Strychnos nux-vomica

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Noce vomica
Strychnos nux-vomica
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi
(clade) Lamiidi
Ordine Gentianales
Famiglia Loganiaceae
Genere Strychnos
Specie S. nux-vomica
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Gentianales
Famiglia Loganiaceae
Genere Strychnos
Specie S. nux-vomica
Nomenclatura binomiale
Strychnos nux-vomica
L., 1753

La noce vomica o albero della stricnina (Strychnos nux-vomicaL., 1753) è un albero della famiglia delle Loganiacee, diffuso nel subcontinente indiano e nel sud-est asiatico.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il frutto è una bacca arancione, di dimensioni simili ad un pomo, con polpa biancastra in cui sono inseriti dai tre agli otto semi discoidi.[senza fonte]

Proprietà[modifica | modifica wikitesto]

I semi contengono:[senza fonte]

Questi ultimi due rappresentano i principi attivi essenziali.

La stricnina agisce sul midollo spinale e ostacola le connessioni e le regolazioni tra i nervi motori e i nervi sensitivi, aumentando l'eccitabilità dei neuroni accorcia il periodo di latenza che fa seguito ad un'eccitazione.

Utilizzo in omeopatia[modifica | modifica wikitesto]

Le pratiche descritte non sono accettate dalla medicina, non sono state sottoposte a verifiche sperimentali condotte con metodo scientifico o non le hanno superate. Potrebbero pertanto essere inefficaci o dannose per la salute. Le informazioni hanno solo fine illustrativo. Wikipedia non dà consigli medici: leggi le avvertenze.

Il rimedio omeopatico Nux vomica si prepara utilizzando il seme della Strychnos nux-vomica. I semi hanno una forma a mezzotondo e si ricavano all'interno di un piccolo guscio duro del frutto. Il preparato viene ottenuto dall'essiccazione dei semi maturi e successiva macerazione nell'alcool. I componenti chimici che vengono sfruttati sono la stricnina e la brucina. Questi contengono sostanze attive che provocano nell'essere umano spiccata ipersensibilità e irritabilità, così come crampi muscolari, debolezza e paralisi.

L'utilizzo della nux vomica in omeopatia è basato, come per tutti gli altri rimedi, sulla teoria scientificamente indimostrata di Hahnemann, secondo la quale le sostanze dei composti diluite in bassissime concentrazioni avrebbero ipotetici effetti terapeutici. Trattandosi di sostanze estremamente tossiche, l'assunzione dei preparati derivati da tali sostanze deve avvenire sotto controllo medico.

La nux vomica in omeopatia viene tradizionalmente proposta per disturbi legati alla sfera della sensibilità:

  • sindromi nervose, iperreflessia generale, iperestesia in genere
  • insonnia
  • cefalee ed emicranie
  • ipertensione
  • ritenzione urinaria
  • abuso di caffè, alcool, tabacco
  • sedentarietà
  • affaticamento

Non esiste alcuna prova scientifica o clinica di efficacia reale di tali rimedi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Strychnos nux-vomica, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 19 dicembre 2023.

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