Lalli (cantante): differenze tra le versioni
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[[Asti]]giana d'origine<ref>[http://www.lavocedelledonne.it/cantante.aspx?id_cantante=327 Lalli - lavocedelledonne.it |
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== Biografia == |
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Calca le scene fin dalla seconda metà degli anni '70 come voce del gruppo torinese dei [[Franti]] in cui militano anche [[Stefano Giaccone]], [[Marco Ciari]], [[Massimo d'Ambrosio]] e [[Vanni Picciuolo]]. Anche se apparentemente misconosciuti, i Franti costituiscono il seminale punto di partenza del movimento dark-punk anarchico italiano. Precursori del movimento no-copyright |
Calca le scene fin dalla seconda metà degli anni '70 come voce del gruppo torinese dei [[Franti]] in cui militano anche [[Stefano Giaccone]], [[Marco Ciari]], [[Massimo d'Ambrosio]] e [[Vanni Picciuolo]]. Anche se apparentemente misconosciuti, i Franti costituiscono il seminale punto di partenza del movimento dark-punk anarchico italiano. Precursori del movimento del no-copyright, da loro definito "una legge fascista che limita la diffusione delle idee", hanno autoprodotto i loro dischi incitandone la libera distribuzione. Lalli è fin dall'inizio la voce del progetto Franti ed oggi porta avanti con indiscutibile coerenza il prosieguo di quel filo iniziato trent'anni fa. |
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Dopo lo scioglimento dei Franti, nel 1987, con [[Stefano Giaccone]] Lalli |
Dopo lo scioglimento dei Franti, nel 1987, con [[Stefano Giaccone]] Lalli ha dato vita a numerosi progetti tra i quali vale la pena ricordare gli ''[[Environs]]'', ''[[Orsi Lucille]]'', ''[[Howth Castle]]'', ''[[Ishi]]'' oltre alla riunione dei Franti, nel 1991, per incidere le canzoni del gruppo-progetto collaterale ''Il lungo addio''. |
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Per l'esordio solista bisogna però aspettare il [[1998]] quanto incide un album - ''[[Tempo di vento]]'' - prodotto da [[Mario Congiu]] e pubblicato dalle edizioni [[Il manifesto]] che ottiene un buon successo di pubblico e di critica; è infatti considerato da |
Per l'esordio solista bisogna però aspettare il [[1998]] quanto incide un album - ''[[Tempo di vento]]'' - prodotto da [[Mario Congiu]] e pubblicato dalle edizioni [[Il manifesto]] che ottiene un buon successo di pubblico e di critica; è infatti considerato da ''[[Rockerilla]]'' il miglior disco di rock italiano del 1998 e ''[[Il Mucchio Selvaggio (rivista)|Il Mucchio Selvaggio]]'' le assegna il Premio Fuori dal Mucchio come miglior disco d'esordio italiano. |
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Nel [[1999]], sempre con la produzione di Congiu, è la volta di un mini cd intitolato ''Tra le dune di qui''. Cinque canzoni che le fruttano il Premio speciale della Giuria nella quinta Edizione del Concorso nazionale di musica d'autore [[Piero Ciampi]]. |
Nel [[1999]], sempre con la produzione di Congiu, è la volta di un mini cd intitolato ''Tra le dune di qui''. Cinque canzoni che le fruttano il Premio speciale della Giuria nella quinta Edizione del Concorso nazionale di musica d'autore [[Piero Ciampi]]. |
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Nel [[2000]], insieme al chitarrista [[Pietro Salizzoni]] scrive un nuovo brano, ''Testastorta'', per la colonna sonora del film ''[[Preferisco il rumore del mare]]'' diretto da [[Mimmo Calopresti]]. |
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Nel frattempo, Lalli è interprete, insieme al chitarrista argentino [[Miguel Angel Acosta]], di uno spettacolo tributo alla musica sudamericana intitolato ''Vengo a ofrecer mi corazón''. |
