Stetsonia coryne
Stetsonia coryne | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
Ordine | Caryophyllales |
Famiglia | Cactaceae |
Sottofamiglia | Cactoideae |
Tribù | Cereeae |
Sottotribù | Rebutiinae |
Genere | Stetsonia Britton & Rose |
Specie | S. coryne |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Caryophyllales |
Famiglia | Cactaceae |
Genere | Stetsonia |
Specie | S. coryne |
Nomenclatura binomiale | |
Stetsonia coryne (C.F.Först.) Britton & Rose, 1920 | |
Sinonimi | |
Cereus chacoanus |
Stetsonia coryne (C.F.Först.) Britton & Rose è una pianta succulenta della famiglia delle Cactaceae, originaria della regione sudamericana del Gran Chaco. È l'unica specie nota del genere Stetsonia.[1][2]
Il nome del genere è un omaggio al giurista statunitense Francis Lynde Stetson (1846 – 1920).
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La pianta è di forma ovale allungata con delle costolature laterali molto evidenziate da cui spuntano areole di spine che possono raggiungere anche la lunghezza di 3 cm, mentre la spina centrale, molto robusta e dura, è posta sulla cima della pianta e arriva a raggiungere i 10 cm; i suoi fiori sbocciano solo di notte e sono di colore bianco.
Coltivazione
[modifica | modifica wikitesto]La coltivazione della Stetsonia richiede un terreno poroso e permeabile misto a sabbia grossolana in modo da permettere un buon drenaggio. Le innaffiature dovranno essere regolari durante la primavera e l'estate, ma sospese durante l'inverno e la temperatura non dovrà essere inferiore ai 7 °C.
La riproduzione avviene per seme in terra fine e sabbiosa mantenuta umida ed a una temperatura di circa 21 °C fino a quando il seme non sia germogliato.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Oakley, L. & Pin, A. 2017, Stetsonia coryne, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 20 marzo 2022.
- ^ (EN) Stetsonia coryne, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 20 marzo 2022.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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