Michele Del Monte: differenze tra le versioni

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=== Studi universitari e formazione specialistica ===
=== Studi universitari e formazione specialistica ===


All'età di 18 anni si trasferì a [[Napoli]] per seguire i corsi della laurea gratuita in Medicina e Chirurgia presso l’[[Università di Napoli]].
All'età di 18 anni si trasferì a [[Napoli]] per seguire i corsi della laurea gratuita in Medicina e Chirurgia presso l’[[Università degli Studi di Napoli Federico II|Università di Napoli]].
Il 6 aprile 1860 Michele Del Monte partecipò a Napoli ad una dimostrazione degli studenti universitari organizzata da [[Pietro Lacava]], a favore dell’[[unità d’Italia]] sotto la [[monarchia sabauda]] ed a sostegno dell’[[insurrezione siciliana]] guidata da [[Rosolino Pilo]]<ref>AA. VV. ''Gli uomini illustri di Moliterno.'' Moliterno: Edizioni della Biblioteca Comunale “Giacomo Racioppi” di Moliterno, 1998</ref>.
Il 6 aprile 1860 Michele Del Monte partecipò a Napoli ad una dimostrazione degli studenti universitari organizzata da [[Pietro Lacava]], a favore dell'[[unità d’Italia]] sotto la [[monarchia sabauda]] ed a sostegno dell’[[insurrezione siciliana]] guidata da [[Rosolino Pilo]]<ref>AA. VV. ''Gli uomini illustri di Moliterno.'' Moliterno: Edizioni della Biblioteca Comunale “Giacomo Racioppi” di Moliterno, 1998</ref>.
Del Monte conseguì a [[Napoli]] la laurea in Medicina e Chirurgia nel 1862. Subito dopo la laurea si trasferì in [[Germania]] per specializzarsi in [[oftalmologia]] presso le università di [[Lipsia]] e [[Berlino]]. Egli prese questa decisione contro la volontà del padre il quale avrebbe voluto che esercitasse la sua professione a [[Moliterno]], anche perché la famiglia in quel tempo versava in gravi difficoltà economiche<ref>AA. VV. ''Gli uomini illustri di Moliterno.'' Moliterno: Edizioni della Biblioteca Comunale “Giacomo Racioppi” di Moliterno, 1998</ref>.
Del Monte conseguì a [[Napoli]] la laurea in Medicina e Chirurgia nel 1862. Subito dopo la laurea si trasferì in [[Germania]] per specializzarsi in oftalmologia presso le università di [[Lipsia]] e [[Berlino]]. Egli prese questa decisione contro la volontà del padre il quale avrebbe voluto che esercitasse la sua professione a [[Moliterno]], anche perché la famiglia in quel tempo versava in gravi difficoltà economiche<ref>AA. VV. ''Gli uomini illustri di Moliterno.'' Moliterno: Edizioni della Biblioteca Comunale “Giacomo Racioppi” di Moliterno, 1998</ref>.
In [[Germania]] il Del Monte fu allievo del noto oculista [[Albrecht von Graefe]] ed ebbe il privilegio di lavorare presso la sua clinica a [[Berlino]] dal 1863 al 1869<ref>Hirschberg, Julius. Geschichte der Augenheilkunde. Leipzig: W. Engelmann, 1915, pp. 97-98</ref>.
In Germania il Del Monte fu allievo del noto oculista [[Albrecht von Graefe]] ed ebbe il privilegio di lavorare presso la sua clinica a Berlino dal 1863 al 1869<ref>Hirschberg, Julius. Geschichte der Augenheilkunde. Leipzig: W. Engelmann, 1915, pp. 97-98</ref>.


