Armando Fedeli: differenze tra le versioni
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Operaio, [[comunista]], fu miliziano degli [[Arditi del Popolo]] e del [[PCd'I]]. All'avvento del [[fascismo]] ripara a [[Mosca (Russia)|Mosca]] dove segue le scuole di partito organizzate dal [[Comintern]] e rientra in Italia nel 1929 dove è immediatamente arrestato, liberato per un'amnistia espatria in Francia 1935 e l'anno successivo è un miliziano [[antifascista]] nella [[guerra di Spagna]], ed è rappresentante del [[Partito Comunista Italiano|Pci]] all'interno del [[PSUC]]. Nel 1940 è catturato dai [[fascisti]] e inviato a [[Ventotene]], liberato dopo la caduta del fascismo nel 1943 è uno dei principali organizzatori della [[Resistenza italiana|Resistenza]] in [[Umbria]], dopo la [[Caduta della Repubblica Sociale Italiana|Liberazione]] è eletto deputato nella [[Assemblea Costituente della Repubblica Italiana|Costituente]].<ref>[http://www.memoriedispagna.org/page.asp?ID=3112&Class_ID=1002 [[A.I.C.V.A.S.]]]</ref> |
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Versione delle 14:52, 27 nov 2014
Template:Membro delle istituzioni italiane Template:Membro delle istituzioni italiane Armando Fedeli (Perugia, 28 gennaio 1898 – Perugia, 10 ottobre 1965) è stato un operaio, antifascista e politico italiano.
Biografia
Operaio, comunista, fu miliziano degli Arditi del Popolo e del PCd'I. All'avvento del fascismo ripara a Mosca dove segue le scuole di partito organizzate dal Comintern e rientra in Italia nel 1929 dove è immediatamente arrestato, liberato per un'amnistia espatria in Francia 1935 e l'anno successivo è un miliziano antifascista nella guerra di Spagna, ed è rappresentante del Pci all'interno del PSUC. Nel 1940 è catturato dai fascisti e inviato a Ventotene, liberato dopo la caduta del fascismo nel 1943 è uno dei principali organizzatori della Resistenza in Umbria, dopo la Liberazione è eletto deputato nella Costituente.[1] Perugia gli ha dedicato una strada .[2] Armando Fedeli fu torturato a Perugia in carcere dai fascisti assieme a Gastone Sozzi, Fedeli riuscì a sopravvivere mentre Sozzi morì.[3] Nel 1944 fu nominato primo direttore della Scuola delle Frattocchie[4].
Note
- ^ A.I.C.V.A.S.
- ^ su mappa
- ^ da Corriere della Sera una delle operazioni più riuscite è stata la fuga di Bruno Pontecorvo
- ^ Scheda dell'Archivio della Fondazione Istituto Gramsci
Bibliografia
- G. Sircana, «FEDELI, Armando». In: Dizionario Biografico degli Italiani, Vol. XLV, Roma: Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1995 (
- Raffaele Rossi Armando Fedeli, Carlo Farini: dal socialismo umbro al partito nuovo Pubblicato da Quaderni regionale dell'Umbria, 1979
- Tommaso Rossi Il difficile cammino verso la democrazia Pubblicato da Editoriale Umbra, 2005 ISBN 8888802134, 9788888802138
- Liliana Lanzardo Personalità operaia e coscienza di classe F. Angeli, 1989 ISBN 8820435683, 9788820435684
- Maurizio Caprara I cassetti segreti del PCIFeltrinelli 1997
- Pietro Secchia, Enzo Nizza Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza, La Pietra 1968
- Operai italiani
- Antifascisti italiani
- Politici italiani del XX secolo
- Nati nel 1898
- Morti nel 1965
- Nati il 28 gennaio
- Morti il 10 ottobre
- Nati a Perugia
- Morti a Perugia
- Arditi del popolo
- Politici del Partito Comunista Italiano
- Deputati dell'Assemblea Costituente
- Senatori della I Legislatura della Repubblica Italiana
- Senatori della II Legislatura della Repubblica Italiana
- Deputati della Consulta Nazionale