Amphiuma tridactylum

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Anfiuma tridattilo
Amphiuma tridactylum nell'acquario di Kyoto.
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
InfraphylumGnathostomata
SuperclasseTetrapoda
ClasseAmphibia
SottoclasseLissamphibia
OrdineCaudata
SottordineSalamandroidea
FamigliaAmphiumidae
GenereAmphiuma
SpecieA. tridactylum
Nomenclatura binomiale
Amphiuma tridactylum
Cuvier, 1827
Sinonimi

Syren quadrapeda
Freeman & Custis, 1807
Muraenopsis tridactyla
Fitzinger, 1843
Amphiuma tridactyla
Boulenger, 1882
Amphiuma means tridactylum
Goin, 1938
Amphiuma tridactylum
Baker, 1947

L'Anfiuma tridattilo (Amphiuma tridactylum Cuvier, 1827) è una grande salamandra della famiglia Amphiumidae, presente negli Stati Uniti centro-meridionali.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il corpo di A. tridactilum è lungo, grigio scuro, nero oppure bruno nella zona dorsale e grigio chiaro in quella ventrale; la coda è appiattita ai lati ed il corpo arriva a misurare 110 cm di lunghezza. Possiede tre dita sulle quattro piccole piccole zampe residuali. Gli occhi sono piccoli e senza palpebre.[senza fonte]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

A. tridactylum è presente negli Stati Uniti d'America. Nello specifico, la si trova nell'est del Texas, nel sud-est dell'Oklahoma, in Louisiana, Arkansas, nel Mississippi, in Alabama, nell'ovest del Tennessee, nell'ovest del Kentucky e nel Missouri meridionale.[1]

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Vive in fossati, paludi, corsi d'acqua e stagni, e nei periodi di siccità può sopravvivere nascosta nel fango. Come le altre specie Amphiuma, è attiva soprattutto di notte e la dieta è carnivora; si nutre di vermi e gamberi. Il suo morso è doloroso. La stagione riproduttiva avviene inverno e primavera.[senza fonte]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Geoffrey Hammerson 2004, Amphiuma tridactylum, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 15 dicembre 2014.
  2. ^ (EN) Frost D.R. et al., Amphiuma tridactylum, in Amphibian Species of the World: an Online Reference. Version 6.0, New York, American Museum of Natural History, 2014. URL consultato il 14 dicembre 2014.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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