=== Carriera professionale e universitaria ===
=== Carriera professionale e universitaria ===


Nel 1869 fece ritorno a [[Napoli]] e raggiunse rapidamente una discreta notorietà per la sua capacità professionale. Fu nominato docente in Oftalmoiatria presso l'[[Università di Napoli]] e fondò e diresse il giornale "[[Il movimento medico chirurgico]]". Egli sostenne ed impose teoria e metodi, che mentre fino ad allora erano stati aspramente combattuti, finirono per essere generalmente accettati. Divenne noto per un nuovo metodo per l’operazione di estrazione di [[cataratta]] tramite il processo lineare modificato di von Graefe<ref>Del Monte, Michele. ''L'estrazione lineare modificata della cataratta: statistica di 138 operazioni con considerazioni relative all'esecuzione dell'atto operativo, un nuovo processo per la incisione della capsula anteriore, e con avvertenze relative alla cura consecutiva.'' Napoli : Tip. Angelo Trani, 1884</ref>. Con tale metodo migliorò sensibilmente la percentuale di esito positivo di un intervento che fino ad allora presentava poche probabilità di successo. Alle lezioni tenute all’[[Università di Napoli]] da Michele Del Monte, prima come professore pareggiato, poi come professore ordinario, si formarono numerosi oculisti italiani nella seconda metà dell’Ottocento: fra i suoi allievi ci fu anche [[Carlo De Vincentiis]]<ref>Di Fernando, Renato. ''De Vincentiis, Carlo.'' Dizionario Biografico degli Italiani, Vol. 39. Editore Treccani, 1991</ref>.
Nel 1869 fece ritorno a Napoli e raggiunse rapidamente una discreta notorietà per la sua capacità professionale. Fu nominato docente in Oftalmoiatria presso l'Università di Napoli e fondò e diresse il giornale "[[Il movimento medico chirurgico]]". Egli sostenne ed impose teoria e metodi, che mentre fino ad allora erano stati aspramente combattuti, finirono per essere generalmente accettati. Divenne noto per un nuovo metodo per l’operazione di estrazione di [[cataratta]] tramite il processo lineare modificato di von Graefe<ref>Del Monte, Michele. ''L'estrazione lineare modificata della cataratta: statistica di 138 operazioni con considerazioni relative all'esecuzione dell'atto operativo, un nuovo processo per la incisione della capsula anteriore, e con avvertenze relative alla cura consecutiva.'' Napoli : Tip. Angelo Trani, 1884</ref>. Con tale metodo migliorò sensibilmente la percentuale di esito positivo di un intervento che fino ad allora presentava poche probabilità di successo. Alle lezioni tenute all'Università di Napoli da Michele Del Monte, prima come professore pareggiato, poi come professore ordinario, si formarono numerosi oculisti italiani nella seconda metà dell’Ottocento: fra i suoi allievi ci fu anche [[Carlo De Vincentiis]]<ref>Di Fernando, Renato. ''De Vincentiis, Carlo.'' Dizionario Biografico degli Italiani, Vol. 39. Editore Treccani, 1991</ref>.


=== Vita privata ed attività politica ===
=== Vita privata ed attività politica ===


Il 3 novembre 1872 sposò a [[Conca della Campania]] la signora Teresina Galdieri, dalla quale ebbe diversi figli. Questo matrimonio lo rese noto e popolare nella provincia di [[Caserta]], dove nel 2° Collegio per le elezioni politiche generali del 1882, ottenne 1981 voti. Egli fu sempre caratterizzato dalla lealtà, dalla franchezza e da un carattere deciso. Rivestì la carica di assessore del Comune di [[Napoli]] e si occupò del problema del risanamento di questa città, che amava moltissimo<ref>AA. VV. ''Gli uomini illustri di Moliterno.'' Moliterno: Edizioni della Biblioteca Comunale “Giacomo Racioppi” di Moliterno, 1998</ref>.
Il 3 novembre 1872 sposò a [[Conca della Campania]] la signora Teresina Galdieri, dalla quale ebbe diversi figli. Questo matrimonio lo rese noto e popolare nella provincia di [[Caserta]], dove nel 2° Collegio per le elezioni politiche generali del 1882, ottenne 1981 voti. Egli fu sempre caratterizzato dalla lealtà, dalla franchezza e da un carattere deciso. Rivestì la carica di assessore del Comune di Napoli e si occupò del problema del risanamento di questa città, che amava moltissimo<ref>AA. VV. ''Gli uomini illustri di Moliterno.'' Moliterno: Edizioni della Biblioteca Comunale “Giacomo Racioppi” di Moliterno, 1998</ref>.


=== Morte ===
=== Morte ===


Michele Del Monte si spense prematuramente a [[Napoli]] il 28 novembre 1885.
Michele Del Monte si spense prematuramente a Napoli il 28 novembre 1885.


== Attività scientifica ==
== Attività scientifica ==


Michele del Monte iniziò la sua carriera scientifica come traduttore. Ebbe il merito di contribuire a modernizzare la medicina italiana dell’epoca traducendo dal tedesco una serie di opere fondamentali. Nel 1867 con i tipi dell’editore [[Vincenzo Pasquale]] di [[Napoli]] uscì il “Manuale di anatomia patologica” di [[August Foerster]]. Nel 1868 presso l’editore [[Agostino Pellerano]] fu pubblicata a Napoli la prima traduzione italiana degli “Elementi di fisiologia dell'uomo” di [[Karl von Vierordt]]. Insieme a [[Giovanni Antonelli]] nel 1874, Michele Del Monte curò l’edizione italiana del “Trattato delle malattie dei tessuti, ossia della pelle, del tessuto cellulare, del sistema linfatico, delle vene, delle arterie e dei nervi” di [[Otto Weber]], facente parte della “Enciclopedia di patologia chirurgica speciale e generale : compresa l'anatomia topografica, la chirurgia operatoria e fasciature” di [[Franz von Pitha]] e [[Theodor Billroth]].
Michele del Monte iniziò la sua carriera scientifica come traduttore. Ebbe il merito di contribuire a modernizzare la medicina italiana dell’epoca traducendo dal tedesco una serie di opere fondamentali. Nel 1867 con i tipi dell’editore [[Vincenzo Pasquale]] di Napoli uscì il “Manuale di anatomia patologica” di [[August Foerster]]. Nel 1868 presso l’editore [[Agostino Pellerano]] fu pubblicata a Napoli la prima traduzione italiana degli “Elementi di fisiologia dell'uomo” di [[Karl von Vierordt]]. Insieme a [[Giovanni Antonelli]] nel 1874, Michele Del Monte curò l’edizione italiana del “Trattato delle malattie dei tessuti, ossia della pelle, del tessuto cellulare, del sistema linfatico, delle vene, delle arterie e dei nervi” di [[Otto Weber]], facente parte della “Enciclopedia di patologia chirurgica speciale e generale : compresa l'anatomia topografica, la chirurgia operatoria e fasciature” di [[Franz von Pitha]] e [[Theodor Billroth]].
Oltre alla copiosa attività di traduttore, Michele Del Monte fu l’autore di diverse opere originali. Nel 1863 all’età di 25 anni mentre era ancora in formazione specialistica in Germania pubblicò a Berlino il risultato delle sue ricerche sulla terminazione dei nervi sulla cornea, seguito nel 1866 da una monografia
Oltre alla copiosa attività di traduttore, Michele Del Monte fu l’autore di diverse opere originali. Nel 1863 all’età di 25 anni mentre era ancora in formazione specialistica in Germania pubblicò a Berlino il risultato delle sue ricerche sulla terminazione dei nervi sulla cornea, seguito nel 1866 da una monografia
sull'[[infiammazione]] della [[lente cristallina]] e della sua [[capsula]]. Nel 1870 pubblicò “La igiene degli occhi nello stato sano e morboso” che introduceva dei principi innovativi per l’epoca individuando nell’[[igiene]] il fondamento della [[profilassi]] di molte malattie oftalmologiche.
sull'[[infiammazione]] della [[lente cristallina]] e della sua [[capsula]]. Nel 1870 pubblicò “La igiene degli occhi nello stato sano e morboso” che introduceva dei principi innovativi per l’epoca individuando nell'igiene il fondamento della [[profilassi]] di molte malattie oftalmologiche.
Michele del Monte è stato il primo ad aver pubblicato in tempi moderni in italiano una opera originale sistematica di [[oftalmologia]]. Fino ad allora gli oculisti dovevano in Italia formarsi su manuali tradotti dal francese o dal tedesco<ref>Hirschberg, Julius. Geschichte der Augenheilkunde. Leipzig: W. Engelmann, 1915, pp. 97-98</ref>.
Michele del Monte è stato il primo ad aver pubblicato in tempi moderni in italiano una opera originale sistematica di oftalmologia. Fino ad allora gli oculisti dovevano in Italia formarsi su manuali tradotti dal francese o dal tedesco<ref>Hirschberg, Julius. Geschichte der Augenheilkunde. Leipzig: W. Engelmann, 1915, pp. 97-98</ref>.
Nel 1872 Michele Del Monte pubblicò a [[Napoli]] il “Manuale Pratico di Oftalmiatria” I parte, salutato con entusiasmo dal prof. [[Antonio Quaglino]]<ref>Quaglino, Antonio. ''Annali di Ottalmologia, Anno 3 – fascicolo 1 (pag. 129-143).'' Milano: Vallardi, 1873</ref>. In questa prima parte venivano trattate le malattie delle [[palpebre]], del sistema di drenaggio delle [[lacrime]], della [[congiuntiva]] e dell’[[orbita]]. Nel 1876 uscì la seconda parte relativa alla anatomia, fisiologia e patologia della [[cornea]], [[derma]], [[iride]], [[corpi ciliari]] e [[coroide]]<ref>Hirschberg, Julius. Geschichte der Augenheilkunde. Leipzig: W. Engelmann, 1915, pp. 97-98</ref>. La terza parte che doveva completare l’opera non fu mai pubblicata per la morte prematura dell’autore. Tuttavia nel 1888 furono pubblicate postume le “Lezioni di clinica oculistica” sulla base degli appunti presi dagli allievi del suo corso universitario di [[oftalmologia]].
Nel 1872 Michele Del Monte pubblicò a Napoli il “Manuale Pratico di Oftalmiatria” I parte, salutato con entusiasmo dal prof. [[Antonio Quaglino]]<ref>Quaglino, Antonio. ''Annali di Ottalmologia, Anno 3 – fascicolo 1 (pag. 129-143).'' Milano: Vallardi, 1873</ref>. In questa prima parte venivano trattate le malattie delle [[palpebre]], del sistema di drenaggio delle [[lacrime]], della [[congiuntiva]] e dell’[[orbita]]. Nel 1876 uscì la seconda parte relativa alla anatomia, fisiologia e patologia della [[cornea]], [[derma]], [[iride]], [[corpi ciliari]] e [[coroide]]<ref>Hirschberg, Julius. Geschichte der Augenheilkunde. Leipzig: W. Engelmann, 1915, pp. 97-98</ref>. La terza parte che doveva completare l’opera non fu mai pubblicata per la morte prematura dell’autore. Tuttavia nel 1888 furono pubblicate postume le “Lezioni di clinica oculistica” sulla base degli appunti presi dagli allievi del suo corso universitario di oftalmologia.


== Pubblicazioni ==
== Pubblicazioni ==

Versione delle 12:32, 22 nov 2014

Michele Del Monte

Michele Del Monte (Moliterno, 5 giugno 1838Napoli, 28 novembre 1885) è stato un oculista italiano.

Contribuì a modernizzare l'insegnamento della medicina nelle università Italiane nella seconda metà dell'Ottocento traducendo dal tedesco opere di importanza fondamentale e scrisse il primo manuale di oftalmologia in lingua italiana pubblicato in epoca moderna[1]. Inoltre, introdusse in Italia nella pratica clinica oculista tecniche innovative nella terapia chirurgia della cataratta e del glaucoma e fu fra i primi a comprendere il significato dell'igiene nella prevenzione di molte patologie oftalmologiche.

Biografia

Primi studi

Michele Del Monte nacque a Moliterno (PZ) il 5 giugno 1838 dall'avvocato Innocenzo del Monte e da Maria Latorraca. Fu seguito nei suoi primi studi dall'Arciprete Calabrò e da Giacomo Racioppi. In seguito frequentò il Seminario di Marsiconuovo[2].

Studi universitari e formazione specialistica

All'età di 18 anni si trasferì a Napoli per seguire i corsi della laurea gratuita in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Napoli. Il 6 aprile 1860 Michele Del Monte partecipò a Napoli ad una dimostrazione degli studenti universitari organizzata da Pietro Lacava, a favore dell'unità d’Italia sotto la monarchia sabauda ed a sostegno dell’insurrezione siciliana guidata da Rosolino Pilo[3]. Del Monte conseguì a Napoli la laurea in Medicina e Chirurgia nel 1862. Subito dopo la laurea si trasferì in Germania per specializzarsi in oftalmologia presso le università di Lipsia e Berlino. Egli prese questa decisione contro la volontà del padre il quale avrebbe voluto che esercitasse la sua professione a Moliterno, anche perché la famiglia in quel tempo versava in gravi difficoltà economiche[4]. In Germania il Del Monte fu allievo del noto oculista Albrecht von Graefe ed ebbe il privilegio di lavorare presso la sua clinica a Berlino dal 1863 al 1869[5].

Carriera professionale e universitaria

Nel 1869 fece ritorno a Napoli e raggiunse rapidamente una discreta notorietà per la sua capacità professionale. Fu nominato docente in Oftalmoiatria presso l'Università di Napoli e fondò e diresse il giornale "Il movimento medico chirurgico". Egli sostenne ed impose teoria e metodi, che mentre fino ad allora erano stati aspramente combattuti, finirono per essere generalmente accettati. Divenne noto per un nuovo metodo per l’operazione di estrazione di cataratta tramite il processo lineare modificato di von Graefe[6]. Con tale metodo migliorò sensibilmente la percentuale di esito positivo di un intervento che fino ad allora presentava poche probabilità di successo. Alle lezioni tenute all'Università di Napoli da Michele Del Monte, prima come professore pareggiato, poi come professore ordinario, si formarono numerosi oculisti italiani nella seconda metà dell’Ottocento: fra i suoi allievi ci fu anche Carlo De Vincentiis[7].

Vita privata ed attività politica

Il 3 novembre 1872 sposò a Conca della Campania la signora Teresina Galdieri, dalla quale ebbe diversi figli. Questo matrimonio lo rese noto e popolare nella provincia di Caserta, dove nel 2° Collegio per le elezioni politiche generali del 1882, ottenne 1981 voti. Egli fu sempre caratterizzato dalla lealtà, dalla franchezza e da un carattere deciso. Rivestì la carica di assessore del Comune di Napoli e si occupò del problema del risanamento di questa città, che amava moltissimo[8].

Morte

Michele Del Monte si spense prematuramente a Napoli il 28 novembre 1885.

Attività scientifica

Michele del Monte iniziò la sua carriera scientifica come traduttore. Ebbe il merito di contribuire a modernizzare la medicina italiana dell’epoca traducendo dal tedesco una serie di opere fondamentali. Nel 1867 con i tipi dell’editore Vincenzo Pasquale di Napoli uscì il “Manuale di anatomia patologica” di August Foerster. Nel 1868 presso l’editore Agostino Pellerano fu pubblicata a Napoli la prima traduzione italiana degli “Elementi di fisiologia dell'uomo” di Karl von Vierordt. Insieme a Giovanni Antonelli nel 1874, Michele Del Monte curò l’edizione italiana del “Trattato delle malattie dei tessuti, ossia della pelle, del tessuto cellulare, del sistema linfatico, delle vene, delle arterie e dei nervi” di Otto Weber, facente parte della “Enciclopedia di patologia chirurgica speciale e generale : compresa l'anatomia topografica, la chirurgia operatoria e fasciature” di Franz von Pitha e Theodor Billroth. Oltre alla copiosa attività di traduttore, Michele Del Monte fu l’autore di diverse opere originali. Nel 1863 all’età di 25 anni mentre era ancora in formazione specialistica in Germania pubblicò a Berlino il risultato delle sue ricerche sulla terminazione dei nervi sulla cornea, seguito nel 1866 da una monografia sull'infiammazione della lente cristallina e della sua capsula. Nel 1870 pubblicò “La igiene degli occhi nello stato sano e morboso” che introduceva dei principi innovativi per l’epoca individuando nell'igiene il fondamento della profilassi di molte malattie oftalmologiche. Michele del Monte è stato il primo ad aver pubblicato in tempi moderni in italiano una opera originale sistematica di oftalmologia. Fino ad allora gli oculisti dovevano in Italia formarsi su manuali tradotti dal francese o dal tedesco[9]. Nel 1872 Michele Del Monte pubblicò a Napoli il “Manuale Pratico di Oftalmiatria” I parte, salutato con entusiasmo dal prof. Antonio Quaglino[10]. In questa prima parte venivano trattate le malattie delle palpebre, del sistema di drenaggio delle lacrime, della congiuntiva e dell’orbita. Nel 1876 uscì la seconda parte relativa alla anatomia, fisiologia e patologia della cornea, derma, iride, corpi ciliari e coroide[11]. La terza parte che doveva completare l’opera non fu mai pubblicata per la morte prematura dell’autore. Tuttavia nel 1888 furono pubblicate postume le “Lezioni di clinica oculistica” sulla base degli appunti presi dagli allievi del suo corso universitario di oftalmologia.

Pubblicazioni

Monografie

  • Del Monte, Michele. Ricerche sulla terminazione dei nervi nella cornea. Berlino: G. Lange, 1863.
  • Del Monte, Michele. Sull' infiammazione della lente cristallina e sua capsula. Napoli: F. Vitale, 1866.
  • Del Monte, Michele. Sull'operazione della cateratta dura per estrazione dal punto di vista dell'ottalmologia moderna. Napoli: Tipografia Italiana, 1869.
  • Del Monte, Michele. La igiene degli occhi nello stato sano e morboso. Napoli: Morano, 1870.
  • Del Monte, Michele. Osservazioni e note cliniche sulle malattie oculari. Napoli: Pasquale, 1871.
  • Del Monte, Michele. Manuale pratico di oftalmiatria. Napoli: Pasquale, 1872.
  • Del Monte, Michele. Scritti vari di medicina ed oculistica. 1874.
  • Del Monte, Michele. L'estrazione lineare modificata della cataratta: statistica di 138 operazioni con considerazioni relative all'esecuzione dell'atto operativo, un nuovo processo per la incisione della capsula anteriore, e con avvertenze relative alla cura consecutiva. Napoli : Tip. Angelo Trani, 1884
  • Del Monte, Michele. Lezioni di clinica oculistica. Napoli: Pasquale, 1888.

Articoli su riviste scientifiche

  • Del Glaucoma. In: Annali universali di medicina e chirurgia, Volume 270, Fascicolo 8 (ago, 1884), p. 133
  • Settanta estrazioni di cataratta dura col processo lineare modificato di V. Graefe, praticato dal 1876 al principio del 1878. In: Annali di ottalmologia, Volume 7, Fascicolo 2 e 3 (apr, 1878), p. 197
  • Sul Glaucoma. In: Annali di ottalmologia, Volume 7, Fascicolo 1 (gen, 1878), p. 77
  • Caso di ferita della sclerotica e coroidea con fuoruscita del cristallino, di buona parte del vitreo e con anestesia della cornea. In: Annali di ottalmologia, Volume 3, Fascicolo 2 e 3 (gen, 1874), p. 418
  • Congiuntivite difterica. In: Annali di ottalmologia, Volume 2, Fascicolo 2 e 3 (dic, 1872), p. 344
  • Iridesis o iridencleisis. In: Annali di ottalmologia, Volume 3, Fascicolo 2 e 3 (gen, 1874), p. 419
  • Sul glaucoma. In: Annali di ottalmologia, Volume 7, Fascicolo 2 e 3 (apr, 1878), p. 413
  • Sul tracoma. In: Annali di ottalmologia, Volume 3, Fascicolo 2 e 3 (gen, 1874), p. 370
  • Sull'assorbimento delle lagrime. In: Annali di ottalmologia, Volume 3, Fascicolo 2 e 3 (gen, 1874), p. 423
  • Sull'operazione della cataratta dura per estrazione del punto di vista dell'ottalmologia moderna. In: Annali di ottalmologia, Volume 3, Fascicolo 2 e 3 (gen, 1874), p. 421
  • Sulla dermatite eczematosa ciliare. In: Annali di ottalmologia, Volume 3, Fascicolo 2 e 3 (gen, 1874), p. 416
  • Del glaucoma. In: Annali di ottalmologia, Volume 12, Fascicolo 2 (mar, 1883), p. 91
  • Del glaucoma. In: Annali di ottalmologia, Volume 12, Fascicolo 5 (set, 1883), p. 353
  • Del glaucoma. In: Annali di ottalmologia, Volume 12, Fascicolo 6 (nov, 1883), p. 534
  • L'estrazione lineare modificata della cataratta. In: Annali di ottalmologia, Volume 13, Fascicolo 5 (set, 1884), p. 470

Bibliografia

  • AA. VV. Gli uomini illustri di Moliterno. Moliterno: Edizioni della Biblioteca Comunale “Giacomo Racioppi” di Moliterno, 1998.
  • Hirschberg, Julius. Geschichte der Augenheilkunde. Leipzig: W. Engelmann, 1915.
  • Quaglino, Antonio. Annali di Ottalmologia, Anno 3 – fascicolo 1 (pag. 129-143). Milano: Vallardi, 1873.
  • Delle Noci, Nicola. Storia dell’oculistica. Vol. 4: L' Ottocento : da Antonio Scarpa a Hermann von Helmholtz. Roma: I.N.C., 2010.
  • Sgrosso, Salvatore. Grandi figure dell’oftalmologia italiana dell’800. In: Bollettino di Oculistica, vol. 39 (1960) pp. 3-22.

Collegamenti esterni

Note

  1. ^ Hirschberg, Julius. Geschichte der Augenheilkunde. Leipzig: W. Engelmann, 1915, pp. 97-98
  2. ^ AA. VV. Gli uomini illustri di Moliterno. Moliterno: Edizioni della Biblioteca Comunale “Giacomo Racioppi” di Moliterno, 1998
  3. ^ AA. VV. Gli uomini illustri di Moliterno. Moliterno: Edizioni della Biblioteca Comunale “Giacomo Racioppi” di Moliterno, 1998
  4. ^ AA. VV. Gli uomini illustri di Moliterno. Moliterno: Edizioni della Biblioteca Comunale “Giacomo Racioppi” di Moliterno, 1998
  5. ^ Hirschberg, Julius. Geschichte der Augenheilkunde. Leipzig: W. Engelmann, 1915, pp. 97-98
  6. ^ Del Monte, Michele. L'estrazione lineare modificata della cataratta: statistica di 138 operazioni con considerazioni relative all'esecuzione dell'atto operativo, un nuovo processo per la incisione della capsula anteriore, e con avvertenze relative alla cura consecutiva. Napoli : Tip. Angelo Trani, 1884
  7. ^ Di Fernando, Renato. De Vincentiis, Carlo. Dizionario Biografico degli Italiani, Vol. 39. Editore Treccani, 1991
  8. ^ AA. VV. Gli uomini illustri di Moliterno. Moliterno: Edizioni della Biblioteca Comunale “Giacomo Racioppi” di Moliterno, 1998
  9. ^ Hirschberg, Julius. Geschichte der Augenheilkunde. Leipzig: W. Engelmann, 1915, pp. 97-98
  10. ^ Quaglino, Antonio. Annali di Ottalmologia, Anno 3 – fascicolo 1 (pag. 129-143). Milano: Vallardi, 1873
  11. ^ Hirschberg, Julius. Geschichte der Augenheilkunde. Leipzig: W. Engelmann, 1915, pp. 97-98