Trattato per la proibizione delle armi nucleari: differenze tra le versioni
Inseriti riferimenti ai resoconti stenografici dei dibattiti parlamentari al Senato e alla Camera relativi al trattato |
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|Data firma = 9 luglio 2017 |
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|Data efficacia = non in vigore, prevista 25 dicembre 2017, 90 giorni 90 giorni dopo il deposito del cinquantesimo |
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strumento di ratifica previsto per il 26 settembre 2017 |
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⚫ | Il '''Trattato per la proibizione delle armi nucleari''', o il '''Trattato per la Proscrizione delle Armi Nucleari''' o '''Trattato per la messa al bando delle armi nucleari''', è il primo accordo internazionale legalmente vincolante per la completa proibizione delle armi nucleari, rendendole illegali, in un percorso verso la loro completa eliminazione. È stato approvato il 7 luglio 2017 ed entrerà in vigore entro 90 giorni, con la ratifica di almeno 50 stati.<ref name="trattato">{{Cite web|url=https://www.avvenire.it/c/mondo/Documents/trattato%20ITA.pdf|title=Traduzione italiana del trattato a cura della Campagna Senzatomica e Rete Italiana Disarmo|website=www.un.org|language=IT|accessdate=25 Luglio 2017}}</ref> |
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⚫ | Secondo le istruzioni dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottate nel dicembre 2016,<ref>[http://www.icanw.org/campaign-news/un-general-assembly-approves-historic-resolution/ UN General Assembly approves historic resolution], ICAN, 23 December 2016</ref> i negoziati per il trattato sono iniziati presso le Nazioni Unite a New York nel marzo 2017 e sono proseguiti dal 15 giugno al 7 luglio 2017. |
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⚫ | Il '''Trattato per la proibizione delle armi nucleari''', o il '''Trattato |
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⚫ | Secondo le istruzioni dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottate nel |
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I paesi che hanno partecipato accreditati sono 129, 7 le organizzazioni internazionali tra le quali l'Unione Europea e la Croce Rossa Internazionale, numerose le organizzazioni non governative. Alla votazione sul testo finale del trattato hanno partecipato 124 paesi, con 122 voti a favore, 1 voto di astensione (Singapore) e un voto contrario (Olanda). |
I paesi che hanno partecipato accreditati sono 129, 7 le organizzazioni internazionali tra le quali l'Unione Europea e la Croce Rossa Internazionale, numerose le organizzazioni non governative. Alla votazione sul testo finale del trattato hanno partecipato 124 paesi, con 122 voti a favore, 1 voto di astensione (Singapore) e un voto contrario (Olanda). |
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Dei 195 potenziali partecipanti (193 membri dell'ONU, più lo Stato Vaticano e la Palestina) 66 non hanno partecipato formalmente ai negoziati. Tra questi si distinguono tutti gli stati con armi nucleari (Stati Uniti, Russia, Regno Unito, Francia, Cina, Israele, India, Pakistan e Corea del Nord) e gli stati parte di alleanze militari che includono la deterrenza nucleare quali gli |
Dei 195 potenziali partecipanti (193 membri dell'ONU, più lo Stato Vaticano e la Palestina) 66 non hanno partecipato formalmente ai negoziati. Tra questi si distinguono tutti gli stati con armi nucleari (Stati Uniti, Russia, Regno Unito, Francia, Cina, Israele, India, Pakistan e Corea del Nord) e gli stati parte di alleanze militari che includono la deterrenza nucleare quali gli Stati della NATO (ad eccezione dell'Olanda), la Corea del Sud, il Giappone, l'Australia. <ref name="UNTextAndVote">{{Cite web|url=https://www.un.org/disarmament/ptnw/index.html|title=United Nations Conference to Negotiate a Legally Binding Instrument to Prohibit Nuclear Weapons, Leading Towards their Total Elimination, 27 April to 22 May 2015|website=www.un.org|language=EN|accessdate=7 July 2017}}</ref> |
