Teodora Hatun
Theodora Hatun | |
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Moglie legale del sultano | |
In carica | estate 1346 – marzo 1362 |
Predecessore | Malhun Hatun Rabia Bala Hatun |
Successore | Kera Tamara Hatun |
Nascita | Costantinopoli, 1330 circa |
Morte | Costantinopoli, 1396 circa |
Dinastia | Cantacuzena (per nascita) Osmanidi (per matrimonio) |
Padre | Giovanni VI Cantacuzeno |
Madre | Irene Asanina |
Consorte | Orhan I |
Figli | Halil Bey |
Teodora Cantacuzena (in greco Θεοδώρα Καντακουζηνή?, anche nota come Teodora Hatun; Costantinopoli, 1330 ca. – Costantinopoli, 1396 ca.) è stata una principessa bizantina, figlia dell'imperatore Giovanni VI Cantacuzeno e seconda moglie legale del Sultano ottomano Orhan I.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Teodora era una delle tre figlie dell'Imperatore Giovanni VI Cantacuzeno e di sua moglie Irene Asanina. Lo storico Niceforo Gregorio erroneamente la chiama "Maria" in un passaggio.[1] Nel gennaio del 1346, per consolidare l'alleanza di suo padre con il nascente Beilicato ottomano e prevenire che dessero il loro aiuto all'Imperatrice-reggente Anna di Savoia durante la guerra civile, Teodora fu promessa in sposa al sovrano ottomano Orhan I.[2]
Il matrimonio ebbe luogo nell'estate dello stesso anno e fu un evento senza precedenti, dal momento che vedeva una legittima principessa cristiana unirsi in un regolare matrimonio a un sovrano mussulmano, tuttavia l'unione non fu contestata da nessuna autorità religiosa, né cristiana né islamica. I suoi genitori e le sue sorelle la scortarono a Selymbria, dove i rappresentanti di Orhan, incluso i dignitari della sua corte ed un reggimento di cavalleria, arrivarono su una flotta di 30 navi. La cerimonia ebbe luogo a Selymbria, dove gli inviati di Orhan la ricevettero e la scortarono nelle terre ottomane in Bitinia, attraversando il Mar di Marmara, dove il matrimonio ebbe luogo.[3]
Teodora rimase cristiana dopo il matrimonio, e fu attivamente a supporto dei cristiani che vivevano sotto il governo ottomano, oltre a impegnarsi perché gli apostati cristiani convertiti all'Islam tornassero alla loro religione originale.[1][4] Nel 1347 diede alla luce il suo unico figlio, Halil Bey, che fu catturato dai pirati genovesi quando era ancora un bambino. L'imperatore bizantino Giovanni V Paleologo fu determinante nel suo rilascio. In seguito, Halil sposò Irene, una figlia di Giovanni V Paleologo e Elena Cantacuzena.
Ad eccezione di un soggiorno di tre giorni a Costantinopoli nel febbraio del 1347, durante i festeggiamenti della vittoria di suo padre nella guerra civile,[5] Teodora rimase alla corte ottomana fino alla morte di Orhan nel 1362. A quel punto, a salire al trono fu Murad I, figlio di Orhan e di una concubina, Nilüfer Hatun, il quale ordinò immediatamente di giustiziare Halil. Dopo ciò, apparentemente ritornò a Costantinopoli, dove visse la sorella, l'imperatrice Elena, nel palazzo.[1][6] L'ultima cosa che si conosce su di lei è che fu imprigionata a Galata durante il breve regno di Andronico IV Paleologo tra il 1379-81.[1]
Discendenza[modifica | modifica wikitesto]
Da Orhan, ebbe un figlio:
- Halil Bey (1347 - 1362). Il minore dei figli di Orhan, sposò sua cugina materna, la principessa bizantina Irene Paleologa, ed ebbe due figli. Morì giustiziato per mano del suo fratellastro Murad I.
Nella cultura popolare[modifica | modifica wikitesto]
- Teodora è la protagonista del romanzo Adora, di Beatrice Small, pubblicato nel 1980.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c d PLP, 10940. <Καντακουζηνὴ> Θεοδώρα.
- ^ Nicol 1996, pp.76-77.
- ^ Nicol 1996, pp. 77-78.
- ^ Nicol 1996, p.78.
- ^ Nicol 1996, p.89.
- ^ Nicol 1996, pp. 146, 179.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Donald MacGillivray Nicol, The Reluctant Emperor: A Biography of John Cantacuzene, Byzantine Emperor and Monk, C.1295-1383, Cambridge University Press, 1996, ISBN 978-0-521-52201-4.
- (DE) Erich Trapp, Rainer Walther, Hans-Veit Beyer e Katja Sturm-Schnabl, Prosopographisches Lexikon der Palaiologenzeit, Vol. 5, Vienna, Verlag der Österreichischen Akademie der Wissenschaften, 1981, ISBN 3-7001-3003-1.