Alfredo Testoni: differenze tra le versioni

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Versione delle 11:48, 18 set 2006

Alfredo Testoni (Bologna, 11 ottobre 1856 - 17 dicembre 1931) fu un commediografo e poeta, autore di testi in italiano e in dialetto bolognese. È noto soprattutto per aver scritto la commedia Il Cardinale Lambertini, grande successo teatrale sin dal 1905, riproposto poi sullo schermo dall'attore Gino Cervi.

Gli inizi

Nato in Via San Felice, nel centro storico di Bologna, Alfredo Testoni iniziò a scrivere giovanissimo. Non aveva ancora compiuto vent'anni quando, nel gennaio 1877, la sua farsa Lucciole per lanterne venne messa in scena in un importante teatro cittadino, il "Teatro del Corso" di Via Santo Stefano (distrutto da un bombardamento nel 1944). Fu un insuccesso, ma il fiasco non lo scoraggiò.

Il suo lavoro principale all'epoca era comunque il giornalismo (Testoni collaborò tra gli altri con Il Resto del Carlino), ma nel corso degli anni il crescente successo delle sue commedie lo portò col tempo a dedicarsi esclusivamente al teatro.

La produzione dialettale

Alfredo Testoni scriveva principalmente in dialetto bolognese. È ritenuto l'autore più prolifico e più rappresentato del teatro petroniano con le sue decine di commedie. Già nel 1886 pubblicò una raccolta in due volumi delle sue opere dialettali, intitolata Teater bulgneis ("teatro bolognese").

Tra le sue commedie, ricordiamo Al tròp è tròp ("il troppo è troppo") del 1878, Insteriari ("stregonerie") del 1881, I Pisuneint ("gli inquilini") del 1883, Acqua e ciaccher ("acqua e chiacchere") del 1899, El noster prossum ("il nostro prossimo") del 1910, Quand a j era i franzis ("quando c'erano i francesi") del 1926, El fnester davanti ("le finestre davanti") del 1927.

Testoni fu anche un apprezzato poeta dialettale, famoso per i suoi umoristici Sonetti della Sgnera Cattareina ("la signora Caterina").

Il Cardinale Lambertini

L'opera più importante della produzione di Alfredo Testoni è scritta in lingua italiana. È Il Cardinale Lambertini, la commedia che ha per protagonista il cardinale bolognese Prospero Lorenzo Lambertini, futuro Papa Benedetto XIV, arcivescovo di Bologna dal 1731 al 1740.

Testoni fece approfondite ricerche presso la Biblioteca dell'Archiginnasio per delineare accuratamente il personaggio e il contesto storico dell'opera. Sottopose il testo all'attore Ermete Zacconi, che accettò il ruolo del protagonista. La prima rappresentazione, nel 1905 al Teatro Costanzi di Roma, non fu un immediato successo. La buona, ma non entusiastica, accoglienza da parte del pubblico convinse l'autore a mettere mano al testo, eliminando un atto. La nuova versione, che divenne poi definitiva, piacque subito moltissimo, e fu rappresentata a lungo in molte città italiane. Nel 1923, quasi vent'anni dopo la prima, venne messa in scena per la millesima volta.

I proventi dei diritti d'autore sulla fortunata commedia permisero a Testoni di acquistare un'automobile, soprannominata Lambertina in onore del suo personaggio più celebre, e successivamente una villa sulle colline bolognesi.

Nel 1931 Il Cardinal Lambertini venne tradotto in bolognese dallo stesso Testoni.

La popolarità dell'opera venne rinverdita nel secondo dopoguerra, grazie all'attore Gino Cervi, famoso soprattutto per aver dato il volto a Peppone nei film tratti dai romanzi di Giovannino Guareschi. Cervi, bolognese, interpretò il ruolo del Cardinale Lambertini prima in un film del 1954, poi in uno sceneggiato televisivo del 1963.

Il ricordo di Bologna

La sua città l'ha ricordato intitolando a lui la via in cui abitò fino alla morte, e un teatro.

Le sue commedie dialettali vengono rappresentate ancora oggi, e sono nel repertorio di tutte le compagnie teatrali petroniane. Ogni anno la Compagnia Teatroaperto mette in scena "Il Cardinale Lambertini" presso il Teatro Dehon, gestito dalla compagnia stessa.