Suillus granulatus

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Suillus granulatus
Suillus granulatus
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Basidiomycetes
Ordine Boletales
Famiglia Suillaceae
Genere Suillus
Specie S. granulatus
Nomenclatura binomiale
Suillus granulatus
(\L.) Roussel
Sinonimi
  • Vedi testo.
Nomi comuni

Boleto granulato, Pinarolo

Suillus granulatus
Caratteristiche morfologiche
Cappello
convesso
Imenio
Lamelle
adnate
Sporata
marrone
Velo
nudo
Carne
immutabile
Ecologia
Commestibilità
commestibile

Suillus granulatus (L.) Roussel, in Sipp. & Snell, Fl. Calvados, Edn 2 1: 34 (1796).

Il Suillus granulatus, comunemente chiamato Pinarolo o Pinarello, è un fungo edule appartenente alla famiglia delle Suillaceae.

Descrizione della specie[modifica | modifica wikitesto]

Cappello[modifica | modifica wikitesto]

4–12 cm di diametro, carnoso, convesso, poi aperto

cuticola
totalmente separabile, eccedente, vischiosa con l'umido, colore ruggine o bruno-giallastro

Pori[modifica | modifica wikitesto]

Piccoli e tondi, poi angolosi, gialli, secernono goccioline di lattice di colore giallino.

Tubuli[modifica | modifica wikitesto]

Lunghi fino a 10 mm, immutabili, adnati, gialli o giallastri.

Gambo[modifica | modifica wikitesto]

4-9 x 1-2,5 cm, cilindrico, sodo, quasi sempre regolare, lievemente allargato alla base, giallo-limone con sfumature vinose verso la base, finemente punteggiato da granulazioni bianco-giallastre verso la parte alta.

Carne[modifica | modifica wikitesto]

Tenera, giallo-limone, bianco-giallastra, immutabile al taglio.

Odore
lievemente fenolico.
Sapore
gradevole, dolciastro.

Spore[modifica | modifica wikitesto]

7,8-9 x 2,8-3,5 µm, fusiformi, lisce, bruno-ocra in massa.

Habitat[modifica | modifica wikitesto]

Cresce dall'inizio dell'estate all'autunno, nei boschi di pino.

Commestibilità[modifica | modifica wikitesto]

Commestibilità buona, ma si consiglia di asportare la cuticola dal cappello prima dell'uso, in quanto spesso risulta "lassativa" (e non velenosa, come erroneamente riportato in alcuni testi).

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Dal latino granulatus, granulato, per la punteggiatura che presenta sul gambo.

Sinonimi e binomi obsoleti[modifica | modifica wikitesto]

Esemplare in sezione
  • Boletus granulatus L., Species Plantarum: 1177 (1753)
  • Boletus granulatus var. lactifluus (Pers.) J. Blum, Bull. trimest. Soc. mycol. Fr. 81: 484 (1965)
  • Boletus lactifluus (Pers.) J. Blum, Bull. trimest. Soc. mycol. Fr. 85: 43 (1969)
  • Boletus lactifluus Sowerby, Coloured figures of English Fungi or Mushrooms (London) 3: tab. 420 (top) (1809)
  • Boletus lactifluus With., Bot. arr. veg. Gr. Brit. 4: 320 (1796)
  • Ixocomus granulatus (L.) Quél., Flore mycologique de la France et des pays limitrophes (Paris): 412 (1888)
  • Leccinum lactifluum (With.) Gray, A Natural Arrangement of British Plants (London) 1: 647 (1821)
  • Suillus lactifluus (With.) A.H. Sm. & Thiers, Michigan Bot. 7: 16 (1968)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Micologia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di micologia