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In Italia il dibattito politico a seguito dell'approvazione del trattato si è svolto al Senato, il 18 luglio 2017<ref>{{Cita web|url=http://www.senato.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:senato.repubblica;assemblea:resoconto:17.legislatura;860|titolo=Senato della Repubblica - Risolutore di URN|sito=www.senato.it|accesso=2017-07-25}}</ref>, e alla Camera, il 24 luglio 2017.<ref>{{Cita web|url=http://www.camera.it/leg17/410?idSeduta=0840&tipo=stenografico#sed0840.stenografico.tit00050|titolo=Camera.it - XVII Legislatura - Lavori - Resoconti Assemblea - Dettaglio sedute|sito=www.camera.it|lingua=it|accesso=2017-07-25}}</ref> |
In Italia il dibattito politico a seguito dell'approvazione del trattato si è svolto al Senato, il 18 luglio 2017<ref>{{Cita web|url=http://www.senato.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:senato.repubblica;assemblea:resoconto:17.legislatura;860|titolo=Senato della Repubblica - Risolutore di URN|sito=www.senato.it|accesso=2017-07-25}}</ref>, e alla Camera, il 24 luglio 2017.<ref>{{Cita web|url=http://www.camera.it/leg17/410?idSeduta=0840&tipo=stenografico#sed0840.stenografico.tit00050|titolo=Camera.it - XVII Legislatura - Lavori - Resoconti Assemblea - Dettaglio sedute|sito=www.camera.it|lingua=it|accesso=2017-07-25}}</ref> |
Versione delle 22:01, 25 lug 2017
Il Trattato per la proibizione delle armi nucleari, o il Trattato per la Proscrizione delle Armi Nucleari o Trattato per la messa al bando delle armi nucleari, è il primo accordo internazionale legalmente vincolante per la completa proibizione delle armi nucleari, rendendole illegali, in un percorso verso la loro completa eliminazione. È stato approvato il 7 luglio 2017 ed entrerà in vigore entro 90 giorni, con la ratifica di almeno 50 stati.[1]
Secondo le istruzioni dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottate nel dicembre 2016,[2] i negoziati per il trattato sono iniziati presso le Nazioni Unite a New York nel marzo 2017 e sono proseguiti dal 15 giugno al 7 luglio 2017.
I paesi che hanno partecipato accreditati sono 129, 7 le organizzazioni internazionali tra le quali l'Unione Europea e la Croce Rossa Internazionale, numerose le organizzazioni non governative. Alla votazione sul testo finale del trattato hanno partecipato 124 paesi, con 122 voti a favore, 1 voto di astensione (Singapore) e un voto contrario (Olanda).
Dei 195 potenziali partecipanti (193 membri dell'ONU, più lo Stato Vaticano e la Palestina) 66 non hanno partecipato formalmente ai negoziati. Tra questi si distinguono tutti gli stati con armi nucleari (Stati Uniti, Russia, Regno Unito, Francia, Cina, Israele, India, Pakistan e Corea del Nord) e gli stati parte di alleanze militari che includono la deterrenza nucleare quali gli Stati della NATO (ad eccezione dell'Olanda), la Corea del Sud, il Giappone, l'Australia. [3]
In Italia il dibattito politico a seguito dell'approvazione del trattato si è svolto al Senato, il 18 luglio 2017[4], e alla Camera, il 24 luglio 2017.[5]
Voci correlate
References
- ^ Traduzione italiana del trattato a cura della Campagna Senzatomica e Rete Italiana Disarmo (PDF), su avvenire.it. URL consultato il 25 Luglio 2017.
- ^ UN General Assembly approves historic resolution, ICAN, 23 December 2016
- ^ (EN) United Nations Conference to Negotiate a Legally Binding Instrument to Prohibit Nuclear Weapons, Leading Towards their Total Elimination, 27 April to 22 May 2015, su un.org. URL consultato il 7 July 2017.
- ^ Senato della Repubblica - Risolutore di URN, su www.senato.it. URL consultato il 25 luglio 2017.
- ^ Camera.it - XVII Legislatura - Lavori - Resoconti Assemblea - Dettaglio sedute, su www.camera.it. URL consultato il 25 luglio 2017.