare, (dal Salmo 104) per coro a 4 v. (1979)



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