Sphaeronycteris toxophyllum

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Sphaeronycteris toxophyllum
Stato di conservazione
Dati insufficienti[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Laurasiatheria
Ordine Chiroptera
Famiglia Phyllostomidae
Sottofamiglia Stenodermatinae
Tribù Stenodermatini
Genere Sphaeronycteris
Peters, 1882
Specie S.toxophyllum
Nomenclatura binomiale
Sphaeronycteris toxophyllum
Peters, 1882
Areale

Sphaeronycteris toxophyllum (Peters, 1882) è un pipistrello della famiglia dei Fillostomidi, unica specie del genere Sphaeronycteris (Peters, 1882), diffuso nell'America meridionale.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Pipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 52 e 63 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 36 e 42 mm, la lunghezza del piede tra 11 e 14 mm, la lunghezza delle orecchie tra 13 e 17 mm e un peso fino a 18 g.[3]

Caratteristiche craniche e dentarie[modifica | modifica wikitesto]

Il cranio ha un rostro estremamente accorciato e largo, con le ossa nasali e mascellari rivolte all'insù, con le narici situate alla base del cranio. I margini anteriori delle orbite sono ben sviluppati. I denti sono simili a quelli del genere Ametrida. Gli incisivi interni superiori sono allungati e circa il doppio di quelli più esterni. Il terzo molare superiore è spesso mancante.

Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:

2-3 2 1 2 2 1 2 2-3
3 2 1 2 2 1 2 3
Totale: 30-32
1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari;

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è lunga. Le parti dorsali variano dal bruno cannella al marrone scuro, con dei riflessi grigiastri e i singoli peli bianchi nella parte centrale. La parte anteriore del corpo è più chiara. Le parti ventrali variano dal bianco-brunastro al grigiastro. Una macchia bianca è presente su ogni spalla, mentre un'altra è situata sotto ogni orecchio. La faccia è corta e larga, gli occhi sono grandi, sporgenti e bruno-dorati. Sul muso è presente una foglia nasale a forma di U rovesciata connessa ad una escrescenza carnosa posto dietro di essa e che si estende dai due angoli interni degli occhi. Nelle femmine tale formazione è ridotta. Le orecchie sono triangolari, gialle alla base e brunastre in punta. Il trago è sottile, giallo e con due proiezioni laterali. Sui lati della foglia nasale sono presenti tre papille, ognuna supportata da una vibrissa. Lungo il collo è presente una caratteristica piega cutanea, che viene sollevata sul muso quando l'animale è a riposo. Nelle femmine è più piccola. Le membrane alari sono grigio-brunastre scure. È privo di coda mentre l'uropatagio è corto, con il margine libero a forma di V e ricoperto di peli. Il calcar è più corto dell'arto inferiore. Il cariotipo è 2n=28 FN=52.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Si rifugia tra la vegetazione o nelle cavità del suolo singolarmente o in coppie.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre della polpa della frutta.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Una femmina gravida è stata catturata in Bolivia durante il mese di ottobre.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nell'America meridionale, dalla Colombia centrale e orientale, attraverso il Venezuela, Ecuador e Perù orientali, Brasile occidentale fino alla Bolivia settentrionale.

Vive in foreste sempreverdi tropicali fino a 2.000 metri di altitudine. Si trova anche in habitat secondari. Tollera la presenza umana.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato che questa specie è naturalmente rara e ci sono poche informazioni su di essa, classifica S.toxophyllum come specie con dati insufficienti (DD).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Tavares, V. & Lewis, D. 2008, Sphaeronycteris toxophyllum, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Sphaeronycteris toxophyllum, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Angulo & Al., 2008.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ronald M. Novak, Walker's Mammals of the World, 6th edition, Johns Hopkins University Press, 1999. ISBN 9780801857898
  • S.Rubi Angulo, Jhony A.Rios & M.Monica Diaz, Sphaeronycteris toxophyllum (PDF), in Mammalian Species, n. 814, 2008 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2012).

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