Utente:ABenedetti/Valery Fokin

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Valery Fokin (2016)

Valery Vladimirovich Fokin [1] (in russo Валерий Владимирович Фокин?; Mosca, 28 Febbraio 1946) è un regista e scrittore teatrale russo. È il direttore artistico del teatro Alexandrinsky di San Pietroburgo e il presidente del Centro Meyerhold a Mosca.[2] Fokin è stato decorato con quattro titoli onorari dello stato russo.[3]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Fokin è nato a Mosca nel 1946.[3] Dopo aver terminato gli studi all'Istituto Teatrale Boris Shchukin nel 1968, anno in cui ha portato in scena la sua prima rappresentazione teatrale, Fokin ha iniziato a lavorare come regista al Teatro Sovremennik di Mosca, rimanendovi per 15 anni.[4] Durante gli anni '70 e '80, Fokin si è fatto un nome nel mondo teatrale russo dirigendo spettacoli sia in questo teatro che nel famoso teatro Yermolova.[5][6] Nel 1971 ha diretto Valentin e Valentina, un'opera teatrale scritta lo stesso anno da Mikhail Roshchin.[7][8][9] Nel 1973 invece ha diretto, sempre al Teatro Sovremmennik, le commedie An Incident with a Paginator e Twenty Minutes with an Angel. Fokin ha anche lavorato come professore al GITIS (università russa delle arti teatrali) dal 1975 al 1979 ed alla scuola teatrale di Cracovia dal 1993 al 1994.

Nel 1985, Fokin prende il controllo del Teatro drammatico "Maria Ermolova".[3] Una sua commedia del 1985, Speak!, fu il primo lavoro teatrale in Russia a prevedere la progressiva perdita di potere dell'Unione Sovietica e che la Russia sarebbe entrata in un nuovo periodo politico, segnato dalle riforme politiche ed economiche della perestrojka di Mikhail Gorbachev, introdotte nel giugno 1987.[6][10] Nel 1989, Fokin fu al centro di una feroce discussione di un attore al Teatro Yermolova, alimentato da delle recensioni negative sulla sua commedia L'idiota, tratta dal celebre romanzo di Dostoevskij. Lasciò la direzione del teatro e la Russia nel 1990, anno in cui andò a dirigere in Polonia e Svizzera

Fokin è noto per aver collaborato spesso con Vsevolod Meyerhold. Nel 1988 è diventato presidente della Commissione sull'eredità creativa dello stesso Meyerhold e nel 1991 ha fondato il Centro Meyerhold a Mosca, divenuto un'istituzione statale nel 1999.[4]

Il presidente russo Vladimir Putin, il ministro della Cultura Vladimir Medinsky e Valery Fokin (al centro).

Nel 1994, Fokin ha prodotto lo spettacolo teatrale A Hotel Room in the Town of N, basato sul romanzo di Nikolai Gogol, Le anime morte.[6] Nel 1995, ha ottenuto il plauso della critica per la sua produzione teatrale la metamorfosi al Satirikon Theatre. Lo spettacolo deriva dal romanzo di Franz Kafka del 1915, che Fokin trasformò anche in un lungometraggio nel 2002, proiettato anche ai festival di Tokyo e Mosca.[4]

Fokin è anche uno scrittore e collaboratore del settimanale russo Kultura, che ha tra i suoi altri dipendenti anche Fazil Iskander.

Stile[modifica | modifica wikitesto]

Fokin ha diretto spettacoli di artisti del calibro di Nabokov, Vampilov, Rozov e Albee.[3] È noto per il suo uso di metafore drammatica e pathos nelle sue produzioni ed egli si basa spesso su eventi o riferimenti storici toccanti della vita reale e soprattutto della sua vita personale, che riflettono una visione prevalentemente artistica del mondo e una verità spesso paradossale.[4] Fokin ha diretto spettacoli teatrali in Polonia, Ungheria, Germania, Finlandia, Grecia, Svizzera, Giappone, Francia e Stati Uniti.

Premi[modifica | modifica wikitesto]

Fokin è stato, nel corso della sua carriera, vincitore di numerosi premi tra cui, nel 1996 con l'Artista del popolo della Federazione Russa. Il 28 febbraio 2006, Fokin ha inoltre ricevuto la decorazione per il servizio a San Pietroburgo[4] e sempre nello stesso anno è diventato membro onorario del Consiglio presidenziale per la cultura e per le arti della Federazione Russa. Nel 2008 una sua produzione, The Marriage, ha ottenuto il premio Golden Mask nella categoria "Miglior Regista", mentre nel 2018 è stato insignito del Premio Europa per il Teatro per la versatilità del suo lavoro, il suo eclettismo, le sue qualità anche al di fuori del settore teatrale e la sua completa dedizione alla suddetta arte.[11]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Right pronunciation of Valery Vladimirovich Fokin, su www.rightpronunciation.com. URL consultato il 26 agosto 2020.
  2. ^ meyerhold.ru, http://meyerhold.ru/valeriy-fokin/. URL consultato il 25 agosto 2016.
  3. ^ a b c d en.alexandrinsky.ru, http://en.alexandrinsky.ru/articles/about/artistic_director.
  4. ^ a b c d e americantheatrewing.org, http://americantheatrewing.org/biography/detail/valery_fokin.
  5. ^ Law, Alma H., The Major Plays, in Volume 6 of Russian Theatre Archive and European University Studies. Series II, Routledge, 1996, p. VIII, ISBN 3-7186-5584-5.
  6. ^ a b c Freedman, John, Moscow Performances: The New Russian Theater 1991-1996, in Volume 12 of Choreography and Dance Studies, Taylor & Francis, 1997, p. XVII, ISBN 90-5702-181-1.
  7. ^ (Russian) Skatov, Nikolai, Russian Literature 20th century, in Volume 3 of Russian literature of XX century: writers, poets, playwrights, Olma Media Group, 2005, p. 227. Lingua sconosciuta: Russian (aiuto)
  8. ^ Russian Literature Triquarterly, Issue 6 (1973), Ardis, p.666
  9. ^ (Russian) Комиссаржевский, Виктор Григорьевич, Прогресс Совыет аутхорс либрарий, Progress, 1977, p. 377. Lingua sconosciuta: Russian (aiuto)
  10. ^ mars.wnec.edu, http://mars.wnec.edu/~grempel/courses/wc2/lectures/gorrev.html.
  11. ^ [1]

Categoria:Persone legate a Mosca Categoria:Persone viventi Categoria:Nati nel 1946