Pignaloso Cafaro: differenze tra le versioni

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|Epoca2 = 1600
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Versione delle 23:54, 13 ott 2009

Donato Antonio Cafaro, detto il Pignaloso o Cafaro Pignaloso, (Cava de' Tirreni, ... – Cava de' Tirreni, 1618), è stato un ingegnere e architetto italiano a cui la famiglia Caracciolo commissionò diverse opere (come si evince da alcuni documenti riguardo rifacimenti e costruzioni a Brienza[1] e Marsicovetere, feudi di due diversi rami della famiglia patrizia napoletana) e che si distinse soprattutto nel Regno di Napoli. L'ingegnere fu un concittadino di Giovanni Vincenzo Della Monica e probabile antenato del Donato Antonio Cafaro vissuto a metà del XVII secolo.

Discendente da una famiglia impegnata nel campo dell'edilizia, nel 1508 il nonno del Cafaro Pignaloso, Federico Cafaro fu un dei firmatari allo statuto per la creazione della Corporazione dei pipernieri, fabbricatori e tagliamonti insieme a Santillo Della Monica, nonno di Giovanni Vincenzo Della Monica. Il padre, Giovanni Giacomo Cafaro, fu anch'esso attivo nell'edilizia e nel rinnovo urbanistico della sua città natale. Il giovane Cafaro Pignaloso fu avviato alla gavetta seguendo le orme dei suo predeccessori fino ad avere la direzione del cantiere ultimato della Cattedrale di Cava de' Tirreni, questo sotto la presenza del padre nel cantiere, risalgono al 1571 il campanile della Chiesa e Convento di S. Francesco e S. Antonio di Cava e il rifacimento e ampliamento della chiesa di San Zaccaria di Brienza. Nel 1575 Cafaro ottiene da Ettore Caracciolo l'appalto della Chiesa e Convento di Santa Maria di Costantinopoli a Marsicovetere e sempre in questi anni progetta torri difensive tra Torre Annunziata e Amalfi. Dopo il 1580 lo si vede attivo a Napoli nel cantiere della Basilica dello Spirito Santo, sua opera maggiore, e rifatta nel XVIII secolo da Mario Gioffredo.

Note

Bibliografia

  • Francesco Abbate, Storia dell'arte nell'Italia meridionale: il Cinquecento, Donzelli Editore, 2001, ISBN 8879896539