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Nel [[2002]], sempre per le edizioni ''Il manifesto'' esce il suo terzo lavoro: ''[[All'improvviso, nella mia stanza]]'' che contiene anche il brano ''Testastorta''. L'album è scritto a quattro mani con [[Pietro Salizzoni]] che, insieme a [[Carlo Ubaldo Rossi]], ne è anche produttore. Anche questo lavoro è stato valutato ottimamente dalla critica, come Gabriele Ferraris de [[La Stampa]] che l'ha definito un capolavoro.<ref name=Bielle/> |
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Partecipa nel [[2003]] ad un album-tributo a [[Fabrizio De André]] - ''[[Mille papaveri rossi]]'' pubblicato da |
Partecipa nel [[2003]] ad un album-tributo a [[Fabrizio De André]] - ''[[Mille papaveri rossi]]'' pubblicato da ''[[A/Rivista Anarchica]]'' - interpretando ''Ave Maria'' incisa dal cantautore genovese nell'album ''[[La buona novella]]''. Nel [[2004]] è la volta di una collaborazione di prestigio. Lalli è infatti - insieme a [[Nada (cantante)|Nada]], [[Marina Parente]] e [[Silvia Orlandi|Fiamma]] - una delle voci soliste dell'apprezzato primo album dell'ex chitarrista dei [[CCCP Fedeli alla linea|CCCP]] e dei [[Consorzio Suonatori Indipendenti|C.S.I.]], [[Massimo Zamboni]]: ''[[Sorella sconfitta]]''. Bisogna però aspettare il [[2006]] per trovare un nuovo lavoro a suo nome: ''[[Èlìa]]'' che non è solo il titolo dell'album ma quello di un progetto artistico di Lalli e di Pietro Salizzoni (che non a caso firma l'album) che coinvolge anche una serie di musicisti (Stefano Risso, Matteo Castellan, Donato Stolfi) che avevano già collaborato alla realizzazione del precedente ''[[All'improvviso, nella mia stanza]]''.<ref>http://www.bielle.org/2006/Recensioni/rece_LalliElia.htm</ref> |
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=== Collaborazioni === |
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== Brani musicali == |
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Versione delle 18:48, 12 set 2012
Lalli | |
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Nazionalità | Italia |
Genere | Indie rock Musica d'autore Punk rock |
Periodo di attività musicale | 1977 – in attività |
Gruppi | Franti, Howth Castle, Environs |
Marinella Ollino, in arte Lalli (Asti, 18 agosto 1956), è una cantautrice e attrice cinematografica italiana.
Astigiana d'origine ma torinese d'adozione,[1] non molto nota al grande pubblico, è considerata dalla critica una delle migliori voci della scena rock alternativa italiana.[2]
Biografia
Calca le scene fin dalla seconda metà degli anni '70 come voce del gruppo torinese dei Franti in cui militano anche Stefano Giaccone, Marco Ciari, Massimo d'Ambrosio e Vanni Picciuolo. Anche se apparentemente misconosciuti, i Franti costituiscono il seminale punto di partenza del movimento dark-punk anarchico italiano. Precursori del movimento del no-copyright, da loro definito "una legge fascista che limita la diffusione delle idee", hanno autoprodotto i loro dischi incitandone la libera distribuzione. Lalli è fin dall'inizio la voce del progetto Franti ed oggi porta avanti con indiscutibile coerenza il prosieguo di quel filo iniziato trent'anni fa.
Dopo lo scioglimento dei Franti, nel 1987, con Stefano Giaccone Lalli ha dato vita a numerosi progetti tra i quali vale la pena ricordare gli Environs, Orsi Lucille, Howth Castle, Ishi oltre alla riunione dei Franti, nel 1991, per incidere le canzoni del gruppo-progetto collaterale Il lungo addio.
Per l'esordio solista bisogna però aspettare il 1998 quanto incide un album - Tempo di vento - prodotto da Mario Congiu e pubblicato dalle edizioni Il manifesto che ottiene un buon successo di pubblico e di critica; è infatti considerato da Rockerilla il miglior disco di rock italiano del 1998 e Il Mucchio Selvaggio le assegna il Premio Fuori dal Mucchio come miglior disco d'esordio italiano.
Nel 1999, sempre con la produzione di Congiu, è la volta di un mini cd intitolato Tra le dune di qui. Cinque canzoni che le fruttano il Premio speciale della Giuria nella quinta Edizione del Concorso nazionale di musica d'autore Piero Ciampi.
Nel 2000, insieme al chitarrista Pietro Salizzoni scrive un nuovo brano, Testastorta, per la colonna sonora del film Preferisco il rumore del mare diretto da Mimmo Calopresti.
Nel frattempo, Lalli è interprete, insieme al chitarrista argentino Miguel Angel Acosta, di uno spettacolo tributo alla musica sudamericana intitolato Vengo a ofrecer mi corazón.
Nel 2002, sempre per le edizioni Il manifesto esce il suo terzo lavoro: All'improvviso, nella mia stanza che contiene anche il brano Testastorta. L'album è scritto a quattro mani con Pietro Salizzoni che, insieme a Carlo Ubaldo Rossi, ne è anche produttore. Anche questo lavoro è stato valutato ottimamente dalla critica, come Gabriele Ferraris de La Stampa che l'ha definito un capolavoro.[2]
Partecipa nel 2003 ad un album-tributo a Fabrizio De André - Mille papaveri rossi pubblicato da A/Rivista Anarchica - interpretando Ave Maria incisa dal cantautore genovese nell'album La buona novella. Nel 2004 è la volta di una collaborazione di prestigio. Lalli è infatti - insieme a Nada, Marina Parente e Fiamma - una delle voci soliste dell'apprezzato primo album dell'ex chitarrista dei CCCP e dei C.S.I., Massimo Zamboni: Sorella sconfitta. Bisogna però aspettare il 2006 per trovare un nuovo lavoro a suo nome: Èlìa che non è solo il titolo dell'album ma quello di un progetto artistico di Lalli e di Pietro Salizzoni (che non a caso firma l'album) che coinvolge anche una serie di musicisti (Stefano Risso, Matteo Castellan, Donato Stolfi) che avevano già collaborato alla realizzazione del precedente All'improvviso, nella mia stanza.[3]
Nel 2004 ha esordito come attrice nel film Nemmeno il destino di Daniele Gaglianone in un ruolo particolarmente difficile e intenso.
Nel 2006 ha partecipato alla riunione dei Franti per due concerti in occasione dell'uscita della raccolta completa delle loro registrazioni.
Nel 2012 pubblica sempre con Pietro Salizzoni il secondo lavoro del progetto Elìa, l'album dal vivo Elìa in concerto [4]
Discografia
Album da solista
- 1998 - Tempo di vento (Il Manifesto)
- 1999 - Tra le dune di qui (Beware!; mini-cd)
- 2003 - All'improvviso, nella mia stanza (Il Manifesto)
con Pietro Salizzoni nel progetto Elìa
Raccolte AA.VV.
- 2003 - Mille papaveri rossi (con la canzone Ave Maria)
- 2003 - Non più i cadaveri dei soldati (un omaggio a Fabrizio De André) (con la canzone Ave Maria)
- 2004 - Mantova Musica Festival 2004 (con la canzone Stella)
- 2001 - Come fiori in mare - Luigi Tenco Riletto (con la canzone Vedrai, Vedrai)
Collaborazioni
- 2000 - Kenze Neke (dei Kenze Neke, con i brani Barboni e Zente)
- 2004 - Sorella sconfitta (di Massimo Zamboni)
Brani musicali
- "Non sarà" da Il lungo addio