Sturnira magna
Sturnira magna (de la Torre, 1966) è un pipistrello della famiglia dei Fillostomidi diffuso nell'America meridionale.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Dimensioni
[modifica | modifica wikitesto]Pipistrello di medie dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 69 e 90 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 58,4 e 61,6 mm, la lunghezza del piede tra 14 e 21 mm, la lunghezza delle orecchie tra 19 e 25 mm e un peso fino a 67 g.[3]
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]La pelliccia è con i singoli peli di quattro colori. Le parti dorsali variano dal giallo-brunastro al bruno-grigiastro con la base dei peli bianco-grigiastra o giallastra, mentre le parti ventrali sono gialle, marroni o grigie. Il muso è corto e largo. La foglia nasale è marrone scura o bruno-nerastra, ben sviluppata e lanceolata, con la porzione anteriore saldata al labbro superiore. Le orecchie sono marroni scure o bruno-nerastre, corte, triangolari, con l'estremità arrotondata ed ampiamente separate. Il trago è corto ed affusolato. Le membrane alari sono marroni scure o bruno-nerastre e attaccate posteriormente sulle caviglie. I piedi sono ricoperti di peli. È privo di coda, mentre l'uropatagio è ridotto ad una frangia di peli lungo la parte interna degli arti inferiori. Il calcar è corto. Il cariotipo è 2n=30 FNa=56.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutre di frutta, particolarmente di Solanaceae.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Femmine gravide sono state catturate nei mesi di novembre, dicembre, febbraio e maggio.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è diffusa in Colombia, Ecuador orientale, Perù, Brasile, Bolivia centro-occidentale e nello stato brasiliano di Acre.
Vive nelle foreste tropicali sempreverdi, foreste montane e di pianura fino a 2.300 metri di altitudine.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN Red List, considerato il vasto areale e la popolazione presumibilmente numerosa, classifica S.magna come specie a rischio minimo (Least Concern)).[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Pacheco, V., Aguirre, L. & Mantilla, H. 2008, Sturnira magna, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Sturnira magna, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Tirira, 2007.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Diego S. Tirira, Mamíferos del Ecuador: Guía de campo, Ediciones Murciélago Blanco, 2007. ISBN 9789978446515
- Alfred L. Gardner, Mammals of South America, Volume 1: Marsupials, Xenarthrans, Shrews, and Bats, University Of Chicago Press, 2008. ISBN 9780226282404
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikispecies contiene informazioni su Sturnira magna