Semibreve: differenze tra le versioni
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Nella [[Glossario musicale|notazione musicale moderna]], la '''semibreve''' o '''intero'''<ref>[[Emilia Gubitosi]], ''Suono e ritmo. Teoria della musica per i corsi superiori dei rr. conservatori e licei musicali'', [[Edizioni musicali Curci|Edizione F.lli Curci]], [[Napoli]], [[1932]], p. 105.</ref> è una [[nota musicale]] eseguita con la [[Durata di una nota musicale|durata]] dell’intero. |
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Questo valore, a seconda del tempo in cui è posto, come ad esempio gli equivalenti 2/2 o 4/4 può essere pensato quindi frazionato in 2 o 4 pulsazioni. Quando è inserita in un tempo "alla breve" (cioè 2/1, esattamente il suo doppio, lei diventa la metà) invece vale 1 pulsazione. La semibreve è la figura di valore con la durata più lunga. Rappresenta infatti l'intero (4/4). È rappresentata da un cerchio (o ovale) vuoto. |
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== Note == |
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Versione delle 21:44, 11 set 2013
Nella notazione musicale moderna, la semibreve o intero[1] è una nota musicale eseguita con la durata dell’intero.
Questo valore, a seconda del tempo in cui è posto, come ad esempio gli equivalenti 2/2 o 4/4 può essere pensato quindi frazionato in 2 o 4 pulsazioni. Quando è inserita in un tempo "alla breve" (cioè 2/1, esattamente il suo doppio, lei diventa la metà) invece vale 1 pulsazione. La semibreve è la figura di valore con la durata più lunga. Rappresenta infatti l'intero (4/4). È rappresentata da un cerchio (o ovale) vuoto.
Note
- ^ Emilia Gubitosi, Suono e ritmo. Teoria della musica per i corsi superiori dei rr. conservatori e licei musicali, Edizione F.lli Curci, Napoli, 1932, p. 105.