Marsilio da Carrara

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Disambiguazione – Se stai cercando il condottiero italiano del XV secolo, vedi Marsilio da Carrara di Francesco Novello.
Marsilio da Carrara
Ritratto di Marsilius carrariensium princeps dalle Cronache di Norimberga
Signore di Padova
Stemma
Stemma
In carica23 novembre 1324 –
21 marzo 1338
(dal 1328 al 1337 come vicario di Cangrande della Scala)
Investitura25 luglio 1318
PredecessoreGiacomo I
SuccessoreUbertino
Altri titoliPrincipe
NascitaPadova, 1294
MortePadova, 21 marzo 1338
Luogo di sepolturaAbbazia di Santo Stefano
Dinastiada Carrara
PadrePietro detto Parenzano
MadreEmidia (Fieschi?)
ConiugiBartolomea Scrovegni
Beatrice da Correggio
FigliGiacoma
Cunizza
Donella
Isabella (tutte figlie naturali)
ReligioneCattolicesimo
Signori di Padova
Da Carrara

Giacomo I
Figli
  • Taddea
  • Milone
  • Parenzano, naturale
  • Guglielmo, naturale
Marsilio
Figli
  • Giacoma, naturale
  • Cunizza, naturale
  • Donella, naturale
  • Isabella, naturale
Ubertino
Figli
  • Gentile, naturale.
Marsilietto
Figli
  • Lieta
Giacomo II
Jacopino
Figli
  • Jacopo
Francesco I
Figli
  • Francesco II
  • Carrarese
  • Cecilia
  • Caterina
  • Conte, naturale
  • Stefano, naturale
  • Andrea, naturale
  • Rodolfo, naturale
  • Servio, naturale
  • Ugolino, naturale
  • Jacopo, naturale
  • Pietro, naturale
Francesco II
Figli
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Marsilio da Carrara (Padova, 1294Padova, 21 marzo 1338) fu il secondo signore di Padova dal 1324 al 1328 e una seconda volta dal 1337 al 1338 mantenendo comunque il potere sulla città tra il 1328 e il 1337 come vicario di Cangrande della Scala.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma carrarese sormontato dall'elmo col cimiero di Marsilio

Marsilio nacque a Padova verso il 1294 da Pietro (detto Perenzano) fratello di Giacomo I, primo signore di Padova. La madre era Emidia, forse dei Fieschi.

Dopo la morte dello zio (1324), Marsilio gli succedette come Signore di Padova, anche se solo come rappresentante di Enrico, duca di Carinzia.

Nel 1328 cedette il potere a Cangrande, ma mantenne il titolo di vicario continuando a governare la città.

Dopo la morte di Cangrande, nel 1337 si accordò con i fiorentini e con i veneziani che lottavano contro gli Scaligeri e poté così rientrare in possesso pieno della Signoria.

Dopo aver rafforzato le mura di Padova e fatto costruire un tratto completamente nuovo e dopo aver posto sotto assedio Monselice, dove le truppe scaligere si erano asserragliate per l'ultima difesa delle terre padovane, Marsilio, già gravemente ammalato, fece nominare dal Consiglio padovano il cugino Ubertino come suo successore (10 marzo 1338) per spirare poi il 21 marzo 1338 a Padova.

L'arca marmorea di Marsilio all'interno dell'Abbazia di Santo Stefano

Dopo la morte il corpo fu trasportato presso l'Abbazia di Santo Stefano e deposto nell'arca marmorea ancora affissa alla parete settentrionale della chiesa abbaziale.

Insegne[modifica | modifica wikitesto]

All'insegna dei da Carrara Marsilio aggiunse quella del suo personale cimiero, un leopardo maculato e banda bianca ricamata con ruote rosse alternate a code di ermellino.

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Marsilio sposò in prime nozze Bartolomea (?-1333) di Manfredo Scrovegni (fratello di Enrico) e in seconde nozze nel 1334 Beatrice da Correggio, figlia di Guido, ma da nessuno dei matrimoni nacquero figli.[1] Marsilio ebbe quattro figlie naturali.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pompeo Litta, Famiglie celebri d'Italia. Carraresi di Padova, Torino, 1835.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Pompeo Litta, Famiglie celebri d'Italia. Carraresi di Padova, Torino, 1835. ISBN non esistente.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Signore di Padova Successore
Giacomo I da Carrara 22/23 novembre 1324 - 21 marzo 1338 Ubertino da Carrara