Tommaso Temanza

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Tommaso Temanza (Venezia, 9 marzo 1705Venezia, 14 giugno 1789) è stato un architetto, scrittore e ingegnere italiano.

La chiesa di Santa Maria Maddalena a Venezia dove sono ospitate le sue spoglie.
Padua, Chiesa di Santa Margherita (1198-1748)

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque dall'architetto Antonio e da Adriana Scalfurotto, seguì sin da giovane le orme del padre. Fu allievo a Padova del matematico Giovanni Poleni, presso il quale approfondì la matematica e l'applicazione di questa all'architettura. Collaborò anche con Giovanni Scalfurotto, di cui era nipote, presso il quale conobbe il più giovane Giovan Battista Piranesi. Fu impiegato come proto (capo architetto) della Magistratura delle acque.

L'opera[modifica | modifica wikitesto]

Studioso di Palladio, contribuì all'orientamento palladiano del primo neoclassicismo veneto. Infatti è una delle personalità chiave dell'evoluzione del linguaggio architettonico veneziano dal rococò al neoclassicismo, nonostante le poche opere portate a compimento.

Le sue opere architettoniche principali furono, a Padova la chiesetta di Santa Margherita (intorno al 1748) e la cappella privata della villa Contarini a Piazzola sul Brenta, a Venezia le chiese di Santa Maria Maddalena e di San Servolo, e il progetto della loggia di Ca' Zenobio, a Treviso.

La sua massima opera come scrittore è Vite dei più celebri architetti e scultori veneziani del 1778, indispensabile opera di consultazione per gli studiosi di storia dell'architettura veneta tra il XVI ed il XVIII secolo. Scrisse anche una famosa Vita di Andrea Palladio, 1762 e la Dissertazione sopra l'antica pianta dell'inclita città di Venezia nel duodecimo secolo, nella quale riporta e analizza quella che viene considerata la più antica pianta della città di Venezia.

Morì a Venezia nel 1789. Le sue ceneri riposano nella chiesa di Santa Maria Maddalena.

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Antica pianta dell'inclita citta di Venezia, 1781

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN35257636 · ISNI (EN0000 0000 8342 8643 · SBN SBLV144876 · BAV 495/266467 · CERL cnp00545584 · ULAN (EN500008204 · LCCN (ENn86092906 · GND (DE119037203 · BNF (FRcb122280871 (data) · CONOR.SI (SL106956131 · WorldCat Identities (ENlccn-n86092906