Stabilizzante dell'umore
In farmacologia gli stabilizzanti dell'umore sono dei farmaci, appartenenti alla categoria degli psicofarmaci, adibiti al controllo dell'umore in diverse sindromi psichiatriche quali il disturbo bipolare, il disturbo schizoaffettivo e il disturbo borderline di personalità. Alcuni di essi sono anche anticonvulsivanti utilizzati nella cura dell'epilessia.
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1949, l'australiano John Cade ha scoperto che i sali di litio sono in grado di controllare la mania, riducendo la frequenza e la gravità degli episodi maniacali. Questo ha introdotto l'ormai popolare carbonato di litio al pubblico, oltre ad essere il primo stabilizzatore dell'umore che sia stato approvato dalla statunitense Food and Drug Administration. Oltre al litio, diversi anticonvulsivanti e antipsicotici atipici hanno attività di stabilizzatori dell'umore. Il loro meccanismo non è tuttavia ben compreso.
Alcuni stabilizzatori dell'umore:
- Carbonato di litio (CarboLithium), primo e tipico stabilizzatore dell'umore
- Carbamazepina (Tegretol), anticonvulsivante e stabilizzatore dell'umore
- Oxcarbazepina (Tolep), anticonvulsivante e stabilizzatore dell'umore
- Acido valproico e sali dell'acido valproico (Depakin), anticonvulsivante e stabilizzatore dell'umore
- Lamotrigina, anticonvulsivante atipico e stabilizzatore dell'umore
- Gabapentin, anticonvulsivante atipico e stabilizzatore dell'umore
- Pregabalin, anticonvulsivante atipico e stabilizzatore dell'umore
- Topiramato, GABA recettore anticonvulsivante correlato e umore-stabilizzante
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