Tim Hetherington

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Tim Hetherington

Tim Hetherington (Liverpool, 5 dicembre 1970Misurata, 20 aprile 2011) è stato un fotografo britannico[1][2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Hetherington studiò letteratura a Oxford[3] e, nel 1996, fotogiornalismo a Cardiff, assieme a Daniel Meadows e Colin Jacobson.[4] Ottenne il suo primo impiego come tirocinante presso il The Big Issue di Londra, dove era l'unico fotografo dello staff.[4]

Spese la maggior parte dei dieci anni successivi in Africa occidentale, dove documentò gli sconvolgimenti politici ed i loro effetti sulla vita quotidiana in Liberia, Sierra Leone, Nigeria ed altre nazioni. Durante la guerra civile in Liberia del 2003, Hetherington ed il suo collega James Brabazon furono gli unici giornalisti stranieri a vivere dietro le linee ribelli, una scelta che gli valse un ordine di esecuzione da parte dell'allora presidente Charles Taylor. Realizzò le fotografie dei libri "Liberia: An Uncivil War" (2004) e "The Devil Came on Horseback" (2007).

Nel 2006, si prese una pausa dalla fotografia per lavorare come investigatore per il Security Council's Liberia Sanctions Committee delle Nazioni Unite. Nel 2007, vinse il World Press Photo of the Year 2007 grazie ad una fotografia, scattata ad un soldato statunitense in Afghanistan, realizzata per Vanity Fair.[5] Compì numerosi viaggi in Afghanistan, fra il 2007 ed il 2008, insieme allo scrittore Sebastian Junger con il quale collaborò alla realizzazione di un documentario (Restrepo - Inferno in Afghanistan, 2010) premiato come miglior documentario al Sundance Film Festival dello stesso anno.

Per un suo servizio televisivo intitolato "Afghanistan - The Other War" e trasmesso nel corso di Nightline, un programma di news e approfondimento della ABC, ricevette, nel 2008, il Rory Peck Award e successivamente, nel 2009, il premio Alfred I. duPont Award per il giornalismo televisivo[6].

Il 20 aprile 2011 morì a Misurata, teatro di combattimenti nel corso della guerra civile libica, colpito da un colpo di mortaio[7]

Libri[modifica | modifica wikitesto]

Hetherington durante una sessione fotografica a Huambo, in Angola, nel 2002.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tim Hetherington, su worldpressphoto.org, World Press Photo. URL consultato il 1º dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2011).
  2. ^ This Man is Not a Photojournalist, su pdnonline.com, 2 agosto 2009. URL consultato il 1º dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2010).
  3. ^ Biography page Archiviato il 22 aprile 2011 in Internet Archive., timhetherington.com. Retrieved 2010-11-02.
  4. ^ a b Tim Hetherington, "The Big Issue", Source. Retrieved 2010-11-01.
  5. ^ Contributing Photographer: Tim Hetherington[collegamento interrotto]". Vanity Fair. Retrieved 2010-11-02.
  6. ^ Corcoran - Tim Hetherington: Infidel, su programs.corcoran.org. URL consultato il 1º dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 18 dicembre 2010).
  7. ^ Misurata, colpiti fotoreporter. Morti Hetherington e Hondros, La Repubblica, 20 aprile 2011.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore World Press Photo of the Year Successore
Spencer Platt 2007 Anthony Suau
Controllo di autoritàVIAF (EN71124744 · ISNI (EN0000 0001 2096 3697 · Europeana agent/base/18404 · ULAN (EN500250933 · LCCN (ENno2005056142 · GND (DE1011485346 · BNE (ESXX5103205 (data) · BNF (FRcb167203969 (data) · J9U (ENHE987007446760205171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2005056142