Evening Standard: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 36: Riga 36:
[[Categoria:Quotidiani britannici]]
[[Categoria:Quotidiani britannici]]
[[Categoria:Periodici fondati nel 1827]]
[[Categoria:Periodici fondati nel 1827]]
[[Categoria:Periodici in lingua inglese]]
[[Categoria:Periodici britannici in lingua inglese]]

Versione delle 04:07, 21 nov 2015


London Evening Standard
Logo
Logo
StatoBandiera del Regno Unito Regno Unito
Linguainglese
Periodicitàquotidiano
Generestampa locale
FormatoCompact
Fondazione1827
SedeNorthcliffe House, Derry Street, Kensington, Londra
EditoreAlexander Lebedev, Evgeny Lebedev (74.1%), Daily Mail and General Trust (24.9%)[1]
Diffusione cartacea695645[2] (2013)
DirettoreSarah Sands
ISSN2041-4404 (WC · ACNP)
Sito webstandard.co.uk www.standard.co.uk standard.co.uk
 
Ragazze mentre distribuiscono copie gratuite dell'Evening Standard

Il London Evening Standard (Evening Standard fino al 2009), è un quotidiano locale londinese diffuso gratuitamente nella capitale. Attualmente è il quarto quotidiano britannico per diffusione, dopo il Sun, il Daily Mail e il Daily Mirror[3].

Storia

Lo Standard venne fondato a Londra il 21 maggio del 1827 da Stanley Lees Giffard. Diventato un quotidiano nel 1857, l'Evening Standard (così venne ribattezzato) da quasi due secoli è il quotidiano simbolo dell'area londinese, ed è ormai considerato parte della cultura cittadina. Pur essendo un quotidiano locale, da sempre dà grande spazio alle notizie di carattere nazionale e internazionale, ed è considerato un punto di riferimento per quanto riguarda gli approfondimenti di arte e cultura.

Il quotidiano è andato incontro nel 2009, dopo l'acquisto da parte dell'uomo d'affari russo Alexander Lebedev (proprietario anche dell'Independent e della Novaja Gazeta), ad alcune modifiche che lo hanno rivoluzionato. A partire dal titolo, rinominato London Evening Standard. Il cambiamento più notevole è stato tuttavia il passaggio alla free press, che ha incrementato notevolmente il numero di copie vendute. A lungo vicino al Partito Laburista e a Tony Blair, in occasione delle elezioni parlamentari del 2010 si è schierato a fianco di David Cameron e del Partito Conservatore.

Note

Altri progetti