Governatorato di Roma: differenze tra le versioni
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Era chiamato '''Governatore di Roma''' durante il [[fascismo]], il [[podestà]] della capitale, [[Roma]]. Il '''Governatorato''' aveva sede principale in [[Palazzo Senatorio|Campidoglio]] e altri uffici nel [[Palazzo Caffarelli al Campidoglio|palazzo Caffarelli]] <ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/campidoglio_(Enciclopedia-Italiana)/ Enciclopedia Italiana]</ref>. |
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Al governatore, oltre a tutti i poteri spettanti negli altri comuni al [[podestà]], potevano essere deferite, tramite decreto reale su proposta del Ministro dell’interno di concerto con quello delle finanze e sentito il Consiglio di Stato, talune funzioni che, svolte nella sua circoscrizione, rientravano nella competenza dell’amministrazione dello Stato o della provincia. Il primo Governatore, [[Filippo Cremonesi]], già sindaco e commissario straordinario del Comune di Roma, si insediò il 31 dicembre 1925. La legge 6 dicembre [[1928]] n. 2702 diede al Governatorato l’organizzazione definitiva. |
Al governatore, oltre a tutti i poteri spettanti negli altri comuni al [[podestà]], potevano essere deferite, tramite decreto reale su proposta del Ministro dell’interno di concerto con quello delle finanze e sentito il Consiglio di Stato, talune funzioni che, svolte nella sua circoscrizione, rientravano nella competenza dell’amministrazione dello Stato o della provincia. Il primo Governatore, [[Filippo Cremonesi]], già sindaco e commissario straordinario del Comune di Roma, si insediò il 31 dicembre 1925. La legge 6 dicembre [[1928]] n. 2702 diede al Governatorato l’organizzazione definitiva. |
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==Organi == |
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Versione delle 00:34, 12 ott 2016
Era chiamato Governatore di Roma durante il fascismo, il podestà della capitale, Roma. Il Governatorato aveva sede principale in Campidoglio e altri uffici nel palazzo Caffarelli [1].
Storia
Il Gran Consiglio del Fascismo, il 17 marzo 1923 approvava un progetto di riordinamento della Capitale che prevedeva l'istituzione di "organo di carattere statale con scopi e funzioni municipali". La definitiva trasformazione del comune di Roma in Governatorato (questa la denominazione scelta) avvenne con il regio decreto legge n. 1949 del 28 ottobre 1925, cui seguì il disegno di legge di conversione del successivo 21 novembre[2] Il Governatorato entrò in funzione nel gennaio 1926 ed era alle dirette dipendenze del capo del governo[3]. Il governatore, scelto tra i funzionari dello Stato, era nominato con decreto reale su proposta del Ministro dell'interno, previa deliberazione del Consiglio dei ministri e dotato di personalità giuridica (il Governatorato di Roma), al quale era affidata l'amministrazione cittadina della capitale.
Al governatore, oltre a tutti i poteri spettanti negli altri comuni al podestà, potevano essere deferite, tramite decreto reale su proposta del Ministro dell’interno di concerto con quello delle finanze e sentito il Consiglio di Stato, talune funzioni che, svolte nella sua circoscrizione, rientravano nella competenza dell’amministrazione dello Stato o della provincia. Il primo Governatore, Filippo Cremonesi, già sindaco e commissario straordinario del Comune di Roma, si insediò il 31 dicembre 1925. La legge 6 dicembre 1928 n. 2702 diede al Governatorato l’organizzazione definitiva.
Ebbe una propria rivista ufficiale, Capitolium [4].
Organi
- Governatore
- due vicegovernatori (uno dal 1928)
- dieci Rettori (soppressi nel 1928)
- ottanta Consultori (facenti parte della Consulta di Roma - mai convocata) dodici dal 1928
- il Magistrato di Roma (soppresso nel 1928)
Governatori
Nº | Nome | Mandato | Partito | Carica | |||
---|---|---|---|---|---|---|---|
Inizio | Fine | ||||||
Governatori (1925-1944) | |||||||
1 | Filippo Cremonesi | 31 dicembre 1925 | 9 dicembre 1926 | Partito Nazionale Fascista | Governatore | ||
2 | Ludovico Spada Veralli Potenziani[5] | 9 dicembre 1926 | 13 settembre 1928 | Partito Nazionale Fascista | Governatore | ||
3 | Francesco Boncompagni Ludovisi[6] | 13 settembre 1928 | 23 gennaio 1935 | Partito Nazionale Fascista | Governatore | ||
4 | Giuseppe Bottai | 23 gennaio 1935 | 15 novembre 1936 | Partito Nazionale Fascista | Governatore | ||
5 | Piero Colonna | 15 novembre 1936 | 24 agosto 1939[7] | Partito Nazionale Fascista | Governatore | ||
6 | Giangiacomo Borghese[8] | 30 agosto 1939 | 25 luglio 1943 | Partito Nazionale Fascista | Governatore | ||
– | Riccardo Motta[9] | 21 agosto 1943 | 5 gennaio 1944 | Commissario governativo | |||
7 | Giovanni Orgera | 6 gennaio 1944 | 3 giugno 1944[10] | Partito Fascista Repubblicano | Governatore |
Note
- ^ Enciclopedia Italiana
- ^ Federica Fabbrizzi, Roma capitale ieri e oggi: l'esperienza del Governatorato fascista (PDF), su issirfa.cnr.it, 2011.
- ^ Paola Salvatori, Il governatorato di Roma. L'amministrazione della capitale durante il fascismo
- ^ http://libreriasalimbeni.com/prodotto/capitolium-rassegna-di-attivita-municipale-poi-rassegna-mensile-di-attivita-municipale-rassegna-mensile-del-governatorato-di-roma
- ^ Scheda di Ludovico Spada Veralli Potenziani sul sito del Senato della Repubblica
- ^ Scheda di Francesco Boncompagni Ludovisi sul sito del Senato
- ^ Deceduto in carica
- ^ Giangiacomo Borghese su Mediateca Roma
- ^ Scheda di Riccardo Motta sul sito del Senato
- ^ Il 3 giugno del 1944 su Cinquantamila.it