Bellum Africum: differenze tra le versioni

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==Bibliografia==
==Bibliografia==
*{{Cita libro|autore=[[Luciano Canfora]]|titolo=Giulio Cesare. Il dittattore democratico|editore=Laterza|anno=1999|isbn=88-420-5739-8}}
*{{Cita libro|autore=[[Luciano Canfora]]|titolo=Giulio Cesare. Il dittatore democratico|editore=Laterza|anno=1999|isbn=88-420-5739-8}}
*{{cita libro|wkautore=Concetto Marchesi|cognome=Marchesi|nome=Concetto|titolo=Storia della letteratura latina|città=Milano|annooriginale=1927|editore=Principato|ed=8|anno=1986|mese=ottobre}}
*{{cita libro|wkautore=Concetto Marchesi|cognome=Marchesi|nome=Concetto|titolo=Storia della letteratura latina|città=Milano|annooriginale=1927|editore=Principato|ed=8|anno=1986|mese=ottobre}}



Versione delle 10:58, 8 nov 2014

La guerra africana
Titolo originaleBellum Africum
statua di Caio Giulio Cesare
AutoreCaio Giulio Cesare
1ª ed. originalecirca 48 a.C.
Generediario
Lingua originalelatino

Il Bellum Africum o Bellum Africanum (in latino: La guerra africana) è un'opera facente parte del Corpus Caesarianum. La paternità dell'opera è oggetto di discussione tra gli studiosi, sebbene si creda che l'autore sia un ufficiale dell'esercito di Gaio Giulio Cesare, in passato identificato con Aulo Irzio o Gaio Oppio. Il contenuto dell'opera fornisce i resoconti delle campagne di Cesare contro i suoi nemici repubblicani nella provincia romana dell'Africa.[1]

Note

  1. ^ Marchesi, p. 349.

Bibliografia

Voci